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Gli indirizzi strategici di governo sulla Sanità valdostana
07/02/2019Questo articolo è stato letto 2501 volte!
L’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Mauro Baccega, è intervenuto nel dibattito consiliare del giovedì 6 febbraio 2019, in risposta a un’interpellanza.
Vogliamo dare – ha detto l’Assessore Baccega — risposte efficaci proprio nella direzione di un chiaro miglioramento della qualità del Servizio Sanitario rafforzando l’assistenza Ospedaliera da una parte, ma soprattutto l’assistenza sul territorio, che richiede la giusta attenzione e ulteriori investimenti.
Tra i provvedimenti di pianificazione mi preme citare:
- il Piano della Povertà, già approvato dalla Giunta regionale, che rappresenta un provvedimento di livello sociale che ha inevitabili ricadute sul sistema sanitario;
- il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2020–2015, il cui avvio dell’iter è stato deciso dalla Giunta regionale nella seduta del 21 gennaio e che rappresenta un atto di pianificazione politica quinquennale di assoluta importanza per la comunità valdostana che vedrà in una logica di coinvolgimento, di condivisione e di trasparenza, attraverso una forte sinergia tra Regione e Azienda sanitaria, tutti i portatori di interesse per competenza e il concreto coinvolgimento dei cittadini, proprio attraverso incontri e confronti pubblici.
- il Piano di Cronicità, approvato dalla Giunta il 25 gennaio, tema fondamentale che, se affrontato con la giusta determinazione, attraverso un’ efficace comunicazione e sulla base di una importante collaborazione con i medici di medicina generale, ci darà risposte e avrà un impatto importante sui servizi territoriali e sul collegamento tra Ospedale e Territorio, nonché sulle prestazioni rese nell’ambito dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali.
- La costituzione degli Aft, Aggregazioni Funzionali Territoriali. Un adempimento che rappresenta una revisione organizzativa della medicina territoriale per favorire l’appropriatezza clinica e organizzativa e la presa in carico multidisciplinare e coordinata dei pazienti nel quale intervengono tutti gli operatori sanitari necessari a garantire la continuità assistenziale.
- Il Piano regionale delle liste d’attesa (criticità) obiettivo a breve e medio termine che prevede la riduzione delle liste d’attesa all’interno di quanto previsto dalle norme attraverso una riduzione ed una unificazione delle liste d’attesa attraverso la CUP per tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di radiologia diagnostica e attribuendo anche maggiori risorse. Incrementeremo anche in una prima fase la diagnostica convenzionata.
Puntiamo, inoltre, – ha aggiunto Baccega — ad una medicina attiva che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino, garantendo quindi al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione. Lavoreremo, anche, al potenziamento del servizio del Serd per combattere tutte le patologie da dipendenze. Le altre linee riguarderanno il rafforzamento delle sensibilità nella direzione indicata dal piano regionale per la prevenzione vaccinale, la tutela dei minori e i progetti di vita per disabili, l’uso appropriato degli antibiotici in campo umano e veterinario, lo sviluppo di un percorso ospedaliero di accoglienza e presa in cura dei malati disabili.
Riguardo a come il Governo intende concretamente attivare politiche di attrattività per i professionisti nel settore sanitario e come intende potenziale la territorializzazione dei servizi e della medicina di montagna, l’Assessore ha risposto:
Credo sia ormai noto – ha detto — che nella sanità mancano i medici specialisti, i medici di medicina generale e gli infermieri. Un problema che non è solo della Valle d’Aosta ma che investe tutto il territorio nazionale.
Ieri il Corriere della Sera metteva in risalto la fuga di medici verso l’estero. Temi da affrontare sono il numero chiuso nelle Università, le risorse economiche per sostenere in modo efficace i percorsi di studio, problematiche che saranno affrontate nella prossima Conferenza delle Regioni.
In questo senso dobbiamo lavorare per incrementare i contratti aggiuntivi regionali e le borse di studio.
In dettaglio per quanto riguarda la politica di attrattività dei professionisti nel settore sanitario si sta lavorando su più fronti:
- attivazioni di concorsi per specialisti;
- nella Legge Finanziaria, a seguito di un nostro emendamento, sono state inserite risorse aggiuntive regionali riservate alla Dirigenza Medica, 500.000 euro in più. Un incremento del 56% che porta a 1 milione 400.000 euro le Risorse aggiuntive;
- è in itinere la legge regionale che permetterà l’assunzione di medici derogando per sei mesi (periodo di prova) al superamento della prova di accertamento della conoscenza della lingua francese nel caso in cui la stessa non venga superata in via preliminare, con l’impegno dell’Azienda di organizzare corsi specifici per favorirne l’apprendimento;
- la concretizzazione della mobilità sanitaria attraverso la realizzazione di protocolli d’intesa con il vicino Piemonte per costruire una collaborazione fra le nostre regioni, soprattutto guardando alla zona più prossima alla Valle, l’ASL TO 4 che riguarda la zona del Canavese.
- si prevede di aumentare il numero dei contratti aggiuntivi per le specializzazioni mediche.
Con riferimento alle azioni di potenziamento dei servizi territoriali – ha precisato Baccega - si evidenzia che si sta lavorando in questi mesi per: la riorganizzazione complessiva del sistema di erogazione delle Cure Domiciliari Integrate; una prima revisione dei requisiti organizzativi relativi alle strutture residenziali per la salute mentale, le dipendenze patologiche e i disturbi del comportamento alimentare e, più in generale, per una migliore presa in cura degli assistiti nell’ambito della continuità assistenziale ospedale-territorio, puntando, tra l’altro, al potenziamento dei servizi territoriali psico-socio-educativi per le patologie psichiatriche e da dipendenza.
Altre importanti azioni sono in corso nell’ambito della presa in cura dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, attraverso la partecipazione ad un progetto promosso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità; della prevenzione nell’ambito del GAP – Gioco d’Azzardo Patologico, per il quale è in corso uno specifico progetto finanziato a livello ministeriale e della definizione di linee guida regionali, su richiesta della stessa Azienda USL, per la redazione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) o, meglio ancora, dei percorsi integrati di cura (PIC) tra ospedale e territorio, allo scopo di uniformare le modalità di erogazione per specifiche corti di patologie e garantire la continuità delle cure.
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