Ancora una volta si ritorna a parlare della chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale Bernardo Nagar…
Pantelleria, il Sindaco risponde su Punto Nascite e Zona Franca
14/02/2019Questo articolo è stato letto 2108 volte!
Abbiamo incontrato il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo a cui abbiamo fatto alcune domande sul Punto Nascite e sulla Zona Franca, della quale non si parla più da qualche tempo.
di Flavio Silvia
Sono molte le domande che hanno i cittadini per l’amministrazione comunale dell’isola di Pantelleria in questi giorni. Uno dei punti caldi è sicuramente il Punto Nascite.
Abbiamo incontrato il Sindaco, Vincenzo Campo, in presenza anche del Vicesindaco, Maurizio Caldo, a cui abbiamo fatto alcune domande su questo argomento e su un altro cavallo di battaglia del M5S durante la campagna elettorale: la Zona Franca, della quale non si parla più da qualche tempo.
Partendo dal Punto Nascite, ricordiamo che, adducendo delle motivazioni che a detta del vicesindaco di Pantelleria “non sono attendibili,” il Ministero della Salute vuole, infatti, ritirare la deroga che permette ad oggi di far nascere i panteschi direttamente nell’isola.
Sindaco, quanto è decisivo il nuovo decreto assessoriale per il Punto Nascite di Pantelleria?
Il decreto assessoriale non decide se mantenere o meno aperto il Punto Nascite a Pantelleria, bensì, dà semplicemente un parere al Ministero, affermando se, secondo loro, sia il caso o meno di mantenere la deroga o no. La deroga deriva da una nota del Ministero della Salute, quindi questo decreto non fa altro che proporre al Ministero di non riconfermare la deroga, ma alla fine è il Ministero che decide.
Però è anche vero che se al Governo centrale arriva una dichiarazione nella quale è scritto che a Pantelleria non è nato nessuno nel giro di un anno, è palese che questo valuti solamente la chiusura. Anche perché, in virtù dei numeri inviati dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, la deroga non avrebbe senso di esistere, visto che sono state segnalate zero nascite. Si tratterà sicuramente di un errore statistico ed il tutto si risolverà quanto prima.
Come si sta muovendo l’amministrazione Comunale per risolverlo, nello specifico?
Stiamo intanto valutando la possibilità di impugnare il decreto assessoriale, ma non ci fermeremo qui. Appellandoci al Governo centrale, chiederemo aiuto al Ministro Grillo che, nella giornata di ieri ha tenuto un incontro proprio per discutere, insieme ad altri rappresentanti del Governo, della situazione sanitaria delle isole minori. Noi, su questo punto, abbiamo già indirizzato al tavolo dei lavori una memoria che evidenzia i disagi del Punto Nascite di Pantelleria e soprattutto che a Pantelleria nel 2018 ci sono stati 15 parti e non zero.
Se queste due risoluzioni non dovessero andare in porto quale sarebbe il piano B?
Ci sarebbe sicuramente il Ddl “Isole minori” già approvato in Senato, dove è scritto che i servizi che vengono chiamati L.E.A. devono essere mantenuti.
Quanto è importante nascere a Pantelleria?
Nascere a Pantelleria è un avvenimento socialmente importantissimo. Il fatto di nascere nell’isola è una questione di orgoglio per ogni singolo cittadino. Oltre al punto di vista sociale, nascere a Pantelleria è anche economicamente conveniente, considerando il disagio che ogni mamma pantesca deve affrontare nell’andare a far nascere il proprio figlio fuori dall’isola. Sicuramente non bastano i 3.000 euro di contributo, perché i disagi non sono solo economici, ma anche affettivi (mamme magari costrette a partorire senza i parenti vicini). Mi preme, comunque, precisare che non riteniamo vi sia una forzatura affinché le mamme partoriscano in terra ferma, come ha detto qualcuno. Pantelleria è un Punto Nascite a basso rischio, ma anche se basso, il rischio esiste. Restiamo comunque fiduciosi nell’operato dei medici e delle loro decisioni affinché il parto venga eseguito nella massima sicurezza per il nascituro e la madre.
