Preziosa Pantelleria: emozione e memoria. Ricordo delle vittime dello sterminio nazista

Preziosa Pantelleria: emozione e memoria. Ricordo delle vittime dello sterminio nazista

29/01/2019 0 Di Flavio Silvia

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SUCCESSO A PANTELLERIA PER L’EVENTO ORGANIZZATO DAL COMITATO PREZIOSA PANTELLERIA PER RICORDARE LE VITTIME DELLO STERMINIO NAZISTA, IN COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI DELL’ALMANZA E DEL CENTRO ANZIANI

di Fla­vio Sil­via

Nel­la gior­na­ta del 27 gen­na­io del 2019, Gior­na­ta del­la Memo­ria, il Comi­ta­to Pre­zio­sa Pan­tel­le­ria, asso­cia­zio­ne che da anni si occu­pa del socia­le e cul­tu­ra­le nell’isola, ha orga­niz­za­to un caf­fè let­te­ra­rio al fine di sen­si­bi­liz­za­re la popo­la­zio­ne pan­te­sca sul tema del­lo ster­mi­nio degli Ebrei per mano del Ter­zo Reich.

La data, natu­ral­men­te, è una data sim­bo­li­ca e par­ti­co­la­re, infat­ti, il 27 gen­na­io è il gior­no che il 1° novem­bre 2005 l’Assemblea gene­ra­le del­le Nazio­ni Uni­te ha desi­gna­to per ricor­da­re le vit­ti­me dell’Olocausto, data che, ine­vi­ta­bil­men­te, sta a ricor­da­re l’entrata il 27 gen­na­io 1945 del­le trup­pe sovie­ti­che nel cam­po di con­cen­tra­men­to di Ausch­wi­tz; la sco­per­ta di Ausch­wi­tz rive­lò all’umanità l’orrore del geno­ci­dio nazi­fa­sci­sta.

Con una note­vo­le par­te­ci­pa­zio­ne la gior­na­ta ini­zia sul­le note del­la can­zo­ne “Ausch­wi­tz” di Fran­ce­sco Guc­ci­ni, che met­te subi­to in chia­ro l’andamento emo­ti­vo e sen­ti­men­ta­le del­la sera­ta. Vita Ange­la Accar­di, Pre­si­den­te del Comi­ta­to Pre­zio­sa Pan­tel­le­ria, ha illu­stra­to ai pre­sen­ti il pro­gram­ma dell’intera sera­ta rin­gra­zian­do tut­ti per la note­vo­le par­te­ci­pa­zio­ne.

Il Comi­ta­to Pre­zio­sa Pan­tel­le­ria ha volu­to coin­vol­ge­re nel­la mani­fe­sta­zio­ne anche alcu­ni tra le clas­si dell’Istituto “V. Alman­za”, che han­no con­tri­bui­to alla gior­na­ta con dei lavo­ri da loro rea­liz­za­ti. I ragaz­zi del­la V B del liceo del­le Scien­ze Uma­ne han­no pre­sen­ta­to un Power Point con tema prin­ci­pa­le le leg­gi raz­zia­li, sof­fer­man­do­si sull’aspetto uma­no; ha pro­se­gui­to la 1^A Liceo Scien­ti­fi­co con una cer­ni­ta di poe­sie pro­ve­nien­ti dal cam­po di con­cen­tra­men­to di Tere­zìn, inter­pre­ta­te in manie­ra sen­ti­ta dai ragaz­zi. La clas­se V B del Turi­sti­co, inve­ce, ha volu­to far visio­na­re  ai pre­sen­ti un video che ave­va già par­te­ci­pa­to ad un con­cor­so, che met­te insie­me due sti­li dif­fe­ren­ti come la dan­za e la reci­ta­zio­ne.

