Marino: un genitore ci scrive sulla scuola D’Azeglio

Marino: un genitore ci scrive sulla scuola D’Azeglio

12/01/2019 0 Di Ilaria Saltarelli

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di Ila­ria Sal­ta­rel­li

A segui­to del­la dichia­ra­zio­ne dell’assessore Tibe­ri, che riba­di­sce l’impegno da par­te sua e dei tec­ni­ci inte­res­sa­ti a risol­ve­re più rapi­da­men­te pos­si­bi­le le dif­fi­col­tà date dal gua­sto all’impianto del ples­so D’Azeglio di Mari­no cen­tro e rispe­di­sce al mit­ten­te le accu­se di far par­te di un’amministrazione dor­mien­te e poco reat­ti­va, sot­to­li­nean­do che è erra­to par­la­re di un impian­to da sosti­tui­re in quan­to il pare­re dei tec­ni­ci atte­sta che il dan­no sia ripa­ra­bi­le, la nostra reda­zio­ne è sta­ta con­tat­ta­ta da un geni­to­re di un alun­no del ples­so.

Il Signor F.C. non vuo­le com­pa­ri­re per ragio­ni per­so­na­li, ma rispet­tan­do la sua richie­sta di pri­va­cy, pub­bli­chia­mo le sue rifles­sio­ni e le sue doman­de che sono le stes­se che tan­ti altri geni­to­ri han­no posta­to in que­sti gior­ni sui social.

Si par­la di un gua­sto gra­ve, poi­ché c’è sta­ta la rot­tu­ra del­la ram­pa del bru­cia­to­re atmo­sfe­ri­co, ciò signi­fi­ca che il dan­no è sta­to pro­ba­bil­men­te cau­sa­to dal­la mala gestio­ne dell’impianto o dal­la man­ca­ta manu­ten­zio­ne.

Visto quan­to sopra e visto che nel Comu­ne di Mari­no c’è a dispo­si­zio­ne un fon­do di € 280.000 desti­na­to pro­prio alle manu­ten­zio­ni, mi pia­ce­reb­be cono­sce­re il cro­no­pro­gram­ma degli inter­ven­ti e le indi­ca­zio­ni del Rup e del­l’As­ses­so­re ai Lavo­ri Pub­bli­ci.

Al di là del­le appa­ren­ze, l’interruzione di un pub­bli­co ser­vi­zio c’è comun­que sta­ta, a parer mio, per­ché si è fer­ma­to l’impianto di riscal­da­men­to di un luo­go pub­bli­co di cui è respon­sa­bi­le il Comu­ne e non a caso que­sto ha pro­cu­ra­to restri­zio­ni di ora­rio, spo­sta­men­ti, chiu­su­re anti­ci­pa­te e per­ma­nen­za in con­di­zio­ni dele­te­rie per i mino­ri.

Vor­rei chie­de­re all’As­ses­so­re chi si assu­me la respon­sa­bi­li­tà del­la sicu­rez­za di bam­bi­ni di sei anni costret­ti a sede­re in ban­chi e sedie adat­ti per ragaz­zi di 12 anni e non con­for­mi alle loro misu­re?

Tut­to que­sto non può esse­re igno­ra­to e non pos­sia­mo far fin­ta che sia qual­co­sa di ordi­na­rio per­ché non lo è.

Giria­mo le per­ples­si­tà del Signor F. C. all’As­ses­so­re Tibe­ri e all’As­ses­so­re Tam­ma­ro per even­tua­li rispo­ste di cui dare­mo con­to sul­la nostra testa­ta.

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