La Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour nel progetto Notte Europea dei Ricercatori promossa da Frascati Scienza

La Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour nel progetto Notte Europea dei Ricercatori promossa da Frascati Scienza

19/09/2018 0 Di Redazione

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La Locan­da Mar­to­rel­li-Museo del Grand Tour nel pro­get­to Not­te Euro­pea dei Ricer­ca­to­ri pro­mos­sa da Fra­sca­ti Scien­za

Il 28 set­tem­bre 2018 tor­na la Not­te Euro­pea dei Ricer­ca­to­ri, il gran­de even­to che por­ta la scien­za nel­le stra­de del­la cit­tà, tra cit­ta­di­ni, gio­va­ni e stu­den­ti. L’evento è coor­di­na­to da Fra­sca­ti Scien­za, l’associazione che è impe­gna­ta da anni nel­la dif­fu­sio­ne del­la cul­tu­ra scien­ti­fi­ca e si è aggiu­di­ca­ta anco­ra una vol­ta il ban­do del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea Hori­zon 2020 nell’ambito del­le azio­ni MarieSkłodowska–Curie. La mani­fe­sta­zio­ne in que­sta edi­zio­ne vuo­le inco­rag­gia­re ancor di più la par­te­ci­pa­zio­ne dei cit­ta­di­ni nel­la ricer­ca scien­ti­fi­ca.

Il Comu­ne di  Aric­cia-Uffi­cio Sta­ti­sti­ca è part­ner del pro­get­to coor­di­na­to dal­la dott.ssa Filo­me­na Anna Rus­so.   

Nume­ro­si saran­no gli even­ti che il 28 e 29 set­tem­bresaran­no rea­liz­za­ti ad Aric­cia, una del­le loca­li­tà più note dei Castel­li Roma­ni. A Palaz­zo Chi­gi, dove si svol­ge­rà la con­fe­ren­za di pre­sen­ta­zio­ne dell’evento, sarà alle­sti­ta una mostra con ogget­ti d’epoca e saran­no posi­zio­na­ti dei tavo­li tema­ti­ci che ospi­te­ran­no enti ed asso­cia­zio­ni: Sta­ti­sti­ca e cono­scen­za” (09:30–13:00, 15:00–18:30 e Nume­ri: una galas­sia da inter­ro­ga­re” (09:30–13:00, 15:00–18:30) in col­la­bo­ra­zio­ne con l’Isti­tu­to Nazio­na­le di Sta­ti­sti­casede Ter­ri­to­ria­le per il Lazio) con atti­vi­tà di labo­ra­to­rio che ser­vi­ran­no a far com­pren­de­re l’importanza del­la sta­ti­sti­ca come stru­men­to di cono­scen­za, attra­ver­so info­gra­fi­che, gio­chi inte­rat­ti­vi sul­la pro­ba­bi­li­tà e sul­la sta­ti­sti­ca.

Ci sarà anche un quiz onli­ne sul­le dif­fe­ren­ze di gene­re in Euro­pa;  dove alla base di ogni ricer­ca scien­ti­fi­ca c’è una rac­col­ta di dati da orga­niz­za­re, ela­bo­ra­re e divul­ga­re. Il work­shop “Fho­to bee” (09:30–13:00, 15:00–18:30), in col­la­bo­ra­zio­ne tec­ni­ca con Foto Club Castel­li Roma­ni, il qua­le­na­sce dal­la con­sa­pe­vo­lez­za che le api sono a rischio estin­zio­ne e con esse è in peri­co­lo tut­to il nostro eco­si­ste­ma. In que­sta occa­sio­ne ver­rà pre­sen­ta­to un con­cor­so a tema, aper­to a tut­ti i foto­gra­fi che ha lo sco­po di map­pa­re la pre­sen­za del­le api all’interno dell’area del Par­co Regio­na­le dei Castel­li Roma­ni e zone limi­tro­fe. GIS-MIUR: App per Open Data visua­liz­za­to­re che per­met­te di ana­liz­za­re i dati sul­le scuo­le e sugli alun­ni dei comu­ni inte­res­sa­ti dagli ulti­mi sismi o da even­ti dram­ma­ti­ci come il crol­lo del pon­te a Geno­va. Si gio­che­rà con le pre­vi­sio­ni ISTAT del­la popo­la­zio­ne resi­den­te ita­lia­na fino al 2050, per regio­ne e per gene­re. Visua­liz­za­re infor­ma­zio­ni sui pae­si di pro­ve­nien­za degli alun­ni stra­nie­ri pre­sen­ti nel­le nostre scuo­le e osser­va­re la loro distri­bu­zio­ne in Ita­lia in base al pae­se di pro­ve­nien­za. Cco­strui­re una visua­liz­za­zio­ne “su richie­sta” uti­liz­zan­do tut­ti i dati in for­ma­to Open di qual­sia­si Pub­bli­ca Ammi­ni­stra­zio­ne.

