Trapani: il Comitato per l’Aeroporto chiede chiarezza, ma ancora nessuna novità

Trapani: il Comitato per l’Aeroporto chiede chiarezza, ma ancora nessuna novità

04/01/2019 0 Di Francesca Marrucci

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Ancora incertezze per l’aeroporto Florio di Trapani-Birgi. Il Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani chiede chiarezza, ma dopo le dimissioni della Ferraro, permangono i dubbi sullo sblocco dell’iter per la fusione con Palermo.

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

A che pun­to è l’i­ter per la fusio­ne tra l’ae­ro­por­to Vin­cen­zo Flo­rio di Tra­pa­ni-Bir­gi e quel­lo ‘Fal­co­ne-Bor­sel­li­no’ di Paler­mo? È quel­lo che chie­de con insi­sten­za il Comi­ta­to per il Moni­to­rag­gio e la Sal­va­guar­dia dell’Aeroporto di Tra­pa­ni. 

A fine novem­bre era sta­ta annun­cia­ta la pos­si­bi­le fusio­ne tra Air­ge­st e Gesap, la con­trol­la­ta e la socie­tà che con­trol­la­no i due aero­por­ti, vota­ta addi­rit­tu­ra dall’assemblea dei soci di Air­ge­st che ave­va pro­mos­so la reda­zio­ne del­la valu­ta­zio­ne azien­da­le e di un pia­no indu­stria­le pro­pe­deu­ti­ci. A que­sti sareb­be segui­to l’i­ter per la fusio­ne, ma ad oggi non si ha noti­zia di alcun atto.

La scor­sa set­ti­ma­na dove­va esse­re nomi­na­ta la Com­mis­sio­ne Regio­na­le, ma non si è pro­ce­du­to. Il Comi­ta­to tor­na quin­di a sol­le­ci­ta­re la Regio­ne sul­la que­stio­ne in una nota stam­pa.

“A segui­to del­la richie­sta di spie­ga­zio­ni del Comi­ta­to ne è segui­to sol­tan­to silen­zio. Ripe­tia­mo qui quan­to richie­sto la set­ti­ma­na scor­sa ma dob­bia­mo pre­an­nun­cia­re che, in man­can­za di rispo­ste e/o atti con­cre­ti, il Comi­ta­to pro­ce­de­rà ad orga­niz­za­re mani­fe­sta­zio­ni di pro­te­sta al fine di otte­ne­re rispo­ste ed azio­ni nell’interesse del ter­ri­to­rio.

Il Comi­ta­to per il Moni­to­rag­gio e la Sal­va­guar­dia dell’Aeroporto di Tra­pa­ni appren­de oggi che la com­mis­sio­ne regio­na­le, quel­la che dovreb­be dare il via libe­ra alla sele­zio­ne dei cur­ri­cu­la per il Diret­to­re Gene­ra­le di Air­ge­st, ritar­da ad esse­re nomi­na­ta. Con un mem­bro del CdA dimes­so, ci si chie­de quan­to tem­po occor­re­rà anco­ra ai diri­gen­ti regio­na­li per age­vo­la­re la nomi­na di una figu­ra fon­da­men­ta­le per l’aeroporto di Tra­pa­ni.
Con­te­stual­men­te, il Comi­ta­to si chie­de come mai l’iter del ban­do si sia fer­ma­to, pro­prio ades­so che si potreb­be far ricor­so all’art 125 del codi­ce degli appal­ti con pro­ce­du­ra nego­zia­ta.
Per que­sti moti­vi chie­dia­mo:

1) All’onorevole Eleo­no­ra Lo Cur­to, all’Assessore Mim­mo Tura­no, e al Pre­si­den­te Nel­lo Musu­me­ci stes­so, sem­pre pro­di­ghi di paro­le ras­si­cu­ran­ti nei con­fron­ti del ter­ri­to­rio, a qua­le data pen­sa­no di far nomi­na­re la com­mis­sio­ne regio­na­le per la sele­zio­ne del nuo­vo Diret­to­re di Air­ge­st.
2) Al sin­da­co di Mar­sa­la, Alber­to Di Giro­la­mo, qua­li tem­pi­sti­che si pre­ve­do­no per pro­se­gui­re l’iter del ban­do, ovve­ro la pro­ce­du­ra nego­zia­ta attra­ver­so la CUC Tri­na­kria?

Il ter­ri­to­rio aspet­ta sem­pre del­le rispo­ste che, a par­te i soli­ti comu­ni­ca­ti stam­pa ridon­dan­ti, tar­da­no ad arri­va­re.

Luca Sciac­chi­ta­no Ros­sel­la Cosen­ti­no Ezio Rice­vu­to Ada del Giu­di­ce Giu­sep­pe Con­ti­cel­lo”

La fusio­ne tra i due aero­por­ti non è comun­que un par­to del­l’as­sem­blea dei soci Air­ge­st. Come ha spie­ga­to il Sot­to­se­gre­ta­rio alla Pre­si­den­za del Con­si­glio dei Mini­stri Vin­cen­zo Mau­ri­zio San­tan­ge­lo duran­te il Con­si­glio Comu­na­le aper­to tenu­to­si a Tra­pa­ni il 23 novem­bre scor­so. 

