MARINO. PALAGHIACCIO,  MANINE ANONIME TOLGONO I POST-IT DEL PCI. I PADRONI E IL COMUNE VOGLIONO IL SILENZIO? NOI NO!

MARINO. PALAGHIACCIO, MANINE ANONIME TOLGONO I POST-IT DEL PCI. I PADRONI E IL COMUNE VOGLIONO IL SILENZIO? NOI NO!

05/08/2018 0 Di Maurizio Aversa

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Uno degli stri­scio­ni del PCI affis­so all’en­tra­ta del Pala­ghiac­cio

Caprot­ti e Roc­kel­ler, que­sti sono sta­ti i due pro­ta­go­ni­sti che han­no fon­da­to in Ita­lia una socie­tà di Super­mer­ca­ti. Era il 1957 e la “S” di super­mer­ca­ti era allun­ga­ta in alto come una cor­ni­ce. Tan­to che in segui­to quel­la let­te­ra cosi idea­ta por­tò diret­ta­men­te alla nuo­va deno­mi­na­zio­ne socie­ta­ria: Esse­lun­ga. La fami­glia Caprot­ti, in veri­tà nei tem­pi recen­ti anche un po’ liti­gio­sa al pro­prio inter­no, ha comun­que man­te­nu­to que­sto mar­chio. Anche le voca­zio­ni di comu­ni­ca­zio­ne (sto­ri­ci allea­ti del­la Man­zo­ni con car­tel­lo­ni­sti­ca di suc­ces­so) e di con­te­nu­ti a fini socia­li (Cro­ce Ros­sa, miglia­ia di pre­mi di pre­sti­gio per la clien­te­la ecc.) appar­ten­go­no anco­ra in que­sto 2018 alla Esse­lun­ga. Ciò per dire, che dal pun­to di vista dei comu­ni­sti, di noi comu­ni­sti di Mari­no, non è che abbia­mo par­ti­co­la­ri anti­pa­tie, ovve­ro avver­si­tà ver­so que­sta socie­tà. Sem­pli­ce­men­te costa­tia­mo che la Esse­lun­ga – secon­do noi incau­ta­men­te – ha inve­sti­to una gros­sa som­ma di dena­ro – si dice milio­ni di euro – per acqui­sta­re una gran­de strut­tu­ra spor­ti­va, ben­chè attual­men­te in semi abban­do­no. Al pari, costa­tia­mo che la strut­tu­ra spor­ti­va, uti­liz­za­ta ed uti­liz­za­bi­le anche per even­ti che van­no oltre gli sport su ghiac­cio, ma che appar­ten­go­no alla indu­stria del­lo spet­ta­co­lo e quin­di indu­stria cul­tu­ra­le in sen­so ampio, man­tie­ne anco­ra – al di là del­la vicen­da fal­li­men­ta­re – palet­ti ben pre­ci­si che non si con­fi­gu­ra­no come ido­nei alle atti­vi­tà eco­no­mi­che di Esse­lun­ga. Come ad esem­pio il vin­co­lo a non cam­bia­re desti­na­zio­ne d’uso per 99 anni alla strut­tu­ra. Ma, al di là di que­sta che non pen­sia­mo si pos­sa con­fi­gu­ra­re come la “ven­di­ta del­la Fon­ta­na di Tre­vi” agli ere­di Caprot­ti da par­te del Tri­bu­na­le di Vel­le­tri, l’azione che pre­va­le fa intrav­ve­de­re sul­lo sfon­do ipo­te­si di co-azio­ne, addo­me­sti­ca­men­ti del­le desti­na­zio­ni d’uso, etc. Aggra­va­ta que­sta azio­ne, da silen­zi, da nascon­di­men­ti dell’elefante die­tro la fra­go­la, che fan­no inve­ce mostra­re l’assessore Andrea Trin­ca, il Sin­da­co avv. Car­lo Coliz­za, la Giun­ta tut­ta, com­pre­si quel­li che si occu­pa­no (o dovreb­be­ro isti­tu­zio­nal­men­te, e per que­sto remu­ne­ra­ti a fine di ogni mese) di com­mer­cio, di cul­tu­ra, di socia­le, etc. tut­ti con la boc­ca cuci­ta. Tan­to che può appa­ri­re che sia­no pre­oc­cu­pa­ti dell’una o dell’altra cosa. Cioè: o pre­oc­cu­pa­ti di non esse­re in gra­do di fer­ma­re una spe­cu­la­zio­ne com­mer­cia­le all’assalto, e loro iner­mi, indi­fe­si, inge­nui, sprov­ve­du­ti non san­no come argi­na­re. Oppu­re pre­oc­cu­pa­ti di non riu­sci­re a por­ta­re a ter­mi­ne pro­prio il “bel dise­gno” di can­cel­la­re una magni­fi­ca strut­tu­ra spor­ti­va e cul­tu­ra­le (tan­to la si può sosti­tui­re con lo sgor­bio ipo­tiz­za­to sul­la testa degli stu­den­ti del­la Unga­ret­ti di Mari­no!) per met­ter­ci al suo posto un bel cen­tro com­mer­cia­le che ammaz­zi un altro po’ di atti­vi­tà eco­no­mi­ca fami­lia­re mari­ne­se. Per­ché fac­cia­mo que­sta ipo­te­si? Sem­pli­ce­men­te per­ché abbia­mo pre­sen­te l’iter che sta seguen­do la