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Pantelleria: Gabriele alla Camera per la nomina a Presidente del Parco
30/01/2018Questo articolo è stato letto 1000 volte!
Salvatore Gino Gabriele già lo scorso anno in audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati portava a casa un riscontro positivo sulla nomina a Presidente del Parco di Pantelleria.
di Francesca Marrucci
Salvatore Gino Gabriele, è stato ricevuto in audizione il 28 dicembre dalla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame della proposta di nomina a Presidente dell’Ente Parco.
Davanti a Ermete Realacci che presiedeva l’audizione della Commissione Ambiente, Salvatore Gabriele ha ripercorso la storia del Parco, facendo risalire l’idea già al 2007, quando era Sindaco dell’isola, sottolineando che il percorso di avvio dell’Ente si era bruscamente interrotto nel 2010, quando, in concomitanza della fine della sua legislatura, la Regione Sicilia decise di non appoggiare il progetto.
Nel 2013, quando Gabriele è stato di nuovo eletto Sindaco, l’iter ha ripreso vigore, sebbene in mezzo a molti ostracismi durante la campagna elettorale.
L’ex sindaco ha continuato, raccontano che quando la Regione Sicilia ha finalmente appoggiato il progetto di riconversione dell’esistente riserva regionale in Parco, l’idea è stata subito quella di valorizzare il contesto di paesaggio agricolo che era rimasto penalizzato in specie nella zona sud dell’isola a causa dei forti vincoli imposti dalla riserva.
La zona, a preminente vocazione agricola e in parte distrutta dall’incendio del 2016, aveva necessità anche di uno stimolo di ecosostenibilità e valorizzazione della vocazione agricola del territorio, a cominciare dalla vite ad alberello, Patrimonio dell’Unesco, che dà vita al famoso passito di Pantelleria.
Gabriele ha ricordato anche che Pantelleria è stata recentemente inserita nel Registro dei Paesaggi Agricoli e Rurali Terrazzati del Ministero dell’Agricoltura.
Da questo — ha sottolineato Gabriele — l’importanza di dare al Parco una governance autonoma in un territorio piccolo come quello di Pantelleria, occupato, tra l’altro, per l’85% del territorio dal parco, che dedichi un’attenzione costante al tema della sostenibilità e che tenga conto delle caratteristiche culturali, agricole, paesaggistiche dell’isola, anche attraverso un’azione costante di ricerca.
Ovviamente, Gabriele non ha nascosto il fatto che la cittadinanza è ancora preoccupata e diffidente sull’ente Parco, ma ha ribadito che questo è proprio è un motivo in più per avere una governance interna: per rassicurare e far capire alla cittadinanza le opportunità che questo Parco può offrire.
I panteschi vogliono, in pratica, una garanzia che questo territorio potrà essere governato tenendo conto costantemente delle reali vocazioni del territorio e chi, se non un pantesco può garantire di comprendere appieno questa esigenza?
In sostanza, questo il messaggio di Gabriele alla Commissione che, comunque, si è pronunciata in modo favorevole nei confronti della nomina, qualcuno sottolineando anche di aver avuto da più parti notizie meritorie sulla figura dello stesso Gabriele in questo ruolo.
“La speranza è nelle nuove generazioni, perché noi abbiamo messo molte risorse in campo che non devono andare perse,” ha dichiarato alla fine dell’udienza l’ex Primo Cittadino di Pantelleria, non senza una punta di commozione. “Questa per me è una battaglia importante, perché il Parco lo considero un po’ un mio figlio”.
Ermete Realacci ha riconosciuto che in effetti, avendo seguito personalmente l’iter di costituzione del Parco, vista la situazione dell’isola, non si sarebbe riusciti ad arrivare a questo risultato senza l’opera di Gabriele.
“In questa zona bisogna tenere insieme tutte le componenti agricole, produttive e locali per ottenere i risultati sperati,” ha dichiarato Realacci. “È importante che il Parco viva la realtà del territorio. Non deve più essere visto come un’idea imposta dall’alto e la cittadinanza in questo senso deve essere tranquillizzata.”
La Commissione ha visto con positività, insomma, la nomina di Salvatore Gino Gabriele a Presidente del Parco, non sono mancati però i moniti a vigilare e a mediare tra le varie anime del territorio, cosa in cui non tutti i presidenti di Parchi sono riusciti.
La componente ambientalista ha ricordato l’importanza soprattutto all’interno dei parchi di far collimare ambiente e agricoltura, che invece entrano sempre in conflitto in specie dove esistono le colture intensive. Ricordando che spesso anche i costruttori sono diventati una minaccia per i parchi, in specie se non vengono utilizzati materiali propri del territorio.
Non sembrerebbe questo il caso di Pantelleria, però, dove le coltivazioni della vite e del cappero non sono intensive, ma anzi, riproducono quantità e qualità ormai perdute in molti altri territori proprio perché legate alle esigenze stesse imposte dall’isola.
Analogamente, le costruzioni tipiche, i dammusi, sono ottenute con la pietra lavica dell’isola e come ama ripetere spesso lo Storico Peppe D’Aietti, sono parte stessa del paesaggio urbano dell’isola.
Insomma, salvatore Gino Gabriele torna a Pantelleria con la benedizione della Commissione, una soddisfazione personale, ma anche un altro passo per far divenire il Parco più pantesco, che è quello che la cittadinanza in realtà vuole.
Guarda il video integrale dell’udienza:
Fonte video: Radio Radicale
Sito del Parco: http://www.parconazionalepantelleria.it/
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