L’attualità del socialismo e la prospettiva del comunismo. Quadro politico tra realtà e prospettive. Il…
ROMA — MARINO. DICHIARAZIONE DEL PCI (Lazio-Marino) DOPO L’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA
14/06/2018Questo articolo è stato letto 3266 volte!
ROMA — MARINO. DICHIARAZIONE DEL PCI (Lazio-Marino) DOPO L’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA PER IPOTESI DI CORRUZIONE: COINVOLTI MOVIMENTO CINQUE STELLE, FORZA ITALIA, PARTITO DEMOCRATICO
Lanzalone M5S, Palozzi FI, Civita PD, arrestati. In carcere imprenditore Luca Parnasi.
Il segretario regionale Lazio del PCI, Virigilio Seu e Stefano Enderle, segretario della sezione PCI “E.Berlinguer” di Marino, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“La vicenda dello Stadio a Tor di Valle, noi comunisti l’abbiamo subito denunciata come una forzatura che speculando sulle sane passioni sportive di tifosi, cercava di proporre come soluzione una semplice iniziativa speculativa cementificatoria, così come tante nel nostro Paese.
Il balletto, poi, del progetto modificato a seconda dell’onda politica, ovvero di come meglio proporlo al pubblico, non era viatico di nulla di buono.
Non a caso una personalità di riconosciuta autonomia intellettuale come l’arch. Paolo Berdini, ex assessore della Giunta di Virginia Raggi (uno dei tanti nella giostra dei cambi del governo romano pentastellato), ha scelto di sbattere la porta quando ha capito che non c’era nessun progetto buono da applicare, ma solo forzature da dover ingoiare.
Secondo le accuse della Procura – a quanto apprediamo dagli organi di informazione – questa impostazione corruttiva, infatti, serviva proprio a far diventare digeribile un gigantesco malaffare altrimenti non proponibile.
Se non fosse così grave l’accaduto, così devastante il comportamento di eletti, di responsabili politici e amministrativi, sarebbe perfino da ridere dei commenti politici di alcuni.
Risibile la dichiarazione della sindaca Raggi, sul fatto che non conosca le carte: mica qualcuno l’ha chiamata a giudicare in Tribunale! Lei deve pronunciarsi sull’uomo della salvezza voluto da Grillo e Casaleggio a tutelarla! E’ politica e amministrazione: di questo deve rispondere, altro che carte da leggere!
Risibile il sostegno a Michele Civita da parte del PD, perché è una brava persona. Ma alla domanda se l’opposizione PD abbia contrastato l’intento cementificatorio grazie alla errata scelta urbanistica, chi risponde?
Risibile infine gli abiti stracciati della destra e di dirigenti di Forza Italia in difesa di uno degli uomini di punta del partito berlusconiano nel Lazio, quando a parti invertite nella Marino che lo vide sindaco, Adriano Palozzi, prima spese parole di vicinanza per il sindaco della destra arrestato e poi lo scaricò. Oggi chi si appresta a sostenere l’estraneità alla combine corruttiva di Forza Italia e di Palozzi, magari lo aspetta dietro l’angolo per il perfetto omicidio politico. Agli atti non sembra davvero essere stata così tremenda e ostativa l’azione di “opposizione” al progetto-affare di Parnasi. Lo stesso personaggio-imprenditore che con la destra e il PD prova da tempo a realizzare l’affare raddoppio di Frattocchie (frazione del comune di Marino).
Di fronte a tutto ciò, il Partito Comunista Italiano propone a livello amministrativo di – finalmente – riconsiderare la scelta urbanistica di un’opera che serve alla città e agli appassionati di calcio e della Roma. E’ Possibile.
Poi, per quanto riguarda la vicenda della corruzione e del malcostume – con l’accento non secondario al fatto che numerosi, e non uno solo sono i coinvolti M5S – è obbligo morale e politico di ogni forza politica, ancor più se di sinistra, ricominciare a sposare e praticare culture politiche di esercizio della democrazia reale (di controllo e proposta dalla base), di esercizio della selezione degli eletti e delle responsabilità politiche buttando a mare sia i casting berlusconiani, che i gazebo piddini, che – ancor di più – i curricula e i clic da tastiera dei cinquestelle!
E’ l’ora che torni il confronto politico, lo scontro politico, fatto sul territorio, con persone in carne ed ossa che si misurano e si propongono.
L’americanizzazione dei modi della politica nel nostro Paese ha ormai intaccato anche i contenuti e non solo l’apparire, proprio perché funzionale a realizzare strumenti per le politiche liberiste del capitalismo attuale, dove governo e opposizione sono fintamente alternativi ma facce della stessa medaglia.
Va invertita la rotta, a questo serve il nostro impegno di comunisti, che ci mettiamo a disposizione dei lavoratori, delle istituzioni, delle forze di sinistra e delle forze sociali con il modo concreto che conosciamo meglio: ricostruendo, come stiamo facendo, il Partito Comunista Italiano.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.