Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in aumento anche per i più piccoli

Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in aumento anche per i più piccoli

27/11/2018 0 Di Redazione

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“Nel 20% della popolazione italiana le malattie infiammatorie croniche intestinali esordiscono in età pediatrica, provocando spesso un decorso più aggressivo”- sottolinea il Prof. Alessandro Armuzzi, Segretario Generale IG-IBD, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS - Università Cattolica, Roma

 

L’incidenza del­le malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che dell’intestino (IBD, inflam­ma­to­ry bowel disea­se) è in net­to aumen­to. E si espan­de, per con­di­zio­ni non anco­ra scien­ti­fi­ca­men­te cer­te, non solo nei Pae­si sto­ri­ca­men­te inte­res­sa­ti, come Euro­pa e Nord Ame­ri­ca, ma soprat­tut­to nei nuo­vi Pae­si svi­lup­pa­ti. Un’e­mer­gen­za che non tro­va riscon­tro, al momen­to, in un’a­de­gua­ta assi­sten­za nei con­fron­ti del pazien­te, tra tera­pie non ade­gua­te, note­vo­le impat­to sul­la qua­li­tà di vita e costi sem­pre mag­gio­ri per la spe­sa pub­bli­ca.

IL CONGRESSO — Per cer­ca­re di far fron­te a que­sto gap divul­ga­ti­vo e scien­ti­fi­co, si ter­rà da gio­vedì 29 novem­bre sino all’1 dicem­bre a Firen­ze, pres­so il Con­vit­to del­la Cal­za, il IX Con­gres­so Nazio­na­le IG-IBD (Ita­lian Group for the stu­dy of Inflam­ma­to­ry Bowel Disea­se, ossia Grup­po Ita­lia­no per lo stu­dio del­le Malat­tie Infiam­ma­to­rie Cro­ni­che Inte­sti­na­li), orga­niz­za­to dal­la socie­tà scien­ti­fi­ca IG-IBD. Oltre cin­que­cen­to gli spe­cia­li­sti par­te­ci­pan­ti, pro­ve­nien­ti da tut­ta Ita­lia. Le prin­ci­pa­li tema­ti­che del pro­gram­ma scien­ti­fi­co del Con­gres­so com­pren­do­no i nuo­vi dati di epi­de­mio­lo­gia e decor­so cli­ni­co del­le IBD in Euro­pa e nel mon­do, il trat­ta­men­to del­le IBD tra pas­sa­to, pre­sen­te e futu­ro, le con­tro­ver­sie nel­le diver­se stra­te­gie di trat­ta­men­to. Focus anche su medi­ci­na per­so­na­liz­za­ta, pre­ven­zio­ne del­le infe­zio­ni e gestio­ne di situa­zio­ni spe­cia­li nel­le IBD, in par­ti­co­la­re la gestio­ne dei pazien­ti con sto­ria onco­lo­gi­ca.

CIFRE IN AUMENTO — Le malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che inte­sti­na­li sono in aumen­to ovun­que nel mon­do, soprat­tut­to nei Pae­si con­si­de­ra­ti in via di svi­lup­po, come la Cina e l’India — spie­ga il Prof. Ales­san­dro Armuz­zi, Segre­ta­rio Gene­ra­le IG-IBD, Fon­da­zio­ne Poli­cli­ni­co Gemel­li IRCCS — Uni­ver­si­tà Cat­to­li­ca, RomaLe IBD ven­go­no attual­men­te con­si­de­ra­te come malat­tie glo­ba­li, men­tre solo 30 anni fa era­no per lo più loca­liz­za­te in Euro­pa e Nord Ame­ri­ca. In que­sti ulti­mi anni si sono mag­gior­men­te dif­fu­se, pro­prio per via del­l’in­du­stria­liz­za­zio­ne e del­la glo­ba­liz­za­zio­ne. A con­tri­bui­re for­te­men­te è la com­po­nen­te ambien­ta­le, che agi­sce in manie­ra anco­ra igno­ta, e che, insie­me alla pre­di­spo­si­zio­ne gene­ti­ca, deter­mi­na ad un cer­to pun­to del­la vita di un indi­vi­duo una rispo­sta immu­no­lo­gi­ca abnor­me nel­l’in­te­sti­no. Ma se influi­sca mag­gior­men­te il cibo, l’in­qui­na­men­to o qual­che altro fat­to­re, anco­ra non si sa”.

