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Marino. Aversa (Potere al Popolo): Regione, Città Metropolitana e Comune acquistino Palghiaccio.
18/02/2018Questo articolo è stato letto 14479 volte!
PALAGHIACCIO DI MARINO. NO ALLA (S)VENDITA ALL’ENNESIMO GRUPPO DEI CENTRI COMMERCIALI. SI ALL’ACQUISTO PUBBLICO PER RICONVERTIRLO TOTALMENTE A STRUTTURA POLIFUNZIONALE CULTURALE, SOCIALE, SPORTIVA.
“Ho avuto occasione, pur senza consultare direttamente documenti, di attingere a notizie dal Tribunale di Velletri e da eletti del Consiglio comunale di Marino per quanto riguarda la vicenda del Palaghiaccio (ovvero della società che è fallita). – espone Maurizio Aversa, candidato al Consiglio Regionale del Lazio con Potere al Popolo — A quanto sembra di poter ricostruire, per grandi linee, ci sono creditori che hanno sopravanzato per le cifre richieste, la possibilità della società di risolvere i debiti. Tutto ciò ha già portato ad un curatore fallimentare che, forse, sta valutando ipotesi di acquisto da parte di operatori commerciali nazionali per aprire l’ennesima piattaforma di centro commerciale. A nessuno sfugge che la localizzazione e lo sfarinamento del commercio oggi esistente sul territorio, in un sol colpo, se questa scelta giungesse in porto, si otterrebbe un notevole appesantimento del circuito della Grande Distribuzione Organizzata nel nostro quadrante e la morte certa per decine di negozi di prossimità. Per questo – prosegue il candidato comunista – forte del riscontro che trovo con i piccoli commercianti coi quali ho dialogato, e certo della bontà di soluzioni polifunzionali a cui la struttura può essere destinata, indico, qui succintamente esposta la seguente proposta: che il Comune di Marino (che vanta un credito milionario nei confronti della società fallita), e la Città Metropolitana di Roma Capitale (che sostituendo le molte funzioni della ex Provincia può intervenire proprio in casi che hanno una chiara attinenza sovracomunale), e la Regione Lazio ( che può nell’ambito della programmazione sociale, sportiva e culturale, apportare risorse di valenza generale di area e di tematiche) unitamente, attivino lo strumento adatto all’acquisto pubblico della struttura Palaghiaccio di Marino. Ricordo – conclude il candidato Maurizio Aversa – che non è una idea solo mia ed originale del momento, ma che è già convinzione diffusa a Marino e con chi affronta l’argomento anche oltre il comune di Marino. Così come è stata già oggetto specifico di richiesta programmatica durante la campagna elettorale per le Amministrative marinesi di due anni fa quando il musicista Matteo Gabbianelli, capolista indipendente nella Lista PCI, pose lo stesso problema col fine di ottenere l’acquisizione pubblica del bene Palaghiaccio. Concludo con un appello agli altri candidati al Consiglio Regionale affinchè condividano questo obiettivo in nome della cultura e del sociale e in difesa dell’economia locale.”.
Dal Programma di Potere al Popolo per le elezioni regionali del Lazio: “Un piano che è manutenzione del patrimonio, rilancio dei propri servizi, messa a disposizione dei luoghi, sostegno alle produzioni culturali e sostegno pubblico al lavoro intellettuale. Proponiamo fra l’altro il ritorno alla proprietà pubblica delle grandi istituzioni culturali privatizzate a cominciare dal riutilizzo culturale e produttivo degli Studi di Cinecittà, un programma di valorizzazione di tutte le “periferie”, con la costruzione di strutture stabili: cinema, biblioteche, laboratori teatrali e musicali, promozione e sostegno delle forme di associazionismo realmente legate al territorio, il finanziamento dei servizi culturali dei comuni,orari di apertura sufficienti, personale adeguato e in regola al fine di garantire funzionamento e sviluppo dei sistemi bibliotecari e museali territoriali, comunali ed intercomunali.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.