Città Metropolitana, Colizza: “Lavoro agile, per avvicinare Amministrazione e lavoratori”

13/12/2018 0 Di Redazione

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La Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le par­te­ci­pa alla pri­ma gior­na­ta di “Lavo­ro agi­le” di Roma, pro­mos­sa dal­la Pre­si­den­za del Con­si­glio dei Mini­stri – Dipar­ti­men­to Pari Oppor­tu­ni­tà.

Con la pri­ma gior­na­ta di Lavo­ro Agi­le di Roma si darà avvio alle atti­vi­tà di pro­mo­zio­ne del pro­get­to “Lavo­ro Agi­le per il futu­ro del­le P.A., finan­zia­to con fon­di euro­pei in par­ti­co­la­re dal Pro­gram­ma Ope­ra­ti­vo Nazio­na­le (PON).

Il finan­zia­men­to pre­di­spo­sto di oltre 5 milio­ni di euro garan­ti­rà la spe­ri­men­ta­zio­ne e attua­zio­ne del Lavo­ro agi­le su tut­to il ter­ri­to­rio nazio­na­le coin­vol­gen­do 25 Ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che ita­lia­ne, tra que­ste la Cit­tà metro­po­li­ta­na di Roma Capi­ta­le.

“Attra­ver­so que­sta pri­ma gior­na­ta del Pro­get­to — Lavo­ro Agi­le – dichia­ra il con­si­glie­re Dele­ga­to allo Svi­lup­po Eco­no­mi­co e Per­so­na­le di C.M. On. Car­lo Coliz­za, voglia­mo sen­si­bi­liz­za­re i diri­gen­ti e i lavo­ra­to­ri, gli impren­di­to­ri ed opi­nio­ne pub­bli­ca, sui van­tag­gi di un cam­bia­men­to cul­tu­ra­le del­la Pub­bli­ca Ammi­ni­stra­zio­ne che con­du­ca alla dif­fu­sio­ne di nuo­ve moda­li­tà orga­niz­za­ti­ve di lavo­ro moder­ne e fles­si­bi­li. Lo smart wor­king, imple­men­tan­do le poli­ti­che di benes­se­re orga­niz­za­ti­vo, infat­ti, ha por­ta­to in gene­ra­le un aumen­to del­la pro­dut­ti­vi­tà, una ridu­zio­ne del­le assen­ze dal lavo­ro, una ridu­zio­ne del traf­fi­co cit­ta­di­no ed emis­sio­ni di CO2 e un miglio­ra­men­to gene­ra­le del­la qua­li­tà di vita lega­to anche al rispar­mio di tem­po e stress nel tra­git­to casa-lavo­ro. Abbia­mo ade­ri­to a que­sto impor­tan­te pro­get­to, met­ten­do a dispo­si­zio­ne del­le posta­zio­ni nel­la nostra sede ope­ra­ti­va di Via Ribot­ta e Via­le Man­zo­ni e comun­que vigi­le­re­mo affin­ché i dirit­ti dei lavo­ra­to­ri sia­no garan­ti­ti. Sup­por­tan­do la dif­fu­sio­ne di una diver­sa moda­li­tà di ese­cu­zio­ne lavo­ra­ti­va, che fa leva sul­le nuo­ve tec­no­lo­gie,  si pro­dur­rà un impat­to posi­ti­vo sui lavo­ra­to­ri e le lavo­ra­tri­ci anche in ter­mi­ni di raf­for­za­men­to del­le pari oppor­tu­ni­tà.”

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