MARINO. RISPOSTA POSITIVA E COERENTE DEI COMUNISTI In queste ore, con un netto, chiaro, condivisibilissimo…
Marino, Casa dei Servizi di Frattocchie: le forze di opposizione ai grillini protestano contro il decreto sindacale di chiusura dei servizi demografici
13/04/2017Questo articolo è stato letto 8642 volte!
Marino, Casa dei Servizi di Frattocchie: le forze di opposizione ai grillini protestano contro il decreto sindacale di chiusura dei servizi demografici
Una manifestazione di protesta a tutela dei diritti dei cittadini. E’ quella che nella mattinata di ieri, mercoledì 12 aprile, le rappresentanze della gran parte delle forze politiche marinesi, oggi oppositrici il governo pentastellato guidato da Carlo Colizza, hanno voluto organizzare nel piazzale antistante la circoscrizione di Frattocchie in vicolo del Divino Amore.
«Un’iniziativa nata e partecipata per far capire alla cittadinanza che, al di là delle appartenenze politiche, la voce è unica quando si tratta di agire a beneficio della comunità» ha affermato Stefano Cecchi di Costruiamo il Decentramento.
La presa di posizione forte è scaturita dal decreto sindacale n.9 del 4 aprile scorso che, per ogni mercoledì, causa la mancanza di personale, dispone la chiusura dei servizi demografici operativi presso la Casa dei Servizi di Frattocchie.
Una disapprovazione piena rispetto a quanto deciso da Palazzo Colonna, che è passata anche attraverso una comunicazione scritta e firmata da tutti i presenti e inviata alla massima autorità comunale.
«Chiudere i servizi ai cittadini non è mai una scelta razionale e intelligente soprattutto quando è senza confronto» ha affermato la consigliera Eleonora Di Giulio (Unione di Centrosinistra), principi che, invece, ha detto ancora, dovrebbero essere ispiranti in favore di una nuova Casa dei Servizi decentrata ancora più consona alle necessità dei tanti residenti nelle frazioni. «Quella di oggi è una battaglia di cittadinanza che va oltre l’appartenenza politica ma che mi vede presente perché anch’io sono una cittadina di Marino e considero i residenti delle frazioni abitanti del mio stesso Comune e non figli di un Dio minore».
«I cittadini delle frazioni scontano il monocentrismo di Marino» ha detto Mirko Laurenti (Unione di Centrosinistra) affermando come il percorso intrapreso dall’amministrazione, sia volto più al ritorno ad un passato lontano 25 anni che ad un presente fatto di risposte concrete e immediate alla comunità. «Torniamo a combattere battaglie antiche contro l’accentramento che l’amministrazione ci sta facendo immaginare con i suoi provvedimenti» ha aggiunto Laurenti che ha visto il consigliere Enrico Iozzi (Lista di Giulio) associarsi alla sua posizione così come a quella della collega Di Giulio.
Dubbi sulle politiche messe in atto da Palazzo Colonna in tema frazioni, sono stati espressi da Biagio Cianci (coordinatore Marino Futura) che ha sottolineato come anche gli uffici dei servizi sociali e del protocollo abbiano subito una riduzione drastica nell’apertura. «D’accordo con il concetto di sede decentrata unificata per il recupero di energie economiche, mi trovo oggi con una parvenza di Casa dei Servizi che per nulla somiglia a quella immaginata in passato – ha detto-. Qual’ è il vero disegno dell’amministrazione in merito? La volontà è di abbandonare le frazioni a se stesse? Il mio monito al primo cittadino è quello di non dimenticare e men che meno rialimentare con provvedimenti impopolari e pericolosi, lo spirito secessionista di cui la popolazione di Boville è portatrice».
Dello stesso parere anche Raffaele Del Campo (coordinatore Noi per Marino) mentre il consigliere Remo Pisani (Forza Italia) considera la chiusura dei servizi demografici «Uno schiaffo morale alla parte bassa di Marino non accettabile».
Articolata la dichiarazione di Maurizio Forgetta (coordinatore Noi con Salvini) che nel sottolineare i «tanti disservizi emersi nei soli 9 mesi di governo pentastellato» ha puntato il dito anche sulla mancanza di dialogo. «Il Movimento 5Stelle sembrava essere nato come realtà antisistema invece – ha affermato – il nostro gruppo riscontra molta arroganza che non sappiamo se sia da attribuire al privilegio del titolo che i cittadini gli hanno dato oppure sia la loro visione sociale che, ad oggi, sta provocando la divisione del territorio tra regnanti e sudditi».
Mentre la consigliera Sabrina Minucci (Laboratorio Rinascita) ricorda all’amministrazione l’emendamento presentato dalle minoranze e condiviso anche dalla maggioranza in Consiglio che auspicava più dignità per i cittadini delle frazioni, in diritto di avere servizi efficienti e fruibili. «Nel momento in cui Palazzo Colonna promette, senza mettere in atto, più attenzione e servizi alla cittadinanza, non potevamo che essere qui a protestare al fianco dei cittadini» ha dichiarato.
Di voce sempre più insistente relativa alla definitiva chiusura dei servizi demografici decentrati ha parlato invece Simone Del Mastro (coordinatore Marino Sociale), che ha definito la sola non fruibilità degli uffici il mercoledì come propedeutica ad un prossimo futuro di cancelli chiusi. «Una responsabilità che l’amministrazione si sta assumendo – ha affermato – alla quale noi vogliamo rispondere fermamente in maniera contraria. E’ un provvedimento, a nostro parere, troppo rischioso e poco produttivo».
«Siamo contrari alla diminuzione dei servizi, dal momento che una decisione del genere, in una sede già spostata rispetto al passato, non può che arrecare disagio ai cittadini» ha affermato invece Marco Comandini (coordinatore Italia dei Valori) mentre Alessandra Pappadia (coordinatore Idee Nuove per Marino) con la decisione assunta dall’amministrazione vede vanificato il lavoro di anni. «Le frazioni non devono essere private di servizi neanche per un solo giorno» ha dichiarato.
Concetto rafforzato anche dal consigliere Cinzia Lapunzina esponente della lista civica Costruiamo il Decentramento e dal suo coordinatore Stefano Cecchi che, nella sua dichiarazione, oltre a rivolgere un grazie a tutti i partecipanti all’iniziativa per l’alto senso di appartenenza e collaborazione, al di là dei colori politici e la sensibilità dimostrata nei confronti della comunità, ha affermato come la posizione di critica assunta da tutti gli intervenuti alla manifestazione, tragga forza anche da quanto previsto nella Carta dei Servizi della Pubblica Amministrazione, redatta su direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri e contenente i Principi sull’erogazione dei servizi pubblici. «Tra questi – ha sottolineato — l’eguaglianza dei diritti degli utenti ovvero il divieto di ogni ingiustificata discriminazione con espresso invito all’uniformità delle prestazioni che devono esser erogate in regime di imparzialità, continuità e senza interruzioni, nel pieno diritto del cittadino di poter accedere alle informazioni che lo riguardano».
Posizione sostenuta anche da Ivan Colantonio, coordinatore del gruppo Cuori Italiani. «Con gioia e spirito di collaborazione – ha detto – abbiamo accettato l’invito di Stefano Cecchi a dare il nostro contributo, con la nostra presenza e la nostra voce, ad un’iniziativa che abbiamo da subito ritenuto giusta, condivisibile e, soprattutto, utile per i cittadini».
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.
Un’ accozzaglia di facce di bronzo, distruttori del territorio, e politicanti incapaci ed impresentabili.
Prima fanno i guai, e poi si lamentano se qualcuno cerca di metterci una pezza.