Anzio, Mattia: la concessione del nuovo porto deve essere dichiarata decaduta

Anzio, Mattia: la concessione del nuovo porto deve essere dichiarata decaduta

13/12/2018 0 Di Redazione

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“Occor­re dichia­ra­re la deca­den­za del­la con­ces­sio­ne dema­nia­le n.6586 del 21 set­tem­bre 2011 per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to com­mer­cia­le e turi­sti­co di Anzio”. Lo chie­do­no i con­si­glie­ri del PD Eleo­no­ra Mat­tia ed Emi­lia­no Min­nuc­ci in una mozio­ne che impe­gna il pre­si­den­te Nico­la Zin­ga­ret­ti e la Giun­ta regio­na­le a por­re fine ad una vicen­da che sta crean­do dan­ni sia alla comu­ni­tà di Anzio che alla stes­sa Regio­ne.

“Non solo, dopo set­te anni, non vi è trac­cia del por­to che dove­va esse­re rea­liz­za­to in cin­que anni, – spie­ga Eleo­no­ra Mat­tia – ma abbia­mo rico­strui­to, atti alla mano, tut­te le ina­dem­pien­ze su cui si fon­da la richie­sta di deca­den­za del­la con­ces­sio­ne. In par­ti­co­la­re, dal­le car­te è emer­so che i ter­mi­ni del­la con­ces­sio­ne risul­ta­no com­ple­ta­men­te disat­te­si dal con­ces­sio­na­rio; i bilan­ci recen­ti del­la Capo d’Anzio Spa (che ha già pesan­te­men­te sva­lu­ta­to il capi­ta­le socia­le ini­zia­le) pre­sen­ta­no segna­li di insol­ven­za di note­vo­le enti­tà, non solo nei con­fron­ti del­la Regio­ne Lazio, a cui non sono sta­ti paga­ti i cano­ni annui, ma anche nei con­fron­ti dell’erario, in qua­li­tà di sosti­tu­to d’imposta. A tut­to que­sto si aggiun­ge che si sono veri­fi­ca­ti epi­so­di recen­ti che met­to­no in discus­sio­ne l’affidabilità del­la socie­tà con­ces­sio­na­ria, visto il ten­ta­ti­vo del socio pri­va­to di mino­ran­za del­la Capo d’Anzio Spa di far riflui­re il con­te­sto azien­da­le in un fon­do spe­cu­la­ti­vo alter­na­ti­vo, in un ter­ri­to­rio che sap­pia­mo esse­re mol­to deli­ca­to”.

“In pra­ti­ca – con­clu­de la Mat­tia – rite­nia­mo sia il momen­to di rida­re ad Anzio una pro­spet­ti­va di cre­sci­ta e di svi­lup­po che, allo sta­to attua­le, non c’è. Sen­za con­ta­re che, poi­ché il Capi­ta­le socia­le del­la Capo d’Anzio Spa  è dete­nu­to al 61% dal Comu­ne di Anzio, tut­te le ina­dem­pien­ze del con­ces­sio­na­rio si tra­du­co­no auto­ma­ti­ca­men­te in dan­ni per la comu­ni­tà e per la Regio­ne Lazio. E’ per que­sto che dob­bia­mo muo­ver­ci tem­pe­sti­va­men­te per ripri­sti­na­re con­di­zio­ni di rego­la­ri­tà”.

 

MOZIONE

Ogget­to: dichia­ra­zio­ne di deca­den­za del­la con­ces­sio­ne dema­nia­le n.6586 del 21/09/2011 per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to com­mer­cia­le e per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to turi­sti­co di Anzio.

