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Nettuno: cade il Sindaco 5 stelle. A firmare anche 4 consiglieri pentastellati
03/05/2018Questo articolo è stato letto 3088 volte!
di Francesca Marrucci
La crisi del 18 marzo scorso è stata forse un avvertimento non preso in giusta considerazione dal Sindaco pentastellato di Nettuno, Angelo Casto. Circa due mesi fa, infatti, con una giunta ed una maggioranza in palese crisi, ben cinque assessori della giunta grillina si dimisero in blocco. La debolezza e l’isolamento del Primo Cittadino furono già ben chiari all’epoca se, per sua stessa ammissione, Casto seppe della disgregazione della sua giunta solo da un giornale locale.
Stamattina la storia si ripete, ma con conseguenze ben più gravi, visto che a presentare il documento di sfiducia al Protocollo Comunale non sono stati solo i consiglieri di opposizione, ma anche quattro consiglieri di maggioranza. La decisione di mettere fine all’agonia dell’Amministrazione Casto l’hanno determinata i consiglieri Daniela De Luca, Giuseppe Nigro, Simonetta Petroni e Marco Montani del Movimento 5 Stelle, che hanno firmato la sfiducia insieme a tutti i consiglieri comunali di opposizione: Claudio Dell’Uomo, Carlo Eufemi, Maria Antonietta Caponi, Enrica Vaccari, Fabrizio Tomei, Genesio D’Angeli, Rodolfo Turano, Giacomo Menghini e Lorenza Alessandrini.
Del resto il Sindaco in questi mesi non si era certo fatto benvolere, assumendo decisioni impopolari non solo tra la cittadinanza, ma anche tra i fedelissimi del Movimento. Eppure in tanti, nel partito grillino, hanno cercato di mascherare fino all’ultimo una crisi interna ormai palese ai più. Analogamente a ciò che è successo in altre giunte 5 stelle, ma che sembra aver avuto un finale più felice, il malumore tra giunta e consiglieri di maggioranza è dilagato a Nettuno come un vero e proprio virus. Le prese di posizioni degli assessori, l’assenza del Primo Cittadino, il mancato confronto con la base su cui si dovrebbe basare la struttura del M5S, ha creato una frattura profonda in questi mesi, culminata nella presentazione a marzo, da parte di 10 Consiglieri della maggioranza, di un documento che reclamava, in sostanza, più considerazione e confronto da parte degli assessori. Il risultato, invece che una mediazione, è stata una presa di posizione autoreferenziale che pur di non accettare le richieste dei Consiglieri Comunali e di buona parte della base, ha portato alle dimissioni di massa degli assessori il 18 marzo, ad esclusione dell’Assessora al Bilancio.
Nettuno torna ora al Commissariamento, dopo un’amministrazione durata meno di due anni, un record negativo per la cittadina del litorale.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
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