vicen­da in modo poli­ti­co e ammi­ni­stra­ti­vo e socia­le. Rias­su­mia­mo: 1. Il Tri­bu­na­le svol­ge l’asta e Esse­lun­ga acqui­sta il Pala­ghiac­cio. Che fa il comu­ne? Sta zit­to. Anzi, peg­gio: comu­ni­ca che pri­ma di deci­de­re se fare un mega cen­tro com­mer­cia­le aspet­ta pro­po­ste. Di che tipo? Sie­te sce­si da Mar­te con l’ultima eclis­se di luna? 2. Il PCI evi­den­zia il pro­ble­ma, pone una serie di que­si­ti e chie­de – rispon­den­do ad un Comi­ta­to di quar­tie­re che affron­ta la que­stio­ne – alle for­ze poli­ti­che e socia­li e a tut­ti i cit­ta­di­ni, oltre che agli ammi­ni­stra­to­ri, ovvia­men­te, di atti­va­re un gran­de con­fron­to tra­spa­ren­te nel meri­to. Qual­cu­no, di orien­ta­men­to anche lon­ta­no da noi, oltre che altri com­po­nen­ti del CdQ, pren­de la paro­la e sot­to­scri­ve la neces­si­tà del con­fron­to. 3. Pro­prio per dare for­za e crea­re una sor­ta di “pro­me­mo­ria”, cer­ta­men­te secon­do il nostro indi­riz­zo non degli spe­cu­la­to­ri, deci­dia­mo, in atte­sa del con­fron­to che si potrà atti­va­re a set­tem­bre (post vacan­za esti­va insom­ma), di met­te­re in evi­den­za dei gigan­te­schi POST-IT. Dove li met­tia­mo? Sui can­cel­li di ingres­so del semiab­ban­do­na­to Pala­ghiac­cio. 4. Dopo alcu­ni gior­ni cosa acca­de? Che ano­ni­ma­men­te – non si sa se il Comu­ne, ovve­ro la pro­prie­tà – ven­go­no defis­sa­ti i POST-IT dei comu­ni­sti.
Cosa avran­no avu­to di così peri­co­lo­so? La posi­zio­ne di meri­to? Cer­to sui fogli era scrit­to “Meno Pri­va­to, Più pub­bli­co”; addi­rit­tu­ra c’era anche una richie­sta “Strut­tu­re per sport e cul­tu­ra”; e per­fi­no una richie­sta con­tro l’attività pri­va­ta “No cen­tro com­mer­cia­le”.
In veri­tà, noi sospet­tia­mo che insie­me alla peri­co­lo­si­tà dei con­te­nu­ti, che per diven­ta­re spa­ven­te­vo­li per alcu­ni, in veri­tà dovreb­be­ro e dovran­no tro­va­re mol­to soste­gno tra for­ze poli­ti­che e socia­li e tra i cit­ta­di­ni, ciò che ha infer­to timo­re nel­le mani­ne che si sono acca­ni­te con­tro alcu­ni fogli ver­ga­ti con lo spray ros­so, inve­ce che con­tro la rug­gi­ne che sta man­gian­do quei can­cel­li bian­chi; ecco, noi sospet­tia­mo che il tiro è pro­prio con­tro il fat­to che se ne par­li. Tace­re, tace­re, tace­re, qui si devo­no fare affa­ri, mica poli­ti­ca. Qui si fan­no due chiac­chie­re ami­che­vo­li tra comu­ne e pro­prie­tà, mica con­flit­ti. D’altronde pren­dia­mo esem­pio dai più: che for­se qual­che for­za di oppo­si­zio­ne uffi­cial­men­te s’è pro­nun­cia­ta? Ecco, per­ché la ete­ro­ge­nea com­po­si­zio­ne – né di destra né di sini­stra, ma atten­ti a non distur­ba­re i padro­ni – degli elet­ti e degli atti­vi­sti del Movi­men­to Cin­que Stel­le stan­no tut­ti, tut­ti, tut­ti, zit­ti, zit­ti, zit­ti? Ecco per­ché abbia­mo deci­so di tor­na­re ora su que­sto argo­men­to: per­ché nes­su­no tac­cia. Per­ché ognu­no pos­sa espri­me­re la pro­pria opi­nio­ne. Ci han­no fat­to fare un refe­ren­dum fasul­lo sull’ecocentro che poi non ha visto la luce, ma ogni cit­ta­di­no, ogni por­ta­to­re di inte­res­se eco­no­mi­co come i pic­co­li com­mer­cian­ti, devo­no tut­ti tace­re. Per poi subi­re.
Esi­mi padro­ni ed egre­gi ammi­ni­stra­to­ri, ave­te avu­to ragio­ne a teme­re la nostra ini­zia­ti­va per­ché è vol­ta a non tace­re. Ma ave­te avu­to tor­to nel cre­de­re che la defis­sio­ne dei POST-IT ci indu­ces­se al silen­zio. Noi con­ti­nue­re­mo, con­ti­nue­re­mo e con­ti­nue­re­mo. Quel­li che dovran­no far­se­la sot­to, sie­te voi, e for­se ave­te già comin­cia­to!
pre­sen­te anche sul Blog del PCI loca­le, https://pcimarino.blogspot.com/).

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