A FRATTOCCHIE CAROVANA PEDONALE NO TIR. Ma Stefano Enderle (PCI Marino) non accetta “soluzione” senso unico.

A FRATTOCCHIE CAROVANA PEDONALE NO TIR. Ma Stefano Enderle (PCI Marino) non accetta “soluzione” senso unico.

27/05/2017 0 Di Maurizio Aversa

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MARINO/FRATTOCCHIE. MANIFESTAZIONE “NO TIR”. ENDERLE (PCI): PESSIMA SOLUZIONE ILLUSTRATA DA COLIZZA. SBAGLIATA LA “BUONA FEDE” SUL BICCHIERE MEZZO PIENO.

Ste­fa­no Ender­le (secon­do da destra), segre­ta­rio PCI Mari­no a Livor­no.

“Dopo quel­la di mer­co­le­dì, ci sarà una o altre azio­ni di lot­ta? L’abbiamo det­to, il PCI sarà pre­sen­te” Così si espri­me il segre­ta­rio del PCI di Mari­no che con altri comu­ni­sti ha par­te­ci­pa­to alla pas­seg­gia­ta con­tro il pas­sag­gio dei TIR. “Ci tenia­mo però a pre­ci­sa­re, e riba­di­re, che la nostra piat­ta­for­ma è più radi­ca­le – con­ti­nua il segre­ta­rio Ste­fa­no Ender­le — ; nel sen­so che l’analisi gra­ve e pesan­te che ogget­ti­va­men­te mol­ti, potrem­mo dire tut­ti con­di­vi­do­no, poi vie­ne dimen­ti­ca­ta e accan­to­na­ta quan­do si imboc­ca la via del­le solu­zio­ni. Cosa ha sca­te­na­to il pro­ble­ma? Ricor­dia­mo che esi­ste da soli quat­tro anni? Basta ricon­dur­re il tut­to lì e si tro­va la solu­zio­ne. Non c’è sta­ta – con­ti­nua Ender­le – una immis­sio­ne di 1000 TIR al gior­no di sana pian­ta nel­la pro­vin­cia di Roma; non c’è sta­ta l’inagibilità di qual­che stra­da per moti­vi strut­tu­ra­li ed ogget­ti­vi. No, c’è sta­ta una deci­sio­ne, poli­ti­ca ed ammi­ni­stra­ti­va – con sog­get­ti poli­ti­ci alcu­ni dei qua­li non ci sono più, altri che ci sono anco­ra, ed altri ora nuo­vi – che han­no aval­la­to-indi­riz­za­to una ordi­nan­za del­la Pre­fet­tu­ra. E’ quel­lo l’origine, è quel­la la solu­zio­ne: va riti­ra­ta, can­cel­la­ta. Occor­re una leg­ge? – si chie­de anco­ra il segre­ta­rio comu­ni­sta? – No. Occor­re che le isti­tu­zio­ni in cui sono pre­sen­ti oggi la destra, il PD, il M5S, indi­chi­no con volon­tà poli­ti­ca que­sta scel­ta. Chi ha il corag­gio – oltre lo sven­to­lio al ven­to del­le paro­le – di ini­zia­re a far­lo? Noi ci sia­mo ultra­me­ra­vi­glia­ti del­le dichia­ra­zio­ni, tra l’altro con la dop­pia magliet­ta indos­sa­ta dall’Amministratore del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na Coliz­za, e dal Sin­da­co Coliz­za, che così gio­ca due par­ti in com­me­dia, che van­ta­no qua­si come un suc­ces­so l’ipotesi di sen­so uni­co dei TIR. In pri­mo luo­go chi garan­ti­sce che non si spo­sti sem­pli­ce­men­te il flus­so sen­za cam­bia­re il nume­ro tota­le? Ricor­dia­mo­ci che via del divi­no amo­re non è paral­le­la ad Ardea­ti­na, Lau­ren­ti­na, Net­tu­nen­se, ma tra­sver­sa­le. In secon­do luo­go se si sta pre­di­spo­nen­do un prov­ve­di­men­to, cosa vie­ta che ven­ga alme­no ripri­sti­na­to lo sta­to pre­ce­den­te? Cer­te paro­le e indi­ca­zio­ni pos­so­no esse­re scrit­te e altre no? Oppu­re nes­su­no ha il corag­gio di dire che que­sta inca­pa­ci­tà nascon­de il “dover accon­ten­ta­re” altri richie­den­ti di altri luo­ghi? Infi­ne – con­clu­de Ste­fa­no Ender­le – chia­ri­sco che noi ci sare­mo nei pros­si­mi momen­ti di lot­ta pro­prio per non far cade­re nel­la trap­po­la dell’accontentarsi (che poi si prov­ve­de­rà) per­ché al con­tra­rio di chi pen­sa che il bic­chie­re è mez­zo pie­no, quel­lo che vedia­mo noi è che è solo quel mez­zo bic­chie­re, pun­to e basta! Anche nel­le pros­si­me bat­ta­glie, da comu­ni­sti, ci sare­mo.

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