GROTTAFERRATA, PERDITE IDRICHE, IL SINDACO ANDREOTTI PRONTO A CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO

16/01/2019 0 Di Daniele Priori

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CLASS ACTION CONTRO ACEA PER I DISAGI GENERATI DAI RITARDI NELLE RIPARAZIONI   Occhi puntati sui guasti di via Anagnina, viale I Maggio, via Petochi e via Campi d’Annibale

“Le gra­vi per­di­te idri­che che quo­ti­dia­na­men­te il Comu­ne segna­la ad Acea su tut­to il ter­ri­to­rio rap­pre­sen­ta­no un pro­ble­ma serio quan­to ina­scol­ta­to. Basti pen­sa­re che nel 2018 le segna­la­zio­ni da par­te degli uffi­ci comu­na­li e del­la Poli­zia Loca­le sono sta­te 150 alle qua­li sono spes­so segui­ti gli incon­tri con Acea per la riso­lu­zio­ne dei dis­ser­vi­zi che tut­ta­via non han­no por­ta­to a nes­sun miglio­ra­men­to”.

Così in una nota il sin­da­co di Grot­ta­fer­ra­ta Lucia­no Andreot­ti che inter­vie­ne sul­la que­stio­ne del­le nume­ro­se per­di­te idri­che e gua­sti segna­la­ti, sino­ra sen­za esi­to negli ulti­mi mesi.
In par­ti­co­lar modo si fa rife­ri­men­to alla copio­sa per­di­ta di via Ana­gni­na 102 (altez­za incro­cio vico­lo del­la Cipria­na) il cui ulti­mo sol­le­ci­to è sta­to invia­to ad Acea nel­la gior­na­ta di lune­dì 14 gen­na­io 2018 e sono in cor­so i lavo­ri di siste­ma­zio­ne, via Peto­chi dove i cit­ta­di­ni segna­la­no da gior­ni gua­sto con per­di­ta,  via­le I Mag­gio dove le ripa­ra­zio­ni non sono sta­te effi­ca­ci, fino al dan­no di più gra­ve enti­tà negli ulti­mi mesi, lega­to allo stra­ri­pa­men­to del­la rete fogna­ria con con­se­guen­te rot­tu­ra del man­to stra­da­le in via Cam­pi d’Annibale, segna­la­zio­ne urgen­te e ricor­ren­te addi­rit­tu­ra dal 1 Novem­bre 2018 nel­la qua­le pri­ma la Poli­zia loca­le, quin­di suc­ces­si­va­men­te l’ufficio tec­ni­co comu­na­le anno­ta­va­no l’urgenza dovu­ta al mal­tem­po e all’alta den­si­tà di traf­fi­co del­la stra­da che tut­ta­via da allo­ra è rima­sta, pur­trop­po, tran­sen­na­ta.
L’ente com­pe­ten­te per la gestio­ne e il rifa­ci­men­to del trat­to stra­da­le nel­lo spe­ci­fi­co è la Cit­tà Metro­po­li­ta­na. Il Comu­ne ha prov­ve­du­to a invia­re la segna­la­zio­ne del­la situa­zio­ne tut­to­ra sus­si­sten­te anche alla Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Vel­le­tri.
“Sono soli­da­le con i cit­ta­di­ni e pos­so garan­ti­re che gli uffi­ci comu­na­li e la Poli­zia loca­le fan­no tut­to quan­to nel­le loro pos­si­bi­li­tà per ridur­re al mini­mo i tem­pi di inter­ven­to e i rischi che, spe­cie in inver­no, con­se­guo­no a dan­ni di que­sto tipo” ripren­de il sin­da­co.  “Quel­lo che dirò chia­ra­men­te ai nuo­vi ver­ti­ci Acea nomi­na­ti pro­prio in que­sti gior­ni e ai qua­li ho chie­sto un pri­mo col­lo­quio urgen­te a bre­ve, sarà che da oggi, qua­lo­ra la loro lati­tan­za si pro­traes­se ulte­rior­men­te, il Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta intra­pren­de­rà la pro­ce­du­ra d’urgenza, ovve­ro inter­ver­re­mo noi met­ten­do in mora Acea con l’aggravio di risar­ci­re al Comu­ne tut­ti i costi degli inter­ven­ti soste­nu­ti in segui­to alla loro gra­ve ina­dem­pien­za al con­trat­to di affi­da­men­to del ser­vi­zio. Anche per­ché – pro­se­gue Andreot­ti —  è bene sape­re che dal Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta, per le uten­ze comu­na­li che ricom­pren­do­no scuo­le, biblio­te­ca e tut­ti gli sta­bi­li gesti­ti dall’ente, Acea incas­sa oltre 10mila euro l’anno (12mila nel 2018) ai qua­li si devo­no aggiun­ge­re i qua­si 40mila (39mila nel 2018) che paghia­mo per l’acqua pub­bli­ca (fon­ta­nel­le ecc..)”.