Un punto principale sulla base del quale si è basata la maggior parte della campagna elettorale dei grillini panteschi, è senza dubbio il tema della Zona Franca. Diverse polemiche hanno accompagnato l’approvazione del Ddl 497 che porterà all’approvazione della stessa. Cosa rispondete a chi vi accusa di non averla inserita nel disegno di legge?
Le compagini politiche che fanno polemiche su questo Ddl sono le stesse che hanno danneggiato l’iter dello stesso. L’iter del Ddl “Isole Minori” ha avuto inizio in Commissione Ambiente al Senato con Presidente la Senatrice Vilma Moronese del M5S. Sua intenzione era farlo votare in aula facendo agire la commissione in sede redigente (unica votazione in aula) per riuscire ad averlo già ad ottobre come legge dello Stato, ma non è stato possibile a causa delle continue eccezioni proposte da Forza Italia e PD, a braccetto come al solito, che hanno fatto slittare l’arrivo del testo alla Camera quando oramai giungeva la legge finanziaria che bloccava i lavori delle Camere. Ad ogni buon conto, adesso il DDL è in Commissione Ambiente alla Camera e si attende l’approvazione.
In quel frangente è stata anche presentata un’altra proposta per la Zona Franca dal Pd, come mai anche quella non è passata?
Più che proposta un emendamento che chiedeva la Zona Franca per Pantelleria e Lampedusa direttamente inserita nel DDL. Si precisa che tale normativa è una legge quadro e cioè una cornice all’interno della quale poi vengono aggiunti i contenuti con successivi provvedimenti. L’emendamento strumentale presentato dal PD, comunque, non prevedeva nessuna copertura finanziaria, come invece dovrebbe essere per qualsiasi emendamento serio presentato. Il risultato è stato che, ancor prima di essere discusso nel merito, è stato respinto dalla V Commissione Bilancio che valuta le coperture finanziarie. L’inserimento delle due isole minori costerebbe più di 20 milioni di euro e lasciare un indirizzo generale alla norma (art. 2 lettera T) consentirà poi di trovare ulteriori somme per coprire la nostra richieste e non compromettere già a priori l’approvazione del DDL.
A questi signori del PD bisogna ricordare anche lo sforzo di Vilma Moronese nel cercare la copertura di circa 170 milioni di euro per far passare il Ddl in Senato, visto che il fondo Isole Minori è stato lasciato dai vecchi governi a saldo zero con progetti fermi ed in attesa di copertura. Per noi è tutto pronto, non appena verrà approvato alla Camera (tranne che non vi sia un ulteriore lettura in Senato) presenteremo la nostra delibera di richiesta di Zona Franca. Siamo abbastanza fiduciosi su questo argomento e ci sarà probabilmente qualche altro emendamento anche a livello sanitario, oltre alla stabilizzazione dei Vigili del Fuoco, altro argomento importante nell’isola che presumibilmente porterà ad una seconda e definitiva lettura. Intanto bisogna aspettare e rispettare l’iter parlamentare. Non appena il Ddl sarà legge, noi ci muoveremo!
L’amministrazione comunale sembra aver le idee chiare su questi temi. Se quanto riferitoci procedesse, i panteschi si ritroverebbero presto a parlare della realizzazione della Zona Franca e i 5 Stelle avrebbero tenuto fede ad uno dei loro impegni elettorali più grandi.
Seguiremo i due temi con attenzione e aggiorneremo i nostri lettori sugli eventuali sviluppi.
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Sono il corrispondente di Punto a Capo per la Regione Sicilia, in particolare, per l‘isola di Pantelleria. Affronto le maggiori tematiche riguardanti il mio territorio, portando le notizie siciliane anche fuori dall’isola.
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È la mia prima esperienza in un giornale, cerco di scrivere le notizie in modo tale da render interessante il tutto e condendolo con un pizzico di senso critico, per appassionare il lettore alla lettura dei miei articoli, trasmettendo la passione che metto nel scrivere i pezzi.