Juana Romani torna a Velletri con una Mostra

Juana Romani torna a Velletri con una Mostra

30/12/2017 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2850 vol­te!

Juana Romani torna nella sua Velletri con una Mostra Internazionale sulla modella e pittrice nella Parigi fin de siécle

di Roc­co Del­la Cor­te

Riflet­to­ri acce­si a Vel­le­tri per la Mostra Inter­na­zio­na­le dedi­ca­ta a Jua­na Roma­ni, inau­gu­ra­ta uffi­cial­men­te vener­dì 22 dicem­bre e aper­ta tut­ti i gior­ni fino al 28 gen­na­io nel­la splen­di­da Sala degli Affre­schi del­la Casa del­le Cul­tu­re e del­la Musi­ca. Una pic­co­la ita­lia­na (“Le peti­te ita­lien­ne”), esi­le di cor­po­ra­tu­ra ma gran­de di per­so­na­li­tà, nata a Vel­le­tri nel 1867, vola­ta in Fran­cia per fare pri­ma la model­la e poi la pit­tri­ce nel­la Pari­gi di fine seco­lo. A distan­za di un seco­lo ha vin­to la sua “sfi­da” tor­nan­do nel­l’ur­be veli­ter­na tan­to ama­ta dal­l’ar­ti­sta. Caro­li­na Car­le­si­mo, nome di bat­te­si­mo del­la pit­tri­ce Jua­na Roma­ni, vis­se tra l’I­ta­lia e la Fran­cia e la sua esi­sten­za, di suc­ces­si e tra­va­gli, ter­mi­nò nel 1923 dopo qua­si ven­ti anni di inter­na­men­to.

I suoi rap­por­ti con Vel­le­tri non pote­va­no, nel cen­to­cin­quan­te­si­mo anni­ver­sa­rio del­la nasci­ta di Jua­na, che con­so­li­dar­si e ripar­ti­re da una Mostra inter­na­zio­na­le cura­ta nei mini­mi det­ta­gli da Gabrie­le Roma­ni, Ales­san­dra De Ange­lis e Mar­co Noc­ca.

Un lavo­ro di squa­dra che vede tan­te for­ze in cam­po per un’e­spo­si­zio­ne uni­ca nel suo gene­re e com­po­sta da qua­dri di rara bel­lez­za, due busti, tan­ti docu­men­ti, coper­ti­ne di gior­na­li d’e­po­ca e pan­nel­li infor­ma­ti­vi det­ta­glia­ti. La pri­ma impres­sio­ne, entran­do nel­la Sala degli Affre­schi, è quel­la di tro­var­si di fron­te ad uno spic­chio di capi­ta­le, dove le mostre di qua­li­tà sono di casa. Ma Jua­na era di Vel­le­tri e Vel­le­tri ave­va il dove­re e l’o­no­re di ospi­ta­re il suo ritor­no. Già supe­ra­ti i due­cen­to visi­ta­to­ri, nono­stan­te il perio­do nata­li­zio, e un ospi­te d’ec­ce­zio­ne ha volu­to osser­va­re da vici­no la mostra pro­prio alla vigi­lia: il cri­ti­co d’ar­te Vit­to­rio Sgar­bi, infat­ti, ha visi­ta­to la Casa del­le Cul­tu­re e del­la Musi­ca di Vel­le­tri gui­da­to da Gabrie­le Roma­ni, Ales­san­dra De Ange­lis e Mar­co Noc­ca, mostran­do vivo apprez­za­men­to per l’e­spo­si­zio­ne e approc­cian­do­si alle ope­re di Jua­na con il suo occhio com­pe­ten­te di stu­dio­so.

La Mostra anche nei gior­ni suc­ces­si­vi all’inaugurazione ha con­ti­nua­to ad attrar­re gen­te, curio­sa di vede­re chi è, cosa ha dipin­to e qua­le sia il vol­to di que­sta pic­co­la gran­de don­na. È il giu­sto coro­na­men­to di un lavo­ro di ricer­ca e recu­pe­ro del­la memo­ria arti­sti­ca di Jua­na Roma­ni, a segui­to di un pro­get­to ela­bo­ra­to, sup­por­ta­to da tan­ti volon­ta­ri, diver­si spon­sor e natu­ral­men­te dagli enti pro­mo­to­ri (Acca­de­mia di Bel­le Arti, Comu­ne di Vel­le­tri, Fon­da­zio­ne di Par­te­ci­pa­zio­ne Arte & Cul­tu­ra Cit­tà di Vel­le­tri).

In que­sti gior­ni di festa, dun­que, si aggiun­ge la sod­di­sfa­zio­ne di vede­re Vel­le­tri pro­ta­go­ni­sta, gra­zie all’ar­te di una sua figlia e ad un’or­ga­niz­za­zio­ne magi­stra­le, di un pal­co­sce­ni­co inter­na­zio­na­le, con la spe­ran­za che even­ti di que­sta por­ta­ta diven­ti­no sem­pre più “un’a­bi­tu­di­ne” per la nostra cit­tà. Anche se alla cul­tu­ra e ai suoi doni, ter­mi­ne – quest’ultimo — infla­zio­na­to nel cli­ma nata­li­zio, non ci si può abi­tua­re mai.

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