Si è arri­va­ti, spin­ti dal­la cri­si, al pun­to di con­ce­pi­re una fusio­ne di Air­ge­st (Bir­gi) con Gesap (Pun­ta Rai­si) — spie­ga San­tan­ge­lo — ma que­sto è un pro­get­to che risa­le al Pia­no di Cro­cet­ta del set­tem­bre 2017. Cro­cet­ta ave­va già deci­so di por­ta­re Air­ge­st alla fusio­ne con Gesap, oppu­re di ven­der­ne le quo­te a pri­va­ti.

Tut­to ciò è scrit­to nel Docu­men­to di Revi­sio­ne Straor­di­na­ria del­le Par­te­ci­pa­te. Ave­va­mo già capi­to, esa­mi­nan­do i bilan­ci e inter­lo­quen­do con l’Autorità di Rego­la­zio­ne dei Tra­spor­ti, che i con­tri­bu­ti di comar­ke­ting han­no fat­to gua­da­gna­re solo il vet­to­re atter­ra­to a Tra­pa­ni, ma con­tem­po­ra­nea­men­te han­no por­ta­to l’Airgest al dis­se­sto. Ades­so sia­mo cer­ti che, nel pie­no del­la cri­si, l’Autorità non ave­va nean­che rice­vu­to dal­la Regio­ne un vero Pia­no di risa­na­men­to dell’Airgest.

Lo abbia­mo sco­per­to leg­gen­do un’Ordinanza del­la Cor­te dei Con­ti, depo­si­ta­ta il 31 gen­na­io di quest’anno, nel­la qua­le la Cor­te fa pre­sen­te alla Regio­ne l’obbligo di invia­re all’approvazione dell’Autorità dei Tra­spor­ti un Pia­no di risa­na­men­to trien­na­le, pro­prio per­ché si trat­ta­va di sal­va­re un’entità impor­tan­tis­si­ma come Air­ge­st, che for­ni­sce al pub­bli­co ser­vi­zi di inte­res­se gene­ra­le. Non sap­pia­mo, quin­di, se que­sto Pia­no sia sta­to poi rea­liz­za­to e invia­to alla Cor­te dei Con­ti e se sia sta­to invia­to e appro­va­to dall’Autorità dei Tra­spor­ti.

In ogni caso, van­no accer­ta­te dal­la magi­stra­tu­ra le respon­sa­bi­li­tà dei pro­ta­go­ni­sti di omis­sio­ni così evi­den­ti. È cer­to che la Regio­ne Sici­lia­na abbia spe­so sol­di dei con­tri­buen­ti, ma i risul­ta­ti nega­ti­vi sono sot­to i nostri occhi. C’è però chi rac­con­ta anco­ra che Air­ge­st sia sta­ta risa­na­ta e che ades­so risul­ti ‘appe­ti­bi­le’. Insie­me ai nostri por­ta­vo­ce all’Ars Valen­ti­na Pal­me­ri e Ser­gio Tan­cre­di, con i qua­li por­tia­mo avan­ti le ricer­che, con un lavo­ro meti­co­lo­so, in que­sti gior­ni ci chie­dia­mo per chi pos­sa esse­re appe­ti­bi­le”.

Pec­ca­to che al Ver­ba­le dell’Assemblea straor­di­na­ria Air­ge­st dell’8 ago­sto 2017 che pure ave­va deli­be­ra­to l’ap­pro­va­zio­ne del Pia­no, que­sto non fos­se sta­to alle­ga­to, come ha chia­ri­to la Cor­te dei Con­ti.

Il nostro stu­dio ha appro­fon­di­to mol­te que­stio­ni che stan­no alla base del fal­li­men­to di que­sta poli­ti­ca aero­por­tua­le che ha fat­to pre­va­le­re la leg­ge del più for­te e che con­dan­na le strut­tu­re più pic­co­le come Bir­gi ad esse­re subal­ter­ne a quel­le più gran­di,” con­ti­nua San­tan­ge­lo.

Pur­trop­po, dob­bia­mo con­sta­ta­re come il nuo­vo gover­no regio­na­le abbia pro­se­gui­to ver­so la dismis­sio­ne, sen­za vigi­la­re abba­stan­za e sen­za nean­che chie­der­si se fos­se obbli­ga­to­rio dismet­te­re la socie­tà, come si dice­va nel Pia­no Cro­cet­ta. E infat­ti, non lo era. Mol­to dena­ro pub­bli­co è sta­to inve­sti­to, ma i docu­men­ti dimo­stra­no che una vera pro­gram­ma­zio­ne su Bir­gi non è mai esi­sti­ta e che la socie­tà è sta­ta lascia­ta al suo desti­no. Que­sti e altri docu­men­ti lo pro­va­no”.

Le dimis­sio­ni di uno dei mem­bri del CdA Air­ge­st, Ele­na Fer­ra­ro, avve­nu­to i pri­mi di dicem­bre, apro­no nuo­ve pole­mi­che per le dichia­ra­zio­ni del­la stes­sa impren­di­tri­ce che sostie­ne di esse­re poco gra­di­ta pro­prio per­ché favo­re­vo­le alla fusio­ne, for­te­men­te volu­ta dal Gover­na­to­re Musu­me­ci, ma mal­vi­sta da altri, come il Sin­da­co di Paler­mo, Orlan­do. Sul futu­ro del­l’ae­ro­por­to tra­pa­ne­se anco­ra incer­tez­ze, quin­di. 

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