Pres­so la Locan­da Mar­to­rel­li-Museo del Grand Tour (Piaz­za di Cor­te, 4) si svol­ge­rà sia il 28 che il 29 set­tem­bre una par­ti­co­la­re ini­zia­ti­va didat­ti­ca, aper­ta a tut­ti i cit­ta­di­ni dal tema: “Appia Anti­ca: la Regi­na Risor­ta” (09:00–13:00, 16:00–19:00) in col­la­bo­ra­zio­ne con l’Asso­cia­zio­ne Archeo­club Ari­ci­no Nemo­ren­se. L’evento pre­ve­de del­le visi­te gui­da­te con lo sco­po di coin­vol­ge­re adul­ti e ragaz­zi e far com­pren­de­re, attra­ver­so la cono­scen­za del patri­mo­nio cul­tu­ra­le, il valo­re dell’arteria roma­na, dei monu­men­ti ubi­ca­ti sul ter­ri­to­rio, come il Com­ples­so Ber­ni­nia­no di Piaz­za di Cor­te, e lo splen­di­do ciclo pit­to­ri­co set­te­cen­te­sco, con­ser­va­to all’interno del­la Locan­da Mar­to­rel­li, ope­ra di Tad­deo Kun­tze.

Duran­te la visi­ta sarà mostra­to al pub­bli­co un alle­sti­men­to su pan­nel­li (pro­get­to scien­ti­fi­co di A. Sil­ve­stri e  M.C. Vin­cen­ti) che riper­cor­re tut­ta la sto­ria del­la cit­tà lati­na, con la ripro­du­zio­ne del­la car­ta archeo­lo­gi­ca di Lui­gi Cani­na (1851) che mostra il trac­cia­to dell’arteria da Roma sino ai Castel­li Roma­ni e la rico­stru­zio­ne del­la pri­ma sta­zio­ne di posta di Ari­cia con i rilie­vi del­la “Sostru­zio­ne. Il per­cor­so ha un focus sul feno­me­no del Grand Tour tra ‘700 e ‘800, con i ritrat­ti a colo­ri e le testi­mo­nian­ze dei più noti per­so­nag­gi che han­no fre­quen­ta­to la Locan­da Mar­to­rel­li come Corot, Tur­ner, D’Azeglio, Long­fel­low, Gogol. In alcu­ne teche sono con­ser­va­ti nume­ro­si libri d’epoca redat­ti dai viag­gia­to­ri che rac­con­ta­no dei sog­gior­ni all’interno del­lo sto­ri­co alber­go del “sor Mar­to­rel­li”.

Ma l’Appia Anti­ca, la via del Grand Tour per anto­no­ma­sia,  è anche “una via del­la scien­za” e alcu­ne foto arti­sti­che  mostra­no ai visi­ta­to­ri il Mau­so­leo di Ceci­lia Metel­la e il Mau­so­leo del­le Frat­to­chie (det­ta anche Tor­ret­ta Sec­chi), monu­men­ti che nel ‘700 e nell’800 furo­no uti­liz­za­ti per le misu­ra­zio­ni geo­de­ti­che e pro­prio a par­ti­re dall’arteria roma­na fu pre­di­spo­sta tut­ta la car­to­gra­fia del Regno d’Italia ela­bo­ra­ta dall’Istituto Geo­gra­fi­co mili­ta­re. 

Nel­la Sala 3, adi­bi­ta a Sala Video, che con­ser­va nel­le pare­ti late­ra­li una gal­le­ria di alcu­ni per­so­nag­gi illu­stri che han­no sog­gior­na­to all’interno del­la Locan­da Mar­to­rel­li,  sarà pro­iet­ta­ta l’opera foto­gra­fi­ca digi­ta­le “Appia Anti­ca: la Regi­na risor­ta”, a cura del dott. Pao­lo Scan­na­vi­ni, con una intro­du­zio­ne su Tho­mas Ash­by foto­gra­fo (1874–1931) e Car­lo Labruz­zi inci­so­re (1748–1817). Il lavo­ro vuo­le met­te­re in luce come la tra­sfor­ma­zio­ne antro­po­mor­fa del ter­ri­to­rio, nei seco­li, abbia con­dot­to alla per­di­ta len­ta ed ine­so­ra­bi­le dei lega­mi fisi­ci tra gli abi­tan­ti e le pro­prie ori­gi­ni. La nar­ra­zio­ne di tale denun­cia vie­ne affi­da­ta ad un par­ti­co­la­re cice­ro­ne.

Un museo quel­lo del­la Locan­da Mar­to­rel­li che si avvia a diven­ta­re un labo­ra­to­rio didat­ti­co per­ma­nen­te sull’Appia e il Grand Tour per far pren­de­re coscien­za a cit­ta­di­ni gran­di e pic­co­li il valo­re archeo­lo­gi­co ed arti­sti­co del ter­ri­to­rio in cui vivo­no: “tra­scor­si il mese di set­tem­bre nel vial­lag­gio di La Ric­ci, situa­to sul pen­dio occi­den­ta­le dei Col­li alba­ni, rivol­to ver­so Roma. La sua posi­zio­ne è una del­le più bel­le di cui può van­tar­si l’Italia” (Hen­ry Wad­sworth Long­fel­low, 1886).

 

https://www.frascatiscienza.it/2018/09/tra-matite-e-statistiche-a-cave-ed-ariccia/

 

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