Nasce la CARTA FAMIGLIA per chi ha 3 figli

Nasce la CARTA FAMIGLIA per chi ha 3 figli

06/02/2018 0 Di Redazione

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Nasce la CARTA FAMIGLIA per chi ha 3 figli

La Carta consentirà alle famiglie con tre o più figli di avere sconti sull’acquisto di beni e servizi. Era stata istituita con la legge di stabilità 2016, su spinta di Mario Sberna: per avere il regolamento ci sono voluti più di due anni. «Ora servono subito un paio di grossi accordi nazionali, per rendere concreta la Carta e farla partire. Ad esempio? Treni e musei», dice l’onorevole

Ci sono volu­ti più di due anni. Il 9 gen­na­io in Gaz­zet­ta uffi­cia­le è sta­to pub­bli­ca­to il decre­to che con­sen­ti­rà final­men­te la nasci­ta del­la Car­ta del­la Fami­glia, due anni dopo la sua appro­va­zio­ne da par­te del Par­la­men­to ita­lia­no. La car­ta è desti­na­ta alle fami­glie con tre o più figli mino­ren­ni, con ISEE non supe­rio­re ai 30mila euro, anche con cit­ta­di­nan­za non ita­lia­na a pat­to che sia­no rego­lar­men­te resi­den­ti in Ita­lia. Sarà rila­scia­ta dai Comu­ni e con­sen­ti­rà l’ac­ces­so a scon­ti sull’acquisto di beni o ser­vi­zi e la ridu­zio­ni tarif­fa­rie con i sog­get­ti pub­bli­ci o pri­va­ti: una rete tut­ta da costrui­re). Cosa potrà esse­re scon­ta­to? Pro­dot­ti ali­men­ta­ri, bevan­de anal­co­li­che, pro­dot­ti per la puli­zia del­la casa, per l’igiene per­so­na­le, arti­co­li di car­to­le­ria e di can­cel­le­ria, libri e sus­si­di didat­ti­ci, medi­ci­na­li, pro­dot­ti far­ma­ceu­ti­ci e sani­ta­ri, stru­men­ti e appa­rec­chia­tu­re sani­ta­ri, abbi­glia­men­to e cal­za­tu­re. Quan­to ai ser­vi­zi, potran­no esser­ci scon­ti e ridu­zio­ni sul­la for­ni­tu­ra di acqua, ener­gia elet­tri­ca, gas e altri com­bu­sti­bi­li per il riscal­da­men­to, sul­la rac­col­ta e smal­ti­men­to rifiu­ti soli­di urba­ni, sui ser­vi­zi di tra­spor­to, sui ser­vi­zi ricrea­ti­vi e cul­tu­ra­li, musei, spet­ta­co­li e mani­fe­sta­zio­ni spor­ti­ve, su pale­stre e cen­tri spor­ti­vi, su ser­vi­zi turi­sti­ci, alber­ghi e altri ser­vi­zi di allog­gio, impian­ti turi­sti­ci e del tem­po libe­ro, per ser­vi­zi di risto­ra­zio­ne, ser­vi­zi socioe­du­ca­ti­vi e di soste­gno alla geni­to­ria­li­tà, istru­zio­ne e for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le (qui l’elenco com­ple­to)

La Car­ta era sta­ta isti­tui­ta il 28 dicem­bre 2015, con la leg­ge di sta­bi­li­tà 2016 (leg­ge n. 208/2015, art. 1, com­ma 391) per for­te spin­ta di Mario Sber­na, ono­re­vo­le di Demo­cra­zia Soli­da­le e già pre­si­den­te del­l’As­so­cia­zio­ne Fami­glie Nume­ro­se. Da allo­ra però la Car­ta era sta­ta sostan­zial­men­te dimen­ti­ca­ta nei cas­set­ti di Mini­ste­ri. Ecco quin­di ora il decre­to che fis­sa cri­te­ri e moda­li­tà per il rila­scio del­la Car­ta del­la fami­glia. La Car­ta sarà un tes­se­ri­no car­ta­ceo (il costo di emis­sio­ne — pre­ci­sa il rego­la­men­to — è a cari­co del richie­den­te), è bien­na­le e vie­ne emes­sa dal Comu­ne dove il nucleo fami­lia­re ha la resi­den­za ana­gra­fi­ca, su richie­sta degli inte­res­sa­ti, pre­via pre­sen­ta­zio­ne del­la Dichia­ra­zio­ne Sosti­tu­ti­va Uni­ca ai fini ISEE in cor­so di vali­di­tà. I bene­fi­ci pos­so­no esse­re atti­va­ti — a secon­da del­le cate­go­rie mer­ceo­lo­gi­che dei beni e del­le tipo­lo­gie di ser­vi­zi — tra­mi­te con­ven­zio­ni nazio­na­li con il Mini­ste­ro del lavo­ro e del­le poli­ti­che socia­li, con le Regio­ni e le Pro­vin­ce auto­no­me, con i Comu­ni. Una vol­ta sigla­te le con­ven­zio­ni, i tito­la­ri del­la Car­ta potran­no poi otte­ne­re i bene­fi­ci pre­vi­sti esi­ben­do il tes­se­ri­no e un docu­men­to di rico­no­sci­men­to. D’altro lato i sog­get­ti che sti­pu­la­no que­ste con­ven­zio­ni in favo­re del­le fami­glie con figli diven­ta­no «Ami­co del­la fami­glia» se con­ce­do­no scon­ti o age­vo­la­zio­ni pari o supe­rio­ri al 5% rispet­to al nor­ma­le prez­zo di listi­no o all’importo ordi­na­rio e «Soste­ni­to­re del­la fami­glia» se le age­vo­la­zio­ni sono pari o supe­rio­ri al 20%.

Per Mario Sber­na, che ricor­da di aver «qua­si ogni set­ti­ma­na chie­sto aggior­na­men­ti al Mini­ste­ro del Lavo­ro e del­le Poli­ti­che Socia­li», l’unico com­men­to oggi è un «final­men­te! Pos­si­bi­le che biso­gnas­se aspet­ta­re due anni per dare attua­zio­ne a una cosa tan­to sem­pli­ce?». La spe­ran­za ora è che la strut­tu­ra del Mini­ste­ro del Lavo­ro e del­le Poli­ti­che Socia­li «con­clu­da rapi­da­men­te duo o tre gros­si accor­di nazio­na­li, per dare con­te­nu­to alla Car­ta e lan­ciar­la con­cre­ta­men­te», affer­ma Sber­na. «So che con i mini­stri Del­rio e Fran­ce­schi­ni i con­tat­ti sono già avvia­ti da tem­po e che c’è una buo­na dispo­ni­bi­li­tà, ma ovvia­men­te nes­sun discor­so pote­va esse­re con­clu­so sen­za il decre­to e il rego­la­men­to: ave­re scon­ti con Tre­ni­ta­lia e con i musei sareb­be un debut­to signi­fi­ca­ti­vo per la Car­ta, poi mi augu­ro che ini­zi­no a far­si vivi i pri­va­ti». Il secon­do livel­lo su cui atti­var­si è quel­lo loca­le e anche Anci ave­va già in pas­sa­to dato la pro­pria dispo­ni­bi­li­tà: «ad esem­pio sul­le tarif­fe dei ser­vi­zi comu­na­li, gli abbo­na­men­ti per il tra­spor­to pub­bli­co… Ci sono mol­ti Comu­ni che non aspet­ta­va­no altro che ave­re que­sta pos­si­bi­li­tà. Dicia­mo che ades­so la strut­tu­ra c’è, nazio­na­le, volu­ta dal Par­la­men­to, ora occor­re lavo­rar­ci den­tro e anche le asso­cia­zio­ni a livel­lo loca­le dovran­no ave­re un ruo­lo di pres­sio­ne».

Fon­te: Vita.it

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