Il video ha mol­to col­pi­to ed emo­zio­na­to: l’intervento del­la Prof.ssa Pine­da che ha segui­to i ragaz­zi pas­so pas­so nel loro lavo­ro, ha volu­to sot­to­li­nea­re come il tema prin­ci­pa­le del con­cor­so ven­ga mes­so in luce nel video mag­gior­men­te nel­la par­te fina­le, dove un grup­po di ragaz­zi si met­te a fare dei sel­fie con dei cada­ve­ri di alcu­ni Ebrei impi­la­ti l’uno sull’altro, stan­do appun­to a sim­bo­leg­gia­re l’indifferenza di chi sape­va ciò che suc­ce­de­va nei lager nazi­sti, ma non fece nul­la per evi­ta­re l’accaduto.

A segui­re l’intervento del prof. Bri­gno­ne: un anzia­no signo­re irre­si­sti­bi­le, paren­te dei fra­tel­li Alber­to e Car­lo Todros, due Ebrei di ori­gi­ne Pan­te­sca depor­ta­ti nel mag­gio del 1944 nel cam­po di con­cen­tra­men­to di Mau­thau­sen. L’intervento è sta­to vera­men­te com­muo­ven­te e l’uomo era visi­bil­men­te emo­zio­na­to e com­mos­so nel rac­con­ta­re la pro­pria vici­nan­za ai fra­tel­li Todros.

Il prof. Bri­gno­ne alla pre­sen­za di una pic­co­la rap­pre­sen­tan­za del Comu­ne di Pan­tel­le­ria ha, inol­tre, inau­gu­ra­to una tar­ga com­me­mo­ra­ti­va in ono­re di Car­lo e Alber­to Todros e Dona­to Spa­nò, tre Ebrei di ori­gi­ne pan­te­sca soprav­vis­su­ti alla depor­ta­zio­ne nei cam­pi di con­cen­tra­men­to nazi­fa­sci­sti, tar­ga che ver­rà posi­zio­na­ta sul­la fac­cia­ta del Comu­ne di Pan­tel­le­ria.

Dopo una pic­co­la pau­sa dove gli ospi­ti han­no avu­to l’occasione di rifo­cil­lar­si, è ini­zia­ta la secon­da par­te del­la sera­ta, nel­la qua­le Aldo D’Aietti, Pre­si­den­te del Cen­tro Anzia­ni di Pan­tel­le­ria, ha rac­con­ta­to le memo­rie degli anzia­ni sull’esperienza dell’Olocausto, facen­do un mix real­men­te incre­di­bi­le tra emo­zio­ne e diver­ti­men­to, sem­pre man­te­nen­do la serie­tà con­so­na all’argomento.

La sera­ta è sta­ta mol­to apprez­za­ta e ben orga­niz­za­ta, com­po­sta da momen­ti di estre­ma emo­zio­ne e com­mo­zio­ne che han­no por­ta­to ine­vi­ta­bil­men­te a momen­ti di rifles­sio­ne nel qua­le si è potu­ti ragio­na­re sull’importanza del­la Gior­na­ta, gra­zie anche alle memo­rie di alcu­ni pan­te­schi che han­no vis­su­to in pri­ma per­so­na quel­la che è sta­ta defi­ni­ta “la solu­zio­ne fina­le alla que­stio­ne ebrai­ca”.

Un par­ti­co­la­re elo­gio va fat­to sicu­ra­men­te al Comi­ta­to Pre­zio­sa Pan­tel­le­ria che ha magi­stral­men­te gesti­to la sera­ta. Gior­na­te così poche vol­te se ne vedo­no. Sono sta­ti ricor­da­ti in manie­ra signi­fi­ca­ti­va ed emo­zio­nan­te tut­ti i mor­ti che, per il sem­pli­ce moti­vo di esse­re ebrei duran­te il secon­do con­flit­to mon­dia­le, sono sta­ti ves­sa­ti e cal­pe­sta­ti, in pri­mis dal regi­me tota­li­ta­ri­sta del Ter­zo Reich, ed in secon­do luo­go dall’indifferenza che face­va da scu­do a ciò che avve­ni­va all’interno dei cam­pi nazi­sti. Cam­pi dove l’Uomo non esi­ste­va più.

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