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MARINO. Vertenza ex chiesetta S.M.d.Mole con Petizione
04/05/2018Questo articolo è stato letto 2513 volte!
VERTENZA “EX CHIESETTA” DI S.MARIA DELLE MOLE.
Sergio Santinelli (Acab): “Ora basta! Le parole in tondo di Sindaco e Giunta come in un carosello inconcludente sono una offesa al lavoro volontario dei cittadini”.
Nei giorni scorsi si è svolta l’annuale Assemblea della Associazione Acab. Come riportato da moltissimi quotidiani online, oltre alla conferma del gruppo di volontari che guida l’Associazione riconosciuta dal Comune nel proprio albo, i cittadini riuniti, all’unanimità, hanno anche approvato di dare vita in forma scritta alla “Vertenza ex chiesetta di S. Maria delle Mole”. Ecco il testo che è anche inviato a Sindaco, Giunta e Consiglio comunale tutto.
Storia recente. (ricostruzione “a ritroso”). Con l’insediamento della nuova Giunta M5S, si è voluto mettere mano alla gestione delle aree verdi del comune. Ne è scaturito un bando pubblico partecipando al quale si poteva accedere alla gestione. (Cosa analoga veniva fatta anche dal Comune di Roma). Il bando ha trovato immediata contrarietà da parte di molte associazioni che da anni – qualcuna da decenni – si occupava di garantire spazi fruibili di verde (e non solo) per i cittadini. Perché? Perché il Comune a guida M5S ha inserito una clausola secondo la quale chi fa volontariato per il verde deve anche pagare una assicurazione. (Misura analoga l’ha introdotta anche il Comune di Roma). Questo braccio di ferro fece scaturire, non avendo intenzione l’Amministrazione di recedere secondo richieste dei volontari, la necessità di ripetere il bando perché moltissime associazioni non risposero. Anzi, qualcuna che pure partecipò pensando ad una modifica della clausola, in assenza di correzione, rinunciò. Ora anche dopo la ripetizione del bando, non sembra che ci siano sostanziali modifiche e che tutte le aree siano coperte nella gestione volontaria. Acab, decise di non partecipare alla gestione delle aree verdi, perché seppure con intento culturale, sociale e ambientale, la spina dorsale delle attività dell’Associazione sono la Biblioteca popolare “G. Rosati” a cui ha dato vita e attività connesse di cui è possibile concretizzare. Tra le aree verdi, e tra i partecipanti a gestire, ci sono il parco/giardino di via Mameli in cui insiste la ex chiesetta e l’associazione agma guidata da Paolo Augello.
Acab e il Comune. Fin dai primi tempi dell’insediamento della nuova Giunta M5S, Sindaco, Assessori e dirigenti comunali, hanno conosciuto le attività ed i volontari di Acab. Infatti, pur non partecipando al bando aree verdi, Acab è stata presente e pressante negli anni e nei mesi che sono trascorsi – intanto che svolgeva la propria attività in modo precario per quanto attiene alle strutture – proprio per “sensibilizzare” i vari interlocutori a rendere meno dura la vita volontaria della Associazione. C’è stata anche una partecipazione Comune Acab in una specifica attività. Tuttavia le pressioni e le rappresentazioni, a volte con qualche richiesta in protocollo, molte altre volte con semplici incontri formali (su appuntamento) ed informali, in cui veniva sempre ribadito da parte della Giunta che il nostro lavoro è pregevole e che si vedrà. Ormai da tempo, era stata posta anche l’attenzione nostra – vista la fame di strutture in cui svolgere al meglio la funzione bibliotecaria – all’uso improrio della ex chiesetta, in quanto (forse per errore iniziale del bando che associava tale immobile alla gestione del verde del giardino di via Mameli) essa era adibita a rimessaggio o a non meglio specificato ufficio. Sia per indicazione comunale che per testarda volontà di trovare una soluzione da parte nostra, abbiamo anche esperito il tentativo di verificare una co-gestione del non utilizzo pubblico attuale della ex chiesetta. Ma dopo un approccio iniziale c’è stata una chiusura con chi ha in corso la convenzione di gestione col comune. Purtroppo da diversi mesi, c’è stato – presumibilmente per motivi personali del presidente agma – un totale abbandono delle funzioni previste dalla convenzione da cui è derivata la convenzione. Infatti non c’è più normale manutenzione del giardino, e non c’è attività di presenza nella ex chiesetta. Tanto che, a seguito degli eventi atmosferici eccezionali dei mesi addietro (nevicata, gelo etc), parte della copertura della ex chiesetta ha avuto problemi. Accertabili, dall’esterno con cadute di intonaco e con chiazze di umidità estesa per molta parte dell’angolo nord-ovest dell’immobile. Per questo da parte di Acab c’è stata una pressante azione, sia scritto che a voce, di denuncia presso gli uffici comunali. Al momento, purtroppo nessuna modifica od intervento ci risulta sia stato compiuto.
Cosa fare, perché questa Vertenza. Noi pensiamo che il Comune non può continuare a disinteressarsi delle connesse vicende di “mancato rispetto della convenzione” da cui deriva un abbandono; così come non può non ricercare utili soluzioni per chi svolge concrete azioni di volontariato culturale. Va annullata la convezione? Va indetto un nuovo bando? Va diviso il bando tra area verde del giardino ed immobile ex chiesetta? Sono varie ipotesi di comportamento amministrativo nelle quali, in dettaglio, noi come associazione non vogliamo entrare. Ma il Comune, il Sindaco e la Giunta si assumano la responsabilità di una scelta. Acab non cerca privilegi. Ma siamo consapevoli di essere portatori di una idea e di una concreta proposta culturale “parzialmente” realizzata soprattutto per assenza di struttura. Questa è la nostra Vertenza: non tanto e non solo una risposta a noi, quanto una azione amministrativa che abbandoni il carosello delle parole che si rincorrono senza scegliere!
Auspichiamo che si giunga ad una soluzione veloce. Intanto chiediamo la solidarietà ed il sostegno all’intero Consiglio comunale. Così come chiediamo il sostegno solidale dei cittadini. Chiudiamo questa nostra presa di posizione che è protesta e proposta con un recente pensiero espresso in Campidoglio. “Non basta che i politici chiedano fiducia ai cittadini, ma anche che i politici diano fiducia ai cittadini: e allora, così, qualcosa può funzionare”, ha detto Gigi Proietti. ‘premio cultori di Roma per l’anno 2018’.
(Intanto nel Comune di Roma si sta discutendo se recedere dalla imposizione delle assicurazioni ai volontari. E a Marino?).
Di qui prende origine la PETIZIONE PER SPAZI PUBBLICI DA METTERE A DISPOSIZIONE DELLA CULTURA POPOLARE ORGANIZZATA DALLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI MARINO
Ricordiamo i punti specifici richiesti col sostegno della vostra firma :
1. Risolvere la convenzione non più applicata da mesi riguardante la ex chiesetta
2. Intervenire immediatamente per riparare i danni dovuti al maltempo e all’abbandono della struttura di fatto condannata al degrado
3. Esperire immediatamente una procedura per rimettere a disposizione di associazioni attive sul territorio il bene pubblico che è la ex chiesetta
4. Sindaco e Giunta la smettano di nascondersi e rinviare e si assumano la responsabilità di una scelta di merito su questa vicenda che vede verde abbandonato ed immobile verso il degrado.
Nei prossimi giorni su questo testo, Acab e chi ci vorrà sostenere, raccoglieranno firme di sostegno dei concittadini marinesi.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.