Lista PRIMA FRASCATI per Roberto Mastrosanti sindaco

Lista PRIMA FRASCATI per Roberto Mastrosanti sindaco

13/04/2017 0 Di Redazione

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Rober­to Mastro­san­ti

Lista PRIMA FRASCATI per Roberto Mastrosanti sindaco

Quan­do Rea­gan lan­ciò la sua famo­sa sfi­da a Gor­ba­chev a Ber­li­no, il discor­so rice­vet­te recen­sio­ni con­tra­stan­ti. Ma poi nel 1989, il Muro di Ber­li­no fu demo­li­to, e il discor­so è ricor­da­to, come uno di quel­li che ha “cam­bia­to il mon­do”.

Oggi a Fra­sca­ti par­te una sfi­da iden­ti