PREMESSO

  • CHE in data 09/10/2010 veni­va sot­to­scrit­to, tra la Regio­ne Lazio e il Comu­ne di Anzio, un accor­do di pro­gram­ma pro­pe­deu­ti­co al rila­scio del­la con­ces­sio­ne in ogget­to;
  • CHE in data 26/11/2010 veni­va appro­va­to dal­la Giun­ta Comu­na­le di Anzio (deli­be­ra­zio­ne n. 238 del 26/11/2010) un atto d’obbligo (così come modi­fi­ca­to all’art.3 com­ma 1 del­la deli­be­ra­zio­ne di Giun­ta Comu­na­le n. 244 del 15/12/2010) che pre­ve­de una serie di adem­pi­men­ti a cari­co del­la socie­tà Capo d’Anzio spa;
  • CHE in data 21/09/2011 veni­va rila­scia­ta dal­la Regio­ne Lazio alla socie­tà Capo d’Anzio spa la con­ces­sio­ne dema­nia­le marit­ti­ma rep.n.6586 per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to com­mer­cia­le di Anzio e per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to turi­sti­co di Anzio dove veni­va sta­bi­li­to:
  1. All’art.2) (sco­po) “che è di pub­bli­co inte­res­se la rea­liz­za­zio­ne del por­to e che le ope­re col­le­ga­te sia­no rea­liz­za­te nei tem­pi pro­gram­ma­ti e comun­que più bre­vi pos­si­bi­li per il rilan­cio del set­to­re nau­ti­co e qua­le ele­men­to di trai­no per lo svi­lup­po del­le atti­vi­tà turi­sti­che, por­tua­li carat­te­ri­sti­che con impor­tan­ti ritor­ni anche sull’occupazione del ter­ri­to­rio di Anzio Net­tu­no e la Regio­ne Lazio”;
  2. All’art.2 (dura­ta) “la dura­ta del­la con­ces­sio­ne in 50 anni a decor­re­re dal col­lau­do del­le ope­re e comun­que dal­la data di ini­zio del­la gestio­ne lucra­ti­va a cui sono aggiun­ti un perio­do di 5 anni per la rea­liz­za­zio­ne del­le ope­re, con decor­ren­za dal­la data di rila­scio del­la con­ces­sio­ne e fino alla data del col­lau­do ovve­ro fino alla data di ini­zio del­la gestio­ne lucra­ti­va, sal­vo pro­ro­ga ai sen­si dell’art. 4 del­la con­ces­sio­ne stes­sa”;
  3. All’art. 4 (con­se­gna del­le aree) “la con­se­gna di una pri­ma fase del c.d. di “can­tie­re” di un’area di mq. 85.000 di spec­chi acquei e suc­ces­si­va­men­te dopo 18 mesi di ulte­rio­ri mq. 30.000 e dopo 36 mesi di 336.910 di spec­chi acquei e mq. 5.100 di area dema­nia­le marit­ti­ma per un tota­le di mq. 457.010,54”;
  4. All’art. 5 (clau­so­le ine­ren­ti l’esecuzione dei lavo­ri) 3° cpv “le pro­ce­du­re per l’affidamento del­la pro­get­ta­zio­ne ese­cu­ti­va e dei lavo­ri (gara pub­bli­ca) per l’esecuzione del­le ope­re dovran­no ini­zia­re entro 60 gior­ni dal­la data di con­se­gna del­le aree sul­le qua­li le ope­re dovran­no esse­re ese­gui­te (…) inol­tre a segui­to del­la pro­ce­du­ra di veri­fi­ca di ottem­pe­ran­za alle pre­scri­zio­ni del decre­to VIA i lavo­ri dovran­no ave­re ini­zio entro 60 gior­ni dall’emissione del prov­ve­di­men­to libe­ra­to­rio del Mini­ste­ro dell’Ambiente, del Ter­ri­to­rio e del­la Dife­sa del mare.(…); 6° cpv: “sia nel caso di giu­sti­fi­ca­to ritar­do nell’esecuzione dei lavo­ri o dell’inizio del­la gestio­ne (…) l’Amministrazione sot­to­por­rà il con­ces­sio­na­rio, per una dura­ta mas­si­ma di 360 gior­ni, ad una pena­le di € 300,00 per ogni gior­no di ritar­do non giu­sti­fi­ca­to: oltre tale ter­mi­ne potrà esse­re eser­ci­ta­ta la facol­tà di dichia­ra­re la deca­den­za del­la con­ces­sio­ne ai sen­si dell’art. 47 Cod. Nav.” ;
  5. All’art.6 (cano­ne annuo ed impo­sta regio­na­le) che “il cano­ne annuo per la fase di can­tie­re veni­va sta­bi­li­to in:
  • € 40.000,00 rela­ti­vo alla con­se­gna di mq. 85.000 (perio­do di 18 mesi dal­la sti­pu­la del­la con­ces­sio­ne ovve­ro dal 21/9/2011 al 21/3/2013)
  • € 54.599,13 rela­ti­vo alla con­se­gna dei suc­ces­si­vi mq. 30.000 (per il perio­do dal 21/3/2013 al 21/9/2014)
  • € 217.683,17 rela­ti­vo alla con­se­gna di ulte­rio­ri mq. 336.910 + 5.100 per un tota­le di 457.010 mq. (per il perio­do dal 21/9/2014 al 21/9/2016);
  • 8° cpv (pg. 24 del­la Con­ces­sio­ne) “decor­so il ter­mi­ne di cui sopra, per il perio­do di gestio­ne o nel caso di accer­ta­ta uti­liz­za­zio­ne lucra­ti­va del­la con­ces­sio­ne (…) la con­ces­sio­na­ria dovrà cor­ri­spon­de­re il cano­ne annuo ordi­na­rio di € 619.104,18”
  • 10° cpv (pg. 25 del­la con­ces­sio­ne) “la dura­ta del­le due fasi (can­tie­re) e (gestio­ne) è atte­sta­ta dal cro­no­pro­gram­ma ela­bo­ra­to dal­la con­ces­sio­na­ria. Il rispet­to di tale pia­no sarà ogget­to di veri­fi­ca seme­stra­le da par­te dell’amministrazione con­ce­den­te e/o del­la com­mis­sio­ne di col­lau­do (…) e sarà garan­ti­to attra­ver­so la pre­vi­sio­ne di pena­li da appli­ca­re in caso di ritar­do” (…)”
  1. All’art.7 (cau­zio­ne) “a garan­zia del­la cor­ret­ta osser­van­za degli obbli­ghi assun­ti con il pre­sen­te atto la con­ces­sio­na­ria costi­tui­rà, a tito­lo di cau­zio­ne, la garan­zia fidijussoria/assicurativa dell’ammontare di € 1.261.320,30 che dovrà esse­re inte­sta­ta alla Regio­ne Lazio qua­le ente con­ce­den­te e dell’Agenzia del Dema­nio qua­le ammi­ni­stra­to­re tito­la­re del bene”,
  2. All’art. 9 “la con­ces­sio­na­ria si obbli­ga, altre­sì, a:
  • Dare ini­zio ai lavo­ri auto­riz­za­ti con la pre­sen­te con­ces­sio­ne entro 60 gior­ni dal­la con­se­gna del­le aree (…) dopo ave­re otte­nu­to tut­te le con­ces­sio­ni, auto­riz­za­zio­ni, per­mes­si, nul­la osta e simi­li (…)
  • (…)
  • Com­ple­ta­re i lavo­ri entro e non oltre 60 mesi dal­la data di con­se­gna del­le aree; in man­can­za, ed anche nel caso in cui il ritar­do sia dovu­to a con­ten­zio­so, l’Autorità pro­ce­den­te si riser­va di dispor­re la deca­den­za del­la con­ces­sio­ne ai sen­si dell’art. 47 Cod. Nav.”
  • CHE in data 18/1/2012, veni­va con­se­gna­ta dal­la Regio­ne Lazio alla Capo d’Anzio Spa l’area dema­nia­le rela­ti­va alla pri­ma fase c.d. di “can­tie­re”, che pre­ve­de­va diver­si obbli­ghi a cari­co del­la Capo d’Anzio Spa, tra i qua­li, “munir­si di ogni even­tua­le auto­riz­za­zio­ne per l’esecuzione del­le ope­re di cui trat­ta­si, qua­lo­ra occor­ren­ti, pri­ma dell’inizio dei lavo­ri o che comun­que doves­se­ro ren­der­si neces­sa­rie nel­lo svol­gi­men­to degli stes­si, con par­ti­co­la­re riguar­do a quel­le di carat­te­re ambien­ta­le, di sicu­rez­za ed urba­ni­sti­che”;
  • CHE, con mis­si­va del 03/02/2014 (prot. 6/2014) per­ve­nu­ta alla Regio­ne Lazio in data 04/02/2014, la Capo d’Anzio Spa, in dero­ga a quan­to pre­vi­sto dall’art.4 del­la con­ces­sio­ne, chie­de­va alla Regio­ne Lazio la con­se­gna di tut­te le restan­ti aree costi­tuen­ti l’oggetto del­la con­ces­sio­ne dema­nia­le marit­ti­ma de quo e, con­te­stual­men­te, chie­de­va una pro­ro­ga di 12 mesi del­la fase c.d. di “can­tie­re” per i moti­vi espli­ci­ta­ti nel­la rela­zio­ne alle­ga­ta alla mis­si­va, al fine di recu­pe­ra­re il tem­po impie­ga­to nel­la pre­di­spo­si­zio­ne ed ese­cu­zio­ne del­le fasi di rac­col­ta del­le mani­fe­sta­zio­ni di inte­res­se e di gara e per il com­pi­men­to del­le seguen­ti atti­vi­tà, così descrit­te:
    • pre­di­spo­si­zio­ne in hou­se del­la pro­get­ta­zio­ne ese­cu­ti­va;
    • valu­ta­zio­ne di ottem­pe­ran­za alle pre­scri­zio­ni del decre­to VIA;
    • con­se­gui­men­to del­le cor­re­la­te auto­riz­za­zio­ni;
    • suc­ces­si­vo avvio dei lavo­ri, come meglio descrit­ti nel nuo­vo cro­no pro­gram­ma oggi pro­po­sto in sosti­tu­zio­ne di quel­lo alle­ga­to al pro­get­to defi­ni­ti­vo;
  • CHE, nel­la sud­det­ta mis­si­va del 03/02/2014, la Capo d’Anzio Spa, con­si­de­ra­ta la gara di appal­to nega­ti­va del mar­zo 2013, espri­me­va la volon­tà di gesti­re diret­ta­men­te le atti­vi­tà ogget­to di con­ces­sio­ne e dichia­ra­va che i lavo­ri “ver­ran­no ese­gui­ti con mez­zi finan­zia­ri pro­pri diret­ti ed indi­ret­ti, secon­do le fasi sta­bi­li­te e ter­ran­no con­to degli obbli­ghi, di cui all’atto con­ces­so­rio ed ai docu­men­ti col­le­ga­ti, a cui la con­ces­sio­na­ria di atter­rà scru­po­lo­sa­men­te aven­do cura di man­te­ne­re ope­ra­ti­vo il Por­to di Anzio (…)”;
  • CHE, in data 02/07/2014, con ver­ba­le di con­se­gna fina­le di aree dema­nia­li marit­ti­me, la Regio­ne Lazio pro­ce­de­va alla con­se­gna in favo­re del­la Capo d’Anzio spa tut­te le restan­ti aree dema­nia­li marit­ti­me e spec­chi acquei desti­na­ti alla rea­liz­za­zio­ne del­le ope­re pre­vi­ste nel­la con­ces­sio­ne n. 6586 del 21/09/2011 per un tota­le geo refe­ren­zia­to di mq. 378.766,09; nel det­to ver­ba­le oltre agli obbli­ghi già espres­si nel ver­ba­le di con­se­gna par­zia­le del 18/1/2012, si pre­ve­de­va che “dal­la data di ini­zio dei lavo­ri riman­go­no in cari­co alla con­ces­sio­na­ria gli one­ri rela­ti­vi al dra­gag­gio dei fon­da­li nell’area por­tua­le e di acces­so; come pre­vi­sto dall’accordo di pro­gram­ma”; veni­va altre­sì, pre­vi­sto (al pun­to 11) che la Capo d’Anzio spa si impe­gna­va a con­se­gna­re l’originale del­la poliz­za fide­jus­so­ria a garan­zia del paga­men­to dei cano­ni come pre­vi­sto dall’art. 7 dell’atto con­ces­so­rio;
  • CHE, infat­ti, nel det­to ver­ba­le si face­va la seguen­te dichia­ra­zio­ne: “il pre­sen­te ver­ba­le si per­fe­zio­ne­rà alla con­se­gna del­la poliz­za fide­jus­so­ria di cui al pun­to 11, entro il ter­mi­ne di 15 gg. da oggi”;
  • CHE, vi è sta­ta dap­pri­ma una con­se­gna par­zia­le (nel 2012) e suc­ces­si­va­men­te (nel 2014) una con­se­gna tota­le del­le aree ogget­to del­la con­ces­sio­ne de quo in dero­ga a quan­to sta­bi­li­to dall’art. 4 del­la stes­sa ove era pre­vi­sta la con­se­gna gra­dua­le “a sta­to avan­za­men­to lavo­ri sul­la base di un pro­gram­ma redat­to in con­trad­dit­to­rio tra le par­ti” con effet­ti sul­la misu­ra del cano­ne sta­bi­li­to dall’art. 6;
  • CHE, vi è sta­ta una pro­ro­ga del perio­do del­la fase di can­tie­re che posti­ci­pa­va det­ta fase di 12 mesi e per­tan­to, ex art. 2 del­la con­ces­sio­ne, la det­ta fase è ter­mi­na­ta in data 21/9/2017
  • CHE, a segui­to del­la con­se­gna fina­le del­le aree, il cano­ne dovu­to dal­la Capo d’Anzio ai sen­si dell’art. 6 del­la con­ces­sio­ne, ammon­ta ad € 217.683.17 ma tut­ta­via, dal momen­to del­la con­se­gna tota­le del­le aree la Capo d’Anzio ha ini­zia­to a per­ce­pi­re i fit­ti dagli attua­li occu­pa­ti le aree, ha di fat­to ini­zia­to una gestio­ne lucra­ti­va del­la con­ces­sio­ne così come sta­bi­li­to dall’art. 6 cpv del­la con­ces­sio­ne e, per­tan­to, il cano­ne da cor­ri­spon­de­re ammon­ta ad € 619.114,18

CONSIDERATO CHE

  1. tut­ti i ter­mi­ni del­la con­ces­sio­ne di cui all’oggetto, ed elen­ca­ti in pre­mes­sa, risul­ta­no com­ple­ta­men­te disat­te­si dal con­ces­sio­na­rio, pur essen­do decor­si oltre set­te anni dal­la sti­pu­la del­la con­ces­sio­ne;
  2. i bilan­ci recen­ti del­la Capo d’Anzio Spa (che ha già pesan­te­men­te sva­lu­ta­to il capi­ta­le socia­le ini­zia­le) pre­sen­ta­no evi­den­ti segna­li di insol­ven­za di note­vo­le enti­tà, non solo nei con­fron­ti di que­sto Ente con­ce­den­te, ma anche nei con­fron­ti dell’erario, anche in qua­li­tà di sosti­tu­to d’imposta;
  3. esi­sto­no even­ti recen­ti riguar­dan­ti l’affidabilità del­la socie­tà con­ces­sio­na­ria, in par­ti­co­la­re in rife­ri­men­to al ten­ta­ti­vo del socio pri­va­to di mino­ran­za del­la Capo d’Anzio spa di far riflui­re il con­te­sto azien­da­le in un fon­do spe­cu­la­ti­vo alter­na­ti­vo, in un ter­ri­to­rio già par­ti­co­lar­men­te sot­to esa­me per infil­tra­zio­ni di stam­po mafio­so.

Poi­ché tut­to quan­to in pre­mes­sa evi­den­zia la gra­vi­tà del­la que­stio­ne e l’urgenza di un inter­ven­to, con

LA PRESENTE MOZIONE

si impe­gna il Pre­si­den­te e la Giun­ta Regio­na­le del Lazio ad ado­pe­rar­si sen­za ulte­rio­re indu­gio per la con­clu­sio­ne dell’iter e la dichia­ra­zio­ne di deca­den­za del­la Con­ces­sio­ne dema­nia­le n.6586 del 21/09/2011 per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to com­mer­cia­le e per la rea­liz­za­zio­ne del nuo­vo por­to turi­sti­co di Anzio.

Roma 12 dicem­bre 2018

                                                                                   Eleo­no­ra Mat­tia

                                                                                   Emi­lia­no Min­nuc­ci 

 

                                                                      

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