MARINO, VENERDI’ 29 ORE 18.00 A S.MARIA DELLE MOLE ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE

MARINO, VENERDI’ 29 ORE 18.00 A S.MARIA DELLE MOLE ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE

26/06/2018 0 Di Redazione

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MARINO, VENERDI’ 29 ORE 18.00 A S.MARIA DELLE MOLE
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE

L’ “Assem­blea con­tro la Cemen­ti­fi­ca­zio­ne” orga­niz­za vener­dì 29 giu­gno alle ore 18.00 in piaz­za P.Togliatti a S.Maria del­le Mole una nuo­va ini­zia­ti­va pub­bli­ca per discu­te­re del­la situa­zio­ne riguar­dan­te il “Master­plan” da un milio­ne e tre­cen­to­mi­la metri cubi e 12.500 nuo­vi abi­tan­ti appro­va­to nel 2011 dal­l’al­lo­ra giun­ta  Paloz­zi.

Come abbia­mo soste­nu­to sin da subi­to, gli inte­res­si dei costrut­to­ri come Par­na­si e di fon­di di inve­sti­men­to come DeA Capital–Idea Fimit sono anda­ti a brac­cet­to in modo tra­sver­sa­le con nume­ro­si espo­nen­ti poli­ti­ci di cen­tro-destra e cen­tro-sini­stra ai qua­li si sono aggiun­ti di recen­te anche poli­ti­ci del movi­men­to 5 stel­le (la lega era già inter­na tra­mi­te il cen­tro-destra a que­ste dina­mi­che).
Il “Master­plan” di Mari­no si è dimo­stra­to pedi­na di scam­bio per le spe­cu­la­zio­ni di impor­tan­ti socie­tà che han­no ope­ra­to in que­sti anni anche per la paven­ta­ta costru­zio­ne del­lo sta­dio del­la Roma e del rela­ti­vo busi­ness park cer­can­do di by-pas­sa­re qual­sia­si rea­le inte­res­se pub­bli­co pur di cemen­ti­fi­ca­re cen­ti­na­ia di etta­ri di ver­de.

Evi­den­zia­mo che a due set­ti­ma­ne dagli arre­sti e dal­le inter­cet­ta­zio­ni rese pub­bli­che dal­la pro­cu­ra di Roma nes­sun par­ti­to poli­ti­co pre­sen­te nel­l’as­sem­blea capi­to­li­na, in quel­la mari­ne­se e in quel­la regio­na­le ha por­ta­to la que­stio­ne nel­la rispet­ti­va aula con­si­lia­re. E pro­ba­bil­men­te la discus­sio­ne sul­l’in­chie­sta deno­mi­na­ta “Rina­sci­men­to” non farà mai par­te di nes­sun ordi­ne del gior­no di nes­su­na ammi­ni­stra­zio­ne coin­vol­ta.
Par­na­si e i suoi col­la­bo­ra­to­ri han­no finan­zia­to tut­ti i par­ti­ti, sen­za distin­zio­ne alcu­na, per­ché i suoi pro­get­ti dove­va­no anda­re in por­to a qua­lun­que costo.

La situa­zio­ne mari­ne­se fu diret­ta­men­te gesti­ta dal­l’ex sin­da­co ed attua­le vice-pre­si­den­te regio­na­le Adria­no Paloz­zi insie­me all’al­lo­ra pre­si­den­te del­la Regio­ne Lazio Rena­ta Pol­ve­ri­ni che con un accor­do di pro­gram­ma da noi con­te­sta­to in ogni sede deci­se­ro che 200 etta­ri di Agro Roma­no avreb­be­ro dovu­to spa­ri­re a van­tag­gio di palaz­zi e cen­tri com­mer­cia­li.
La situa­zio­ne non cam­biò con l’a­sce­sa di Zin­ga­ret­ti che tra­mi­te l’as­ses­so­re Civi­ta non si pre­oc­cu­pò mai di con­tra­sta­re i pia­ni dei costrut­to­ri, anzi, come dimo­stra l’ul­ti­ma inchie­sta era anche que­st’ul­ti­mo arruo­la­to a pie­no tito­lo tra i fac­cen­die­ri di Par­na­si.

L’i­dea di Par­na­si era di riven­de­re a DeA Capi­tal per 200 milio­ni di euro i ter­re­ni di Tor di Val­le (com­pra­ti a 40 milio­ni) e di riac­qui­sta­re quel­li mari­ne­si sem­pre da DeA Capi­tal per 25 milio­ni. Que­sti ter­re­ni che vale­va­no poco sono così diven­ta­ti ogget­to di una spa­ven­to­sa riva­lu­ta­zio­ne che avreb­be por­ta­to 140 milio­ni di euro a van­tag­gio di Par­na­si uti­liz­zan­do quan­to evi­den­te­men­te impa­ra­to duran­te qual­che par­ti­ta a “monò­po­li”.

Con il cam­bio di giun­ta comu­na­le a Mari­no, in que­sti anni abbia­mo con­ti­nua­to a chie­de­re di annullare/revocare le deli­be­re cemen­ti­zie e fer­ma­re i can­tie­ri a Mugil­la, ove costrut­to­ri loca­li han­no già distrut­to metà di quan­to vor­reb­be­ro, cir­con­dan­do le scuo­le ele­men­ta­ri e per l’in­fan­zia con palaz­zi­ne in pie­na area ver­de e archeo­lo­gi­ca.

Fino­ra, i prov­ve­di­men­ti pre­si dal­l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le sono sta­ti mol­to timi­di eppu­re sono sta­ti impu­gna­ti da DeA Capi­tal e costrut­to­ri loca­li. Oltre la pro­mes­sa di Paloz­zi di far pres­sio­ne sul sin­da­co mari­ne­se Coliz­za per sbloc­ca­re la lot­tiz­za­zio­ne di via Divi­no Amo­re (480.000 metri cubi tra com­mer­cia­le e resi­den­zia­le) emer­ge l’in­te­res­se di Lan­za­lo­ne, pre­si­den­te del­l’A­CEA, diri­gen­te di area “5 stel­le”, il qua­le per il suo “inte­res­sa­men­to” ave­va otte­nu­to la pro­mes­sa di rice­ve­re in cam­bio qua­si 100.000 euro tra­mi­te fal­se con­su­len­ze a favo­re del­la socie­tà Eco­vil­la­ge,
Eco­vil­la­ge è diret­ta­men­te coin­vol­ta nel­la spe­cu­la­zio­ne mari­ne­se e Lan­za­lo­ne avreb­be dovu­to fare pres­sio­ne sul­l’am­mi­ni­stra­zio­ne “cin­que stel­le” per man­da­re avan­ti il pro­get­to di deva­sta­zio­ne di via del Divi­no Amo­re.

Nel 2011 non c’e­ra alcun inte­res­se pub­bli­co nel paven­ta­to “recu­pe­ro di stan­dard urba­ni­sti­ci” soste­nu­to da Paloz­zi per giu­sti­fi­ca­re tut­ta l’o­pe­ra­zio­ne spe­cu­la­ti­va. Lo denun­ciam­mo sin da subi­to, e infat­ti man­ca ad oggi ogni pro­get­to di ser­vi­zio pub­bli­co per ulte­rio­ri 12.500 abi­tan­ti.

In vir­tù di que­sto e per la sal­va­guar­dia del­le mini­me con­di­zio­ni di vivi­bi­li­tà del ter­ri­to­rio con­ti­nuia­mo a chie­de­re la revo­ca del­le deli­be­re ine­ren­ti il “Master­plan” del 2011 e tut­ti gli atti con­se­guen­ti alla qua­le si deve aggiun­ge­re la con­fi­sca di tut­ti i ter­re­ni del­le socie­tà coin­vol­te e l’am­plia­men­to del peri­me­tro del Par­co del­l’Ap­pia Anti­ca.
Solo con tali prov­ve­di­men­ti ver­rà mes­sa un’u­ni­ca gros­sa pie­tra sopra gli appe­ti­ti dei palaz­zi­na­ri e dei loro soda­li poli­ti­ci. Ogni altra ini­zia­ti­va che gira intor­no alla que­stio­ne sen­za bloc­car­la effet­ti­va­men­te lascia spa­zio al malaf­fa­re, alla cor­rut­te­la e infi­ne alla distru­zio­ne di un pre­zio­so spa­zio di decom­pres­sio­ne dal­la metro­po­li sem­pre più – inu­til­men­te – este­sa.

ASSEMBLEA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE – Mari­no – 26 giu­gno 2018
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