MARINO, SAGRA A PAGAMENTO. ENDERLE (PCI) : SIAMO CONTRARI E DENUNCIAMO VUOTO CULTURALE

MARINO, SAGRA A PAGAMENTO. ENDERLE (PCI) : SIAMO CONTRARI E DENUNCIAMO VUOTO CULTURALE

29/08/2018 0 Di Maurizio Aversa

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MARINO. IL SEGRETARIO DEL PCI, ENDERLE :Sul­la Sagra dell’Uva 2018 denun­cia­mo il vuo­to cul­tu­ra­le e l’incapacità ammi­ni­stra­ti­va.
Gli Enti ter­ri­to­ria­li, quin­di anche i Comu­ni, adot­ta­no scel­te e atti ammi­ni­stra­ti­vi che rispon­do­no o a pre­scri­zio­ni ed emer­gen­ze (per indi­ca­zio­ne dei Pre­fet­ti, o per attua­zio­ni di leg­gi regio­na­li, etc), oppu­re per rea­liz­za­re pro­gram­mi ammi­ni­stra­ti­vi, di soli­to pre­sen­ta­ti duran­te le cam­pa­gne elet­to­ra­li. Ora, sia­mo in pre­sen­za, a Mari­no, di un fat­to che Sin­da­co e Giun­ta M5S, non han­no avu­to l’obbligo di attua­re per­ché emer­gen­za, non han­no dovu­to attua­re per­ché impo­sto dal­la Regio­ne, e, addi­rit­tu­ra, non han­no nep­pu­re scrit­to nel loro pro­gram­ma elet­to­ra­le e di gover­no loca­le. Nes­su­na cir­co­stan­za, obbli­ga Sin­da­co e Giun­ta – né ammi­ni­stra­ti­va, né emer­gen­zia­le, né poli­ti­ca – a met­te­re un bigliet­to di ingres­so per frui­re, per vive­re la Sagra dell’Uva! Già que­sto è una enor­mi­tà. Assur­di­tà del­la paven­ta­ta scel­ta ammi­ni­stra­ti­va, che va con­tro vari inte­res­si e dirit­ti, ma che si pro­fi­la, secon­do noi comu­ni­sti, anche come una azio­ne anti­co­sti­tu­zio­na­le de fac­to! Quan­to è l’ingresso, per entra­re alla “Festa de Noan­tri” a Tra­ste­ve­re? Quan­to costa il bigliet­to per il Car­ne­va­le di Alba­no o Fra­sca­ti? Quan­to era il tic­ket per assi­ste­re all’Infiorata di Gen­za­no? E il bigliet­to per la Sagra del Uva e del Vino di Vel­le­tri? Tut­ti lo stes­so costo: ZERO. Il per­chè è sem­pli­ce: per­ché una festa popo­la­re, che si con­no­ta come tale pro­prio dall’afflusso di per­so­ne par­te­ci­pi, sia cit­ta­di­ni mari­ne­si che dal­la pro­vin­cia e da Roma, già “fun­zio­na” per­ché ci si ritro­va. Cosa accre­sce e dif­fe­ren­zia una edi­zio­ne del­la Sagra da un’altra? Anche qui è sem­pli­ce: abbia­mo sem­pre chie­sto di rivi­ta­liz­za­re il Comi­ta­to del­la Sagra, per­ché sep­pur coor­di­na­to dall’assessore alla cul­tu­ra e turi­smo, è sta­to nel tem­po la fuci­na di idee, pro­gram­ma e ricer­ca di tas­sel­li per even­ti e spon­sor soste­ni­to­ri (per pre­sti­gio e con­ve­nien­za). Tut­to que­sto si è capa­ci di far­lo? Nel­la con­fe­ren­za stam­pa del­la scor­sa edi­zio­ne Vit­to­rio Nocen­zi, ricor­dò la Sagra gesti­ta da un grup­po di gio­va­ni; e, in modo dif­fe­ren­te, si pos­so­no ricor­da­re, con la mede­si­ma qua­li­tà par­te­ci­pa­ti­va, una Sagra pre­sie­du­ta – a tito­lo com­ple­ta­men­te gra­tui­to – dall’indimenticato Nan­ni Loy. Ecco sono solo due esem­pi di suc­ces­si pie­ni del­la Sagra, dove, ripe­tia­mo, una buo­na par­te vie­ne già dal­la pre­sen­za popo­la­re e l’altra par­te dal­la par­te­ci­pa­zio­ne atti­va e dal­le idee pro­po­ste e/o adot­ta­te da chi ammi­ni­stra. Per fare que­sto, non ser­vo­no né mira­co­li né tic­ket, occor­re umil­tà d’ascolto, e capa­ci­tà ammi­ni­stra­ti­va. Fran­ca­men­te, anche in que­sto fran­gen­te, que­sto sin­da­co e que­sta giun­ta M5S stan­no dimo­stran­do una inca­pa­ci­tà ammi­ni­stra­ti­va. Pur­trop­po aggiun­ta, da una aggra­van­te: il vuo­to cul­tu­ra­le. Infat­ti non c’è uno strac­cio di giu­sti­fi­ca­zio­ne plau­si­bi­le a que­sta scel­ta cer­vel­lo­ti­ca del bigliet­to di ingres­so alla Sagra! I Comu­ni­sti sono con­tra­ri. Ora e dopo. Viva la cul­tu­ra, viva il popo­lo, viva la Sagra dell’Uva!
(Dichia­ra­zio­ne di Ste­fa­no Ender­le, Segre­ta­rio del PCI di Mari­no, pre­sen­te anche sul Blog del PCI loca­le, https://pcimarino.blogspot.com/).

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