MARINO. SINDACO E GIUNTA RUBANO IL PRESENTE E IL FUTURO. ENDERLE: COME LE SABBIE MOBILI DELLA DC.

MARINO. SINDACO E GIUNTA RUBANO IL PRESENTE E IL FUTURO. ENDERLE: COME LE SABBIE MOBILI DELLA DC.

13/06/2017 0 Di Maurizio Aversa

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Il segre­ta­rio del PCI Mari­no, Ste­fa­no Ender­le

“C’è sta­ta una fase sto­ri­ca, nel nostro Pae­se, in cui gover­nan­do la DC, vari acca­di­men­ti ammi­ni­stra­ti­vi, di gover­no e poli­ti­ci di vol­ta in vol­ta appa­ri­va­no come mes­si in mostra per­ché impor­tan­ti, ma, ad appro­fon­dir­li si toc­ca­va­no inte­res­si, si dava fasti­dio, ecc. ed allo­ra sem­pli­ce­men­te veni­va­no “insab­bia­ti”. Le fasi più ecla­tan­ti furo­no quel­li del­la giu­sti­zia. Ma, ana­lo­ga­men­te accad­de anche negli altri ambi­ti. La rifor­ma agra­ria? Si otten­ne solo a segui­to di spin­te del­le lot­te con­ta­di­ne; lo Sta­tu­to dei Lavo­ra­to­ri? Solo dopo il paga­men­to di cruen­ti scio­pe­ri costa­ti anche la vita a nume­ro­si ope­rai. La Rifor­ma sani­ta­ria? Solo dopo due ele­zio­ni poli­ti­che vin­te e nume­ro­si scio­pe­ri. La crea­zio­ne del­le Regio­ni (che è attua­zio­ne del­la Costi­tu­zio­ne)? Solo nel 1970 dopo le onda­te di scio­pe­ri nel Pae­se.
Ora, sap­pia­mo bene che in que­sta fase sto­ri­ca, inve­ce, i lavo­ra­to­ri, le for­ze che li han­no a rife­ri­men­to la Sini­stra (non di eti­chet­ta, ma di sostan­za) han­no subi­to una serie di scon­fit­te poli­ti­che e socia­li. Così come sap­pia­mo che – solo a vede­re quan­to acca­de nel resto del mon­do e d’Europa – non ci sono per­so­nag­gi magi­ci che ribal­ta­no situa­zio­ni, ma, mano a mano che il popo­lo, lavo­ra­to­ri in testa, acqui­si­sce nuo­va coscien­za del­la pro­pria capa­ci­tà di pro­por­re, l’idea socia­li­sta, l’idea che incar­na i Par­ti­ti comu­ni­sti nel mon­do, così come il PCI, rice­ve soste­gno e con­sen­si. Ripe­tia­mo­lo per chia­rez­za: non c’è nes­sun mago/dirigente spe­cia­le; c’è la capa­ci­tà plu­ra­le e col­let­ti­va di acqui­si­re coscien­za del­la pro­pria for­za.
Nel nostro pic­co­lo, a Mari­no, tut­to que­sto lo abbia­mo acqui­si­to. Nel nostro pic­co­lo, a Mari­no, ci sfor­zia­mo da anni di esse­re uni­ta­ri a sini­stra, dispo­sti (non per for­ma ma per sostan­za) a dia­lo­ga­re con tut­ti. Ma, per veni­re all’ultimo anno, non appe­na inten­tia­mo un con­fron­to, un dia­lo­go, una pro­po­sta, nei con­fron­ti del­la Ammi­ni­stra­zio­ne M5S, meno che mai, nel­la ricer­ca di con­fron­to pub­bli­co con elet­ti ed espo­nen­ti del M5S, ciò si tra­sfor­ma in una sab­bia mobi­le! Si, noi denun­cia­mo – in veri­tà rei­te­ria­mo la denun­cia già fat­ta – che il Sin­da­co, la Giun­ta, la mag­gio­ran­za, il partito/movimento M5S è dedi­to solo ad insab­bia­re.
Natu­ral­men­te non teme noi comu­ni­sti per i voti da espri­me­re in con­si­glio comu­na­le, san­no bene che non abbia­mo anco­ra elet­ti. Ma temo­no le idee socia­li­ste, quel­le di cui sono por­ta­to­ri i comu­ni­sti. Temo­no, in chia­ve ammi­ni­stra­ti­va, che noi li si inchio­di al Bilan­cio Socia­le Par­te­ci­pa­to (di cui si sono riem­pi­ti la boc­ca in cam­pa­gna elet­to­ra­le, ed ora con la noti­zia fasul­la degli 8 milio­ni rispar­mia­ti, non rie­sco­no nep­pu­re a dire se ver­rà atti­va­to il ciclo di par­te­ci­pa­zio­ne o se faran­no la soli­ta cama­ril­la demo­cri­stia­na del “divi­di et impe­ra”. Cioè riu­ni­sco­no un CdQ da una par­te, una cate­go­ria da un’altra, ad ognu­no si dice si e poi non facen­do nul­la diran­no che è col­pa di quel­li di pri­ma). Oppu­re temo­no che dopo che gli abbia­mo sco­per­to il gio­co del­le tre car­te sul red­di­to mini­mo garan­ti­to, ora deb­ba­no dire la veri­tà; cioè che loro non sono in gra­do nei sin­go­li comu­ni a dar vita a que­sta altra gran­cas­sa suo­na­ta in cam­pa­gna elet­to­ra­le!
Leg­gia­mo di altri che giu­sta­men­te cri­ti­ca­no que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne che ruba il pre­sen­te e ruba il futu­ro, ma pre­fe­ri­rem­mo che in modo uni­ta­rio le oppo­si­zio­ni civi­che, demo­cra­ti­che, di sini­stra e anti­fa­sci­ste, mostras­se­ro insie­me pro­te­ste e pro­po­ste. Intan­to, a sini­stra ci atti­ve­re­mo con deci­sio­ne.”
Così si è espres­so in una nota il segre­ta­rio del PCI di Mari­no Ste­fa­no Ender­le, dopo l’ultima riu­nio­ne del Comi­ta­to Diret­ti­vo del­la sezio­ne.

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