Asl Roma 5, violenza sulle donne, il Modello Tivoli esemplare

Asl Roma 5, violenza sulle donne, il Modello Tivoli esemplare

30/10/2018 0 Di Redazione

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Asl Roma 5, violenza sulle donne, il Modello Tivoli esemplare

Alle battute finali i lavori del Tavolo interistituzionale per il primo “Manuale di Procedure condivise”

 A cir­ca un mese dal­la “Gior­na­ta Mon­dia­le con­tro la vio­len­za sul­le don­ne” la Asl Roma 5 e la Pro­cu­ra di Tivo­li fan­no un bilan­cio e annun­cia­no che i lavo­ri del Tavo­lo inte­ri­sti­tu­zio­na­le sono alle bat­tu­te fina­li. Entro l’estate, infat­ti, sarà pron­to il pri­mo “Manua­le di Pro­ce­du­re con­di­vi­se”. Non solo. È sem­pre più ampia la rete di col­la­bo­ra­zio­ne tra le isti­tu­zio­ni con l’inserimento e la con­di­vi­sio­ne nel pro­get­to dei ser­vi­zi del­la Asl Roma 4. È sta­to aper­to il cen­tro anti­vio­len­za a Tivo­li del Comu­ne gesti­to da Dif­fe­ren­za don­na, uno spor­tel­lo anti­vio­len­za a Vico­va­ro e pre­sto anche a Sam­bu­ci, satel­li­ti del cen­tro anti­vio­len­za di Tivo­li, sem­pre gesti­ti da Dif­fe­ren­za don­na. Pro­se­gue l’iter per l’apertura di una casa rifu­gio a Gui­do­nia Mon­te­ce­lio in edi­fi­ci seque­stra­ti alla cri­mi­na­li­tà orga­niz­za­ta. Pro­se­gue sen­za sosta il lavo­ro del­lo Spa­zio Ascol­to. Que­sto in sin­te­si quan­to rag­giun­to fino­ra gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne di tut­te le isti­tu­zio­ni che han­no ade­ri­to e che si sono aggiun­te nel tem­po alla rete anti­vio­len­za nata dal­la fir­ma del Pro­to­col­lo di Inte­sa avve­nu­ta il 29 novem­bre del 2016.
I SERVIZI IN RETE CRESCONO: ASL ROMA 5 E ASL ROMA 4 INSIEME
Oltre ai ser­vi­zi pre­sen­ti sui ter­ri­to­ri di com­pe­ten­za del­la Asl Roma 5 e del­la Pro­cu­ra di Tivo­li si può con­ta­re ora anche su quel­li atti­vi nei ter­ri­to­ri di com­pe­ten­za del­la Asl Roma 4 che met­te­rà a dispo­si­zio­ne non solo il pro­prio kno­whow, le pro­prie strut­tu­re ma anche ope­ra­to­ri già for­ma­ti.
Dob­bia­mo con­si­de­ra­re – dice il com­mis­sa­rio straor­di­na­rio del­la Asl Roma 5 e diret­to­re gene­ra­le del­la Asl Roma 4, Giu­sep­pe Quin­ta­val­leche pri­ma di tut­to c’è da abbat­te­re il muro del­la pau­ra. Non solo. Le situa­zio­ni di vio­len­za van­no inter­cet­ta­te par­ten­do anche dal pre­sup­po­sto che spes­so le vit­ti­me ten­do­no a rivol­ger­si a strut­tu­re e ser­vi­zi lon­ta­ni da dove vivo­no per timo­re, ver­go­gna e per evi­ta­re maga­ri fughe di noti­zie. È per que­sto che allar­ga­re il rag­gio di azio­ne è fon­da­men­ta­le”.
IL TAVOLO INTERISTITUZIONALE E IL MODELLO TIVOLI
Il Tavo­lo è sta­to inau­gu­ra­to il 30 mag­gio del 2017 a segui­to del­la fir­ma del Pro­to­col­lo di Inte­sa tra Asl Roma 5, Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca pres­so Tri­bu­na­le Tivo­li gui­da­ta da Fran­ce­sco Men­dit­to, Ordi­ne Psi­co­lo­gi del Lazio, Con­si­glio Ordi­ne degli Avvo­ca­ti di Tivo­li e Came­ra Pena­le di Tivo­li mira­to alla rea­liz­za­zio­ne di un “Siste­ma inte­gra­to di pro­te­zio­ne del­le vit­ti­me di rea­to, in con­di­zio­ne di par­ti­co­la­re vul­ne­ra­bi­li­tà e di vio­len­za di gene­re”. Que­ste col­la­bo­ra­zio­ni han­no por­ta­to anche all’apertura il 16 gen­na­io del 2017 del­lo “Spa­zio Ascol­to e Acco­glien­za vit­ti­me di rea­to, in con­di­zio­ne di par­ti­co­la­re vul­ne­ra­bi­li­tà e di vio­len­za di gene­re”, pri­mo nel suo gene­re in tut­ta Ita­lia, atti­va­to all’in­ter­no del­la Pro­cu­ra di Tivo­li e che è sta­to defi­ni­to il “Model­lo Tivo­li”. Da allo­ra i lavo­ri del Tavo­lo, al qua­le han­no ade­ri­to tra gli altri anche Comu­ni, For­ze dell’ordine, isti­tu­zio­ni sco­la­sti­che, sono pro­se­gui­ti sen­za sosta per rag­giun­ge­re l’obiettivo pri­ma­rio ed ambi­zio­so di redi­ge­re il pri­mo Manua­le di pro­ce­du­re con­di­vi­se per codi­fi­ca­re esat­ta­men­te chi deve fare cosa, come e quan­do per affron­ta­re “in rete” i casi di vio­len­za sul­le vit­ti­me vul­ne­ra­bi­li per una com­ple­ta e coe­ren­te pre­sa in cari­co. Non solo don­ne quin­di ma anche mino­ri e anzia­ni. I lavo­ri sono alle bat­tu­te fina­li e si aspet­ta il testo per la pros­si­ma esta­te dopo un’attenta e scru­po­lo­sa map­pa­tu­ra dei ser­vi­zi pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio di com­pe­ten­za del­la Asl Roma 5 e del­la Pro­cu­ra di Tivo­li, ai qua­li si sono aggiun­ti anche quel­li del­la Asl Roma 4.
LA FORMAZIONE E IL RETRAINING CONTINUO
Gran­de atten­zio­ne alla for­ma­zio­ne, pre­vi­sta dal Pro­to­col­lo, di tut­ti gli atto­ri coin­vol­ti. Sono al via gli ulti­mi due cor­si (dei sei pre­vi­sti) per gli ope­ra­to­ri sani­ta­ri.
La for­ma­zio­ne deve esse­re per­ma­nen­te e con­ti­nua per­ché il pro­ble­ma è con­ti­nuo – aggiun­ge Quin­ta­val­leÈ quin­di indi­spen­sa­bi­le pun­ta­re su un retrai­ning con­ti­nuo, codi­fi­can­do­lo anche all’interno del Tavo­lo. Ma dob­bia­mo con­cen­trar­ci anche mol­to sull’educazione dei ragaz­zi attra­ver­so il coin­vol­gi­men­to atti­vo di tut­te le scuo­le. La vio­len­za è un pro­ble­ma cul­tu­rale”.

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