FRASCATI: INCONTRO CON LA REGIONE PER LA LAZIO AMBIENTE Si è svolta ieri presso gli…
La diocesi di Frascati e l’importante sinergia con l’Enea
20/12/2018Questo articolo è stato letto 2294 volte!
La diocesi tuscolana tira le somme sull’anno che sta per chiudersi. Lo scorso 14 dicembre si è svolta una apposita conferenza stampa a Villa Campitelli con sua Eccellenza il vescovo Raffaello Martinelli per un bilancio del 2018 e le prospettive del 2019. Presenti l’Economo della Curia Enrico Molinari, la dottoressa Styliani Fanou, della sede Enea Casaccia di Roma, e la dottoressa Luisa Caneve dell’Enea di Frascati che ha testimoniato il fulcro della partnership tra Diocesi e l’Agenzia per le nuove tecnologie che va verso il recupero dei beni culturali della Curia tuscolana
“Deve passare il messaggio – ha detto Monsignor Martinelli – che i beni monumentali della Diocesi sono beni di tutti. Necessario l’accordo con l’Enea perché l’8×1000 è strumento importante, ma non bastevole per le necessità di strutture come la Chiesa di Monteporzio e di quella di Rocca di Papa per fare due esempi. Siamo orgogliosi di questo acccordo – aggiunge la Dottoressa Caneve – abbiamo cominicato operando proprio nei locali della Curia frascatana, ma non vogliamo fermarci e dare il nostro contributo fattivo per il bene della comunità. Occorre seminare sempre – ha aggiunto Martinelli – tante le esperienze importanti sul nostro territorio vedi l’Emporio frascatano, il dormitorio di Capocroce, ma anche la nuova edilizia nelle strutture religiose di Morena e di Tor Vergata. La Diocesi deve comportarsi come una buona madre di famiglia – ha chiosato il Dottor Molinari. Ai giornalisti chiedo – ho voluto concludere il Vescovo di Frascati – di diffondere la parola di Dio, ci sono tanti esempi positivi proprio come la struttura di Villa Campitelli che è aperta a chi con un contributo libero può accedere e vivere i locali per momenti o periodi di spiritualità. Abbiamo rifiutato il turismo religioso per dare a questo luogo un indirizzo di accoglienza per chi vuole fare un’esperienza di fede e non usare questi locali come un albergo, un punto di transito per visitare la Capitale”.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.