MARINO. PCI, dopo Consiglio Comunale e altro. L’inaffidabilità del M5S.

MARINO. PCI, dopo Consiglio Comunale e altro. L’inaffidabilità del M5S.

23/05/2018 0 Di Maurizio Aversa

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Comu­ni­sti Mari­no, il pri­mo a destra è il segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le

“La nostra assem­blea pre­con­gres­sua­le dei gior­ni scor­si si è con­fron­ta­ta con temi gene­ra­li e loca­li. Intan­to, come PCI abbia­mo ade­ri­to a Mari­no, rispon­den­do posi­ti­va­men­te a gio­va­ni, geni­to­ri ed ope­ra­to­ri sco­la­sti­ci che riten­go­no le scel­te sull’area del­la scuo­la Unga­ret­ti di Mari­no cen­tro una pic­co­la bar­ba­rie atti­va­ta in nome di effet­ti spe­cia­li da mostra­re. Ed è pro­prio quel­lo che dicia­mo a sin­da­co e giun­ta: guar­da­te che sta­te com­bi­nan­do! Allo stes­so modo, abbia­mo sot­to­scrit­to la let­te­ra indi­riz­za­ta sem­pre al pri­mo cit­ta­di­no affin­chè si mostras­se meno igno­ran­te di quan­to sia: lo sa cosa è acca­du­to il 6 gen­na­io 1990 a Cava dei Sel­ci oppu­re no? Se qual­cu­no glie­lo ha rac­con­ta­to, dovreb­be ben sape­re che il Par­co del­la Pace è dei cit­ta­di­ni e non nel­la dispo­ni­bi­li­tà voli­ti­va di un qual­sia­si ammi­ni­stra­to­re. In aggiun­ta, even­tua­li lavo­ri pro­gram­ma­ti, dav­ve­ro non pote­va­no e non pos­so­no per tem­pi­sti­ca e moda­li­tà impe­gna­re altre date di calen­da­rio e altri spa­zi di super­fi­cie, sen­za pena­liz­za­re “Bovil­le Esta­te”? Inol­tre, men­tre qual­cu­no ha timo­re ad uni­re for­ze cri­ti­che nei con­fron­ti di que­sti erro­ri ammi­ni­stra­ti­vi del M5S e, a quan­to denun­cia il prof Di Vico, gros­so­la­ni erro­ri di tra­spa­ren­za demo­cra­ti­ca, a noi non fa velo nes­sun timo­re di denun­cia­re come incre­di­bi­le il soste­gno dato dal­la destra (in Cit­tà Metro­po­li­ta­na) al M5S, pro­prio nel per­se­gui­men­to di scel­te che somi­glia­no a quel­le di grup­po o di cor­ren­te dell’ex DC. Come dimo­stra l’azione di pom­pie­rag­gio dei voti di destra per man­te­ne­re le scel­te del­la can­di­da­ta spon­so­riz­za­ta dal sin­da­co di Mari­no per un inca­ri­co roma­no che altri­men­ti non sareb­be anda­ta in por­to (per man­can­za di voti). Tut­to ciò è già suf­fi­cien­te per un giu­di­zio di inaf­fi­da­bi­li­tà del M5S quan­do gover­na. Ma c’è un di più. Nell’ultimo Con­si­glio comu­na­le, con un gio­chet­to da poli­ti­can­te – azio­ne degna di qual­che pra­ti­co­ne bra­vo ad esa­spe­ra­re o dis­si­pa­re temi in poche ore (chi non ricor­da l’urgenza sul filo del deco­ro, del­la lega­li­tà e del­la demo­cra­zia che fece­ro atti­va­re il pre­si­den­te del Con­si­glio comu­na­le con­tro l’esistenza del­le plan­ce di comu­ni­ca­zio­ne poli­ti­ca? Come si vede, gra­zie anche ai Comu­ni­sti, sono anco­ra lì) – qual­che con­si­glie­re del­la mag­gio­ran­za M5S ha intro­dot­to una cor­re­zio­ne total­men­te insi­gni­fi­can­te, al testo deci­so e redat­to dall’ANPI, sezio­ne di Mari­no “A. Del Gob­bo”, ed invia­to a Sin­da­co e Con­si­glio comu­na­le. L’intento del docu­men­to dei par­ti­gia­ni è di ren­de­re, anche per l’aspetto for­ma­le e pra­ti­co la agi­bi­li­tà poli­ti­ca nel­la nostra cit­tà, che va NEGATA a chi si richia­ma al fasci­smo e al nazi­smo. Ecco, già un testo simi­le era sta­to pro­po­sto (dal PD) e incre­di­bil­men­te boc­cia­to dal Sin­da­co e dal M5S. Oggi – tan­to per­ché loro non sono ideo­lo­gi­ci ! – la stes­sa sostan­za vie­ne inve­ce appro­va­ta. Noi comu­ni­sti sia­mo fie­ri e ben con­ten­ti che una simi­le dispo­si­zio­ne con­tro i fasci­stel­li, maga­ri fre­quen­ta­ti in pas­sa­to pro­prio da elet­ti M5S, sia ora vigen­te a Mari­no. Chie­dia­mo ai tan­ti elet­to­ri e per­fi­no a qual­che atti­vi­sta che si ritie­ne di sini­stra e anti­fa­sci­sta di fare due cose sem­pli­ci: di par­te­ci­pa­re a tut­te le atti­vi­tà anti­fa­sci­ste pro­mos­se sia da ANPI che da altre for­ze costi­tu­zio­na­li demo­cra­ti­che; e, di denun­cia­re ai diret­ti inte­res­sa­ti (sin­da­co ed elet­ti M5S) que­sta con­ti­nua ambi­gui­tà per il gusto di gesti­re il pote­re e di cer­ti­fi­ca­re che tali com­por­ta­men­ti sono solo la dimo­stra­zio­ne del­la inaf­fi­da­bi­li­tà, di una non rispon­den­za tra le pro­mes­se fat­te e le distor­sio­ni attua­te fin qui. Noi comu­ni­sti, man­te­nia­mo la stes­sa linea­ri­tà in tut­ti i casi: non genu­fles­si al pote­re! Anche per tut­to que­sto, vi invi­tia­mo al nostro con­gres­so che ter­re­mo nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne.”. (Dichia­ra­zio­ne di Ste­fa­no Ender­le, Segre­ta­rio del PCI di Mari­no).

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