MARINO. NUOVI SCENARI POLITICI IN CONSIGLIO COMUNALE

MARINO. NUOVI SCENARI POLITICI IN CONSIGLIO COMUNALE

11/12/2017 0 Di Maurizio Aversa

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MARINO. NUOVI SCENARI POLITICI IN CONSIGLIO COMUNALE A MARINO. ENDERLE: CREDIAMO CHE CI SIA CHI RAPPRESENTA ANCHE IL Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no.
A segui­to del soli­to tran-tran del­la Giun­ta degli annun­ci a cin­que­stel­le, e di alcu­ni aggiu­sta­men­ti poli­ti­ci nel Con­si­glio comu­na­le, la sezio­ne del PCI ha svol­to valu­ta­zio­ni poli­ti­che e ammi­ni­stra­ti­ve e chie­sto al segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le di inter­ve­ni­re pub­bli­ca­men­te.

Ste­fa­no Ender­le, segre­ta­rio PCI Mari­no (ulti­mo a destra) alla recen­te mani­fe­sta­zio­ne di soste­gno alla Pale­sti­na.

“For­se ci sono dei veri e pro­pri posi­zio­na­men­ti rispon­den­ti maga­ri a logi­che di pre­pa­ra­zio­ne del­le ele­zio­ni nazio­na­li e/o regio­na­le del­la pri­ma­ve­ra pros­si­ma. Fat­to sta che un po’ ovun­que nei Castel­li roma­ni, e quin­di anche a Mari­no, si regi­stra­no movi­men­ti e rifles­sio­ni poli­ti­che che por­ta­no alcu­ni elet­ti a rico­no­scer­si ver­so nuo­vi appro­di che li rap­pre­sen­ta­no.
Dicia­mo imme­dia­ta­men­te che, secon­do noi comu­ni­sti, que­ste scel­te sono del tut­to legit­ti­me; e, natu­ral­men­te, a livel­lo per­so­na­le e di com­pa­gi­ne poli­ti­ca ne rispon­de­rà poli­ti­ca­men­te ed elet­to­ral­men­te chi si ren­de pro­ta­go­ni­sta di tali scel­te.
Pren­dia­mo atto, ad esem­pio, che la scel­ta di deca­pi­ta­re e can­cel­la­re For­za Ita­lia dal Con­si­glio comu­na­le di Mari­no, è, giu­di­can­do­la nel­la ogget­ti­vi­tà dell’azione, mol­to for­te. Non fos­se altro che per il fat­to di aver pro­dot­to, que­sta for­za, tre vol­te il sin­da­co del cen­tro­de­stra a Mari­no ed un con­si­glie­re regio­na­le, oltre che attua­le diri­gen­te.
Regi­stria­mo che, evi­den­te­men­te quel con­sen­so, che pro­ba­bil­men­te non si ripe­te­rà, era effi­me­ro, momen­ta­neo e disgra­zia­ta­men­te ora tra­ci­ma­to tra un arroc­ca­men­to più a destra (di ispi­ra­zio­ne fascio­le­ghi­sta) e un mas­sic­cio asten­sio­ni­smo. Chis­sà quan­ta par­te di quell’astensionismo è figlio del­la com­po­nen­te socia­li­sta e di sini­stra che pure era appro­da­to in For­za Ita­lia ed ora è in cer­ca di rife­ri­men­ti socia­li cer­ti.
Qual­che con­cet­to in più lo spen­dia­mo per la vicen­da dell’ex grup­po con­si­lia­re del cen­tro sini­stra di coa­li­zio­ne che sosten­ne Eleo­no­ra Di Giu­lio a sin­da­co di Mari­no e di cui i comu­ni­sti han­no fat­to par­te. Sem­bra che la deci­sio­ne poli­ti­ca assun­ta dal PD sia sta­ta abba­stan­za uni­la­te­ra­le.
Sen­za cioè, pro­muo­ve­re un con­fron­to, o una comu­ni­ca­zio­ne poli­ti­ca o isti­tu­zio­na­le tra le for­ze del cen­tro sini­stra e/o tra gli elet­ti non del PD. Di per sé è un brut­to segno: di igno­ran­za isti­tu­zio­na­le; di sgar­bo poli­ti­co; di arro­gan­te debo­lez­za. Ma, ripe­tia­mo, nel meri­to è legit­ti­mo che due con­si­glie­ri del PD ed il loro par­ti­to annun­ci­no di voler costi­tui­re una pro­pria rap­pre­sen­tan­za. Ne pren­dia­mo atto. Ciò che con­di­vi­dia­mo meno sono un paio di sba­va­tu­re nel­la rico­stru­zio­ne dei “moti­vi” annun­cia­ti in due tem­pi sui media loca­li.
Da un lato si riven­di­ca con “orgo­glio” il voler dare vita al grup­po PD qua­si lascian­do inten­de­re che la gui­da del pre­ce­den­te grup­po più gran­de era caren­te nel­la capa­ci­tà di dire­zio­ne. Poi, in secon­do tem­po, evi­den­te­men­te accor­ti­si del­la esa­ge­ra­zio­ne poli­ti­ca lan­cia­ta, c’è un nuo­vo inter­ven­to PD che smen­ti­sce la “rot­tu­ra col pas­sa­to”. Ma che annun­cia la costi­tu­zio­ne del­la visio­ne auto­no­ma per­ché ora ce ne sono le con­di­zio­ni.
Doman­da: cosa è cam­bia­to da due anni fa ad ora? Rispo­sta: la volon­tà del PD di sta­re da solo. Cioè la novi­tà è la scel­ta, che noi denun­ciam­mo tem­po addie­tro, del­la svol­ta a destra del PD. Non a caso se la stam­pa acco­sta il con­si­glie­re MCD a tut­ta que­sta vicen­da, nes­su­no (né PD, né MCD) smen­ti­sco­no.
Per veri­tà sto­ri­ca noi comu­ni­sti ricor­dia­mo che: 1. Solo noi ed una lista civi­ca del­la coa­li­zio­ne dicem­mo che era un erro­re fare il grup­po uni­co. Il PD che lo vol­le con for­za, oggi non moti­va il cam­bio di opi­nio­ne. 2. Noi comu­ni­sti soste­nem­mo, e con­ti­nuia­mo a far­lo, che il lavo­ro uni­ta­rio degli elet­ti, ovun­que rap­pre­sen­ta­ti, era comun­que pos­si­bi­le se si par­ti­va dal­la scel­ta del soste­gno – dall’opposizione – al pro­gram­ma che ave­va­mo pre­sen­ta­to. 3. Ora, nel­la nuo­va situa­zio­ne data, con­di­vi­dia­mo quan­to ci ha comu­ni­ca­to Eleo­no­ra Di Giu­lio (anche a nome di Enri­co Ioz­zi) di voler ripren­de­re il cam­mi­no con deci­sio­ne a par­ti­re dal pro­gram­ma che met­te in mostra anche l’oggettiva alter­na­ti­vi­tà per mol­ti aspet­ti col gover­no di Palaz­zo Colon­na del M5S.
Indi­riz­zo che, con­di­vi­den­do­lo, atten­dia­mo di uffi­cia­liz­za­re in una qual­che for­ma con l’insieme del­le for­ze civi­che e di sini­stra del­la coa­li­zio­ne.
Fidan­do nel fat­to, che l’ottimo rap­por­to poli­ti­co e per­so­na­le. Pre­e­si­sten­te è matu­ra­to nel tem­po, tale che ci con­sen­te di con­fer­ma­re ai com­pa­gni e alle com­pa­gne, ai cit­ta­di­ni e agli elet­to­ri comu­ni­sti e di sini­stra che il PCI si sen­te ben rap­pre­sen­ta­to dai con­si­glie­ri Enri­co Ioz­zi ed Eleo­no­ra Di Giu­lio in Con­si­glio Comu­na­le a Mari­no.
Sia quan­do svol­gia­mo lavo­ro poli­ti­co ammi­ni­stra­ti­vo insie­me, sia quan­do pro­muo­via­mo nostre ini­zia­ti­ve e loro sono i pri­mi elet­ti a cui ci rivol­gia­mo, sia quan­do esa­mi­nia­mo le ini­zia­ti­ve con­si­lia­ri di Ioz­zi e Di Giu­lio che cri­ti­ca­no erro­ri ed aspet­ti dan­no­si per la cit­tà assun­ti dal fare e non fare del­la Giun­ta M5S, o atti­va­no pro­po­ste per la cit­tà ed i cit­ta­di­ni.
Que­sto è il nostro pen­sie­ro vol­to ad “esse­re pre­sen­ti” in Comu­ne con cri­ti­che e/o pro­po­ste.”

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