MARINO, ACAB: intervista al presidente Santinelli dopo la vertenza “ex chiesetta” e future attività associative.

MARINO, ACAB: intervista al presidente Santinelli dopo la vertenza “ex chiesetta” e future attività associative.

09/06/2018 0 Di Maurizio Aversa

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MARINO, ACAB: intervista al presidente Santinelli dopo la vertenza “ex chiesetta” e future attività associative

di Mau­ri­zio Aver­sa

In que­sti gior­ni, con la pub­bli­ca­zio­ne del­la deter­mi­na comu­na­le n° 543 del 31 mag­gio 2018, è sta­ta asse­gna­ta alla Asso­cia­zio­ne Acab la AREA VERDE DON UGO BASSI (CHIESETTA SCONSACRATA E GIARDINO ADIACENTE). Nel­le set­ti­ma­ne pre­ce­den­ti, il Pre­si­den­te di Acab ave­va lan­cia­to, rice­ven­do un cer­to suc­ces­so, una rac­col­ta fir­me su un docu­men­to deno­mi­na­to “Ver­ten­za ex Chie­set­ta”. In sostan­za il docu­men­to che è sta­to dif­fu­so e su cui han­no ver­ga­to il pro­prio con­sen­so sia cit­ta­di­ni che atti­vi­sti volon­ta­ri di altre varie real­tà asso­cia­ti­ve, pone­va un que­si­to: per­ché il comu­ne non inter­vie­ne a ren­de­re frui­bi­le il bene pub­bli­co, stan­te che cau­se per­so­na­li han­no reso inat­ti­va la con­ven­zio­ne pre­ce­den­te che ave­va in cura il giar­di­no e la ex chie­set­ta? Final­men­te, dopo il lan­cio del­la ver­ten­za qual­co­sa è acca­du­to.
Vero Pre­si­den­te? “Si, for­tu­na­ta­men­te il buon sen­so si è fat­to stra­da. Noi era­va­mo cer­ti – spie­ga Ser­gio San­ti­nel­li – che chia­ma­re i cit­ta­di­ni e gli altri ope­ra­to­ri volon­ta­ri del­la cul­tu­ra e del socia­le, sareb­be sta­ta la stra­da mae­stra per far com­pren­de­re al Comu­ne, che era sta­to inve­sti­to nei mesi pre­ce­den­ti ma con mol­ti rim­pal­li di ragio­na­men­ti, nep­pu­re tut­ti linea­ri, che un bene pub­bli­co, quan­do è dispo­ni­bi­le va atti­va­to pro­prio per ren­der­lo frui­bi­le dai cit­ta­di­ni stes­si”.
Per que­sto è nato il ban­do? “Noi non abbia­mo indi­ca­to imme­dia­ta­men­te qua­le fos­se la solu­zio­ne pro­ce­du­ra­le miglio­re – rac­con­ta San­ti­nel­li – quel­lo che abbia­mo sem­pre det­to ai vari ammi­ni­stra­to­ri a cui ci sia­mo rivol­ti, e soprat­tut­to a fun­zio­na­ri che ci han­no dato ascol­to, era di fare in modo che il bene fos­se dispo­ni­bi­le. Con una asse­gna­zio­ne tem­po­ra­nea? Con un ban­do? In con­cor­ren­za con più sog­get­ti? L’importante era man­te­ne­re bene lo spa­zio giar­di­no dove bam­bi­ni e ragaz­zi tra­scor­ro­no volen­tie­ri ore lie­te, e uti­liz­za­re per atti­vi­tà cul­tu­ra­li e socia­li l’immobile ex chie­set­ta.”
Come ave­te deci­so di par­te­ci­pa­re al ban­do? “Come è nostro costu­me – illu­stra il Pre­si­den­te di Acab – abbia­mo svol­to riu­nio­ni dell’organismo diri­gen­te che, pre­sa visio­ne del ban­do, sep­pur limi­ta­to nel tem­po, sep­pur con la clau­so­la dell’assicurazione che come asso­cia­zio­ne repu­tia­mo ves­sa­to­ria per­ché tut­te le assi­cu­ra­zio­ni di que­sto tipo dovreb­be­ro far cari­co al Comu­ne, alla fine abbia­mo deci­so di par­te­ci­pa­re. Però, ci sia­mo dati una linea di inter­ven­to. Infat­ti, abbia­mo scel­to di far sot­to­scri­ve­re ad alcu­ne altre asso­cia­zio­ni già ope­ran­ti e pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio comu­na­le, di con­di­vi­de­re il pro­get­to e la par­te­ci­pa­zio­ne al ban­do, di modo che, nel caso di asse­gna­zio­ne, il palin­se­sto del­le ini­zia­ti­ve, le moda­li­tà d’uso del bene pub­bli­co, non fos­se solo nostro appan­nag­gio ma di tut­ti i com­par­te­ci­pan­ti.”
