Anche Officine Politiche, tirata un po’ qua e un po’ là per la giacchetta, dopo…
Grottaferrata. PCI: Il comune sia fedele alla Costituzione. Le forze antifasciste intervengano!
15/03/2018Questo articolo è stato letto 2742 volte!
Grottaferrata. PCI: Il comune sia fedele alla Costituzione. Le forze antifasciste intervengano!
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”
ancora nessuna iniziativa da parte della giunta comunale di Grottaferrata, sui fatti accaduti nell’ aula consigliare il 28 febbraio scorso
il PCI chiede che venga discusso in consiglio comunale un ordine del giorno riguardante il diniego dei pubblici spazi a chi non aderisce ai valori della nostra costituzione. Molti comuni hanno preso iniziative lodevoli in tal senso,
cosa aspetta a farlo il comune di Grottaferrata?
Art. 1.
(Riorganizzazione del disciolto partito fascista)
Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo)
della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito
fascista quando una associazione o un movimento persegue finalita’
antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando
o usando la violenza quale metodo di lotta politico o propugnando la
soppressione delle liberta’ garantite dalla Costituzione o denigrando
la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o
svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attivita’ alla
esaltazione di esponenti, principii, fatti e metodi propri del
predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere
fascista.
Il PCI invita le forze che si ritengono antifasciste a far propria questa proposta ed a muoversi in questa direzione, ritenendo indispensabile una unità reale sui valori
che hanno garantito la nostra libertà.
„Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire.
E in questo chiaroscuro nascono i mostri.“
PCI Grottaferrata, il responsabile, Nicola Casubolo
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.