“Fat­to sta che all’inizio di un nuo­vo anno – insi­ste il pri­mo cit­ta­di­no —  sia­mo costret­ti anco­ra a con­sta­ta­re ama­ra­men­te la caren­za di inve­sti­men­ti su effi­cien­ta­men­to e ammo­der­na­men­to degli impian­ti e sul­le nuo­ve reti, nono­stan­te abbia­mo chie­sto più vol­te un pia­no trien­na­le di inve­sti­men­ti sul­la nostra rete, un pro­get­to strut­tu­ra­to e un report sui sol­di effet­ti­va­men­te inve­sti­ti anche in rela­zio­ne  alle som­me che i cit­ta­di­ni di Grot­ta­fer­ra­ta ver­sa­no ad Acea Ato 2. A tut­to que­sto non abbia­mo rice­vu­to rispo­ste sod­di­sfa­cen­ti”.
“Ad oggi dal 2002 spia­ce dover anno­ta­re che  gli inve­sti­men­ti sul­la rete sono del tut­to assen­ti, con un con­trat­to tren­ten­na­le che ci lega le mani e sul qua­le le pas­sa­te ammi­ni­stra­zio­ni non han­no sapu­to inter­ve­ni­re per cui oggi ne subia­mo tut­te le con­se­guen­ze”.
“La cit­tà è stan­ca di que­sta situa­zio­ne di inef­fi­cien­za; nel con­trat­to del gesto­re dopo la segna­la­zio­ne di per­di­ta idri­ca Acea deve inter­ve­ni­re nell’arco di tem­po di 48 ore, men­tre pas­sa­no set­ti­ma­ne e a vol­te mesi per ripa­ra­zio­ni tam­po­ne che gene­ra­no spes­so altri gua­sti, con gli inter­ven­ti crea­no dan­ni sul­la pavi­men­ta­zio­ne stra­da­le che poi noi sia­mo costret­ti a ripa­ra­re con fon­di comu­na­li. Ora sia­mo pron­ti per avvia­re azio­ni lega­li, ammi­ni­stra­ti­ve, class action, fino alla disob­be­dien­za civi­le. In pri­mis pro­por­rò di con­vo­ca­re un Con­si­glio straor­di­na­rio sul­la que­stio­ne – pro­po­ne il sin­da­co – per­ché riten­go che la nostra cit­tà non pos­sa subi­re ulte­rior­men­te que­sti dis­ser­vi­zi a fron­te di bol­let­te che aumen­ta­no ogni anno”.
“Pro­prio per tut­te que­ste ragio­ni – aggiun­ge anco­ra Andreot­ti — è  dav­ve­ro impor­tan­te che i cit­ta­di­ni sia­no bene a cono­scen­za dell’operato dell’Amministrazione per cui rin­gra­zio tut­to l’ufficio tec­ni­co diret­to dall’architetto Aldo Zichel­la e coor­di­na­to dal geo­me­tra Enri­co Anto­nel­li. Al tem­po stes­so mi pre­me rin­gra­zia­re anche quei cit­ta­di­ni che con spic­ca­to sen­so civi­co, uti­liz­zan­do tut­ti i cana­li di comu­ni­ca­zio­ne pos­si­bi­li, dimo­stra­no la loro sen­si­bi­li­tà ver­so i ser­vi­zi pub­bli­ci, come la fon­ta­nel­la di Via Vec­chia di Mari­no, pur­trop­po dan­neg­gia­ta nel­le not­ti dell’ultimo fine set­ti­ma­na da un depre­ca­bi­le atto van­da­li­co. Anche per que­sta abbia­mo pron­ta­men­te prov­ve­du­to ad inol­tra­re segna­la­zio­ne ad Acea, Come det­to, in caso con­tra­rio ma ovvia­men­te sen­za aggra­vi di spe­se per la col­let­ti­vi­tà, il Comu­ne è pron­to a inter­ve­ni­re invian­do poi il con­to a chi di dove­re che, nono­stan­te strin­gen­ti obbli­ghi con­trat­tua­li, con­ti­nua a mostrar­si ina­dem­pien­te”.
“L’acqua d’altra par­te è un bene pri­ma­rio è non pos­sia­mo per­met­ter­ci di spre­car­la” con­clu­de il sin­da­co.
“Oggi la nostra rete ha una disper­sio­ne che viag­gia intor­no al 30% ed è un costo che noi sia­mo costret­ti a paga­re. Al con­tra­rio ridu­cen­do le disper­sio­ni si può abbas­sa­re anche il costo in bol­let­ta del ser­vi­zio idri­co oltre a evi­ta­re lo spre­co di risor­se pri­ma­rie”.          

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