Si sti­ma che oltre 5 milio­ni di per­so­ne nel mon­do sia­no affet­te da MICI, di cui cir­ca 1.6 milio­ni nel Nord Ame­ri­ca e qua­si 3 milio­ni in Euro­pa, con un’inci­den­za media intor­no ai 20 casi per 100.000 abi­tan­ti, ed una pre­va­len­za media intor­no ai 250 casi per 100.000 abi­tan­ti, rispet­ti­va­men­te.

L’AUMENTO PROGRESSIVO, ANCHE NEI BAMBINI — In Ita­lia, pur man­can­do dati epi­de­mio­lo­gi­ci nazio­na­li, ven­go­no sti­ma­te oltre 200mila per­so­ne affet­te da coli­te ulce­ro­sa o malat­tia di Crohn. Cir­ca il 50% dei pazien­ti con malat­tia di Crohn e fino al 20% dei pazien­ti con coli­te ulce­ro­sa, inol­tre, neces­si­ta­no di inter­ven­to chi­rur­gi­co entro 10 anni dal­la dia­gno­si. Con­fer­ma­ta, inol­tre, una qual­che pre­di­spo­si­zio­ne fami­lia­re nel­lo svi­lup­po del­la malat­tia; infat­ti, un pazien­te su cin­que ha uno o più paren­ti stret­ti affet­ti da malat­tia di Crohn o coli­te ulce­ro­sa. Negli ulti­mi anni, inol­tre, si è riscon­tra­to un rapi­do e pro­gres­si­vo aumen­to dei casi a esor­dio in età pedia­tri­ca, con alcu­ni mol­to pre­co­ci, quel­li defi­ni­ti “very ear­ly onset”, che pos­sia­mo vede­re dai 2 di età anni in su.

“In Ita­lia - spie­ga il Prof. Armuz­zi - man­ca anco­ra un regi­stro nazio­na­le, quin­di le cifre non sono cer­ti­fi­ca­te. Si può però dire che il 40% di que­sti 200mila casi è affet­to dal­la malat­tia di Crohn, men­tre il restan­te 60% da coli­te ulce­ro­sa. Le malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che inte­sti­na­li han­no il pic­co di inci­den­za tra i 20 e i 30 anni di età. Nel 20% del­la popo­la­zio­ne ita­lia­na le malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che inte­sti­na­li esor­di­scono in età pedia­tri­ca, pro­vo­can­do un decor­so più aggres­si­vo. La gestio­ne di que­sti casi richie­de un’at­ten­zio­ne note­vo­le: i bam­bi­ni affet­ti potreb­be­ro rischia­re di incor­re­re in unritar­do di cre­sci­ta, ma anche in rico­ve­ri ospe­da­lie­ri ed inter­ven­ti chi­rur­gi­ci”.

COSA SONO LE MICI — Le malat­tie infiam­ma­to­rie cro­ni­che inte­sti­na­li (MICI, secon­do l’acronimo ita­lia­no, o IBD – Inflam­ma­to­ry Bowel Disea­ses — secon­do quel­lo anglo­sas­so­ne) sono pato­lo­gie infiam­ma­to­rie cro­ni­che dell’intestino carat­te­riz­za­te nel loro decor­so dall’alternarsi di fasi di ria­cu­tiz­za­zio­ne e di remis­sio­ne con dan­no inte­sti­na­le pro­gres­si­vo e si distin­guo­no in due tipi prin­ci­pa­li: la Malat­tia di Crohn (MC) e la Coli­te Ulce­ro­sa (CU).

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