Quin­di ave­te svol­to una sor­ta di ope­ra­zio­ne di coor­di­na­men­to? “Si, ovvia­men­te, non di tut­to quan­to è già atti­vo, ma solo di colo­ro che si sono resi soste­ni­to­ri di que­sta nostra impo­sta­zio­ne. – con­ti­nua a mostra­re quan­to fat­to e scel­to San­ti­nel­li — . Del resto la linea di inter­ven­to ha del­le prio­ri­tà e le abbia­mo det­te a più ripre­se: al pri­mo posto c’è l’emersione del­la BIBLIOPOP, la Biblio­te­ca Popo­la­re “Gisel­da Rosa­ti”. Biblio­te­ca che già esi­ste, orga­niz­za­ta dal lavo­ro volon­ta­rio degli asso­cia­ti Acab e diret­ta da Ric­car­do Fra­scol­li. Biblio­te­ca che, pur­trop­po, pur aven­do un suc­ces­so che con­ti­nua nel­le dona­zio­ni di lasci­ti di fon­di libra­ri, è fisi­ca­men­te poco acces­si­bi­le, al con­tra­rio, col­lo­car­la nel­la ex chie­set­ta signi­fi­che­rà ren­der­la imme­dia­ta­men­te frui­bi­le. Al secon­do posto ci sono tut­te le ini­zia­ti­ve, che in que­sti anni e mesi Acab ha cen­tel­li­na­to per pro­ble­mi di strut­tu­re non dispo­ni­bi­li, come le mostre sia foto­gra­fi­che che di altra natu­ra; come gli even­ti musi­ca­li dei nostri ama­ti arti­sti loca­li; come con­ve­gni e con­fe­ren­ze per la pre­sen­ta­zio­ni di ope­re let­te­ra­rie e d’altra natu­ra, e così via.”.
Atti­vi­tà a 360 gra­di, quin­di? “Non solo – spe­ci­fi­ca il Pre­si­den­te – Infat­ti noi pen­sia­mo di non poter con­te­ne­re tut­to, anzi abbia­mo pro­prio poche for­ze e fac­cio appel­lo ad iscri­ver­si alla nostra asso­cia­zio­ne per soste­ner­ci e diven­ta­re pro­ta­go­ni­sti di una sta­gio­ne di cul­tu­ra popo­la­re. E pro­prio per­ché non rap­pre­sen­tia­mo tut­to, gli altri soste­ni­to­ri a cui ci sia­mo rivol­ti saran­no a loro vol­ta pro­ta­go­ni­sti di even­ti di let­tu­ra, di ini­zia­ti­ve ambien­ta­li­ste, di atti­vi­smo a dife­sa del ter­ri­to­rio e con­tro la cemen­ti­fi­ca­zio­ne, di atten­zio­ne alla cul­tu­ra inter­na­zio­na­le a comin­cia­re da Cuba e dai Pae­si lati­no ame­ri­ca­ni.”.
Sie­te dispo­sti a svol­ge­re le atti­vi­tà anche col Comu­ne di Mari­no? “Da par­te nostra – con­clu­de Ser­gio San­ti­nel­li – non abbia­mo que­si­ti da por­ci. Abbia­mo già par­te­ci­pa­to ad atti­vi­tà comu­na­li come testi­mo­nia il nostro cer­ti­fi­ca­to di par­te­ci­pa­zio­ne al PEC comu­na­le. Quin­di anche per il futu­ro, al di là del­la oppor­tu­ni­tà che vaglie­re­mo per le sin­go­le ini­zia­ti­ve che pro­gram­me­re­mo cir­ca una richie­sta di patro­ci­nio, cer­che­re­mo di svol­ge­re appie­no il nostro ruo­lo a ser­vi­zio dei cit­ta­di­ni. Sia da un pun­to di vista cul­tu­ra­le che socia­le, pro­po­sti come atti­vi­tà nel sol­co del­la Costi­tu­zio­ne repub­bli­ca­na anti­fa­sci­sta, e come pro­mo­zio­ne di com­por­ta­men­ti soli­da­li, di con­di­vi­sio­ni lar­ghe di beni mate­ria­li ed imma­te­ria­li con tut­ti i cit­ta­di­ni. Sot­to­li­neo, un’ultima cosa: nel nostro per­cor­so, per la sti­ma che abbia­mo acqui­si­to a livel­lo dei sin­go­li com­po­nen­ti dell’associazione, ma anche come Acab, abbia­mo matu­ra­to otti­mi rap­por­ti con ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci pri­va­ti che ci con­si­de­ra­no desti­na­ta­ri di loro pic­co­le e gran­di dona­zio­ni, di que­sto li rin­gra­zia­mo.

Poli­cy: (L’intervista è sta­ta rila­scia­ta per la pub­bli­ca­zio­ne sul­la pagi­na FB dell’Associazione e a dispo­si­zio­ne di quan­ti la voglia­no ripro­dur­re libe­ra­men­te.)

https://associazioneacabblog.wordpress.com/ L’Associazione ACAB è inse­ri­ta nell’Albo Comu­na­le (Comu­ne di Mari­no) del­le asso­cia­zio­ni con fina­li­tà cul­tu­ra­le e socia­le al nume­ro 36/ 2017.

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