Presentazione del Rapporto “Idos” a Nettuno il 7 giugno

Presentazione del Rapporto “Idos” a Nettuno il 7 giugno

29/05/2017 0 Di Redazione

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Presentazione del Rapporto “Idos” a Nettuno il 7 giugno

Osser­va­to­rio Roma­no sul­le Migra­zio­ni

A cura del Cen­tro Stu­di e Ricer­che Idos, in col­la­bo­ra­zio­ne e con il sup­por­to dell’Istituto di Stu­di Poli­ti­ci “S. Pio V”

 

Le asso­cia­zio­ni Pon­tum, Rete di Giu­sti­zia e Wel­co­me con sedi ope­ra­ti­ve nel Comu­ne di Net­tu­no (RM), Via Paler­mo, 11, impe­gna­te nel volon­ta­ria­to socia­le sul ter­ri­to­rio, rap­pre­sen­ta­te dai rispet­ti­vi respon­sa­bi­li, Con­ti­ni Mario Junior, Mar­ras Fabri­zio e Neha Lal, in ragio­ne del loro impe­gno pres­so la popo­la­zio­ne migran­te e la lega­li­tà nel ter­ri­to­rio, pre­sen­te­ran­no “La Dodi­ce­si­ma edi­zio­ne dell’Osser­va­to­rio Roma­no sul­le Migra­zio­ni – Rap­por­to 2017” pres­so la Sala Con­si­lia­re del Comu­ne di Net­tu­no, il 07 giu­gno p.v. alle ore 17.00.

Que­sta pub­bli­ca­zio­ne non pote­va non assu­me­re una dimen­sio­ne euro­pea nell’anno che com­me­mo­ra il 60° anni­ver­sa­rio del Trat­ta­to di Roma. “La Capi­ta­le, sede del­la fir­ma dell’atto isti­tu­ti­vo del­la CEE, rap­pre­sen­ta oggi in Ita­lia la cit­tà con il più alto nume­ro di immi­gra­ti, cate­go­ria cui la nor­ma­ti­va comu­ni­ta­ria dedi­ca una cre­scen­te atten­zio­ne”, così ha dichia­ra­to Anto­nio Iodi­ce, Pre­si­den­te dell’Isti­tu­to di Stu­di Poli­ti­ci “S. Pio V”, che da diver­si anni spon­so­riz­za il volu­me. “Que­sta lun­ga e posi­ti­va espe­rien­za euro­pea”, con­ti­nua il Pre­si­den­te Iodi­ce, “deve por­ta­re, anche per quan­to riguar­da l’immigrazione, a evi­ta­re i ragio­na­men­ti in ter­mi­ni di sepa­ra­tez­za, qua­si che si pos­sa­no affron­ta­re da soli que­stio­ni fon­da­men­ta­li per il futu­ro del pae­se, e a con­si­de­rar­si inve­ce par­te di un con­te­sto mon­dia­le”.

Il Rap­por­to dell’Osservatorio Roma­no sul­le Migra­zio­ni è uno dei più orga­ni­ci dispo­ni­bi­li in Ita­lia, rispet­to alle esi­gen­ze cono­sci­ti­ve. Gli appro­fon­di­men­ti con­dot­ti non si limi­ta­no al comu­ne di Roma, ma inclu­do­no anche i comu­ni del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na e le altre pro­vin­ce, per poi esa­mi­na­re la regio­ne nel suo com­ples­so. Per cia­scu­no di que­sti ambi­ti ven­go­no pro­po­sti mol­te­pli­ci appro­fon­di­men­ti, con un ampio cor­re­do di sta­ti­sti­che.

365.000 cit­ta­di­ni stra­nie­ri resi­den­ti nel comu­ne di Roma, 529.000 nel­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, 645.000 in regio­ne, con un’inci­den­za dell’11% sul­la popo­la­zio­ne tota­le (tre pun­ti per­cen­tua­li in più rispet­to alla media nazio­na­le, ma con valo­ri pres­so­ché rad­dop­pia­ti in alcu­ni comu­ni o muni­ci­pi di Roma), pon­go­no il Lazio al secon­do posto in Ita­lia in ter­mi­ni di popo­la­zio­ne stra­nie­ra pre­sen­te e al ter­zo posto in ter­mi­ni di inci­den­za del­la popo­la­zio­ne stra­nie­ra.

All’inizio del 2016, inol­tre, risul­ta­no in cre­sci­ta anche gli immi­gra­ti pre­sen­ti nel­le altre pro­vin­ce lazia­li: 13mila a Rie­ti, 24mila a Fro­si­no­ne, 30mila a Viter­bo e 48mila a Lati­na. All’inizio del 2017 que­sti nume­ri non cono­sco­no una signi­fi­ca­ti­va cre­sci­ta, non tan­to per­ché non si regi­stri­no nuo­vi arri­vi dall’estero (per ricon­giun­gi­men­to fami­lia­re o come rifu­gia­ti), ma per­ché il loro nume­ro è pres­so­ché equi­va­len­te a quel­lo degli stra­nie­ri che acqui­si­sco­no la cit­ta­di­nan­za ita­lia­na (in tut­ta Ita­lia, oltre 200mila nel 2016). Comun­que, l’area roma­no-lazia­le si carat­te­riz­za per valo­ri che in futu­ro si regi­stre­ran­no anche in altri con­te­sti ter­ri­to­ria­li. Per que­sto, a par­ti­re da tale qua­dro sta­ti­sti­co, sono sta­ti mol­ti gli auto­ri chia­ma­ti ad appro­fon­di­re le dimen­sio­ni eco­no­mi­ca, cul­tu­ra­le, socia­le, reli­gio­sa e poli­ti­ca dell’area del­la Capi­ta­le.

Il Rap­por­to sarà distri­bui­to gra­tui­ta­men­te ai par­te­ci­pan­ti.

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