Lupo ai Castelli Romani, nuovi segni di presenza

Lupo ai Castelli Romani, nuovi segni di presenza

16/02/2018 0 Di Redazione

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Lupo ai Castelli Romani, nuovi segni di presenza

Nell’ambito dei rego­la­ri moni­to­rag­gi sul­lo sta­to dell’ecosistema del Par­co dei Castel­li Roma­ni e, in par­ti­co­la­re, del­la fau­na sel­va­ti­ca, sono sta­te rac­col­te ulte­rio­ri pro­ve del­la pre­sen­za del Lupo. For­se un bran­co sta­bi­le. Gli accer­ta­men­ti pro­se­gui­ran­no per defi­ni­re un qua­dro cer­to del­la situa­zio­ne, ma i dati sino­ra rac­col­ti sono inno­va­ti­vi e con­for­tan­ti.
Vi sono ele­men­ti tali da lascia­re dedur­re che, con discre­ta pro­ba­bi­li­tà, la (ri)colonizzazione dell’area dei Col­li Alba­ni sia ormai sta­bi­le da par­te di que­sta spe­cie, pre­zio­sa per l’ecosistema. Mol­to signi­fi­ca­ti­vo è, tra l’altro, l’avere indi­vi­dua­to abbon­dan­za di segni di pre­sen­za del Lupo in aree mol­to fre­quen­ta­te anche dai Cin­ghia­li: il cer­chio potreb­be dun­que chiu­der­si e, così, per­met­te­re il ripri­sti­no dell’ancestrale rap­por­to pre­da­to­re-pre­da. In que­sto stret­to lega­me, infat­ti, è insi­ta la solu­zio­ne del “pro­ble­ma” Cin­ghia­le e la spe­ran­za che, sen­za ecces­si­ve intro­mis­sio­ni uma­ne (brac­co­nag­gio, avve­le­na­men­ti, ad esem­pio), que­sta ulti­ma spe­cie pos­sa tor­na­re in equi­li­brio con il resto dell’ecosistema.
Que­sti rin­ve­ni­men­ti con­fer­me­reb­be­ro la ten­den­za all’espansione ter­ri­to­ria­le del Lupo in Ita­lia, ogget­to di sem­pre mag­gio­ri atten­zio­ni da par­te degli Enti di tute­la ambien­ta­le.
È sem­pre oppor­tu­no ricor­da­re che il Lupo è un ani­ma­le schi­vo e nutre, nei con­fron­ti dell’uomo, un istin­ti­vo timo­re che lo spin­ge a fug­gir­lo, mèmo­re del­le per­se­cu­zio­ni che, dopo decen­ni di ucci­sio­ni siste­ma­ti­che, negli anni ’70 del seco­lo scor­so lo ave­va­no por­ta­to vici­no all’estinzione.
L’Ente Par­co inten­de tute­la­re la spe­cie e, nel con­tem­po, for­ni­re pron­to ed effi­ca­ce ausi­lio agli alle­va­to­ri loca­li, così che il Lupo e la zoo­tec­nia pos­sa­no con­ti­nua­re a con­vi­ve­re sen­za con­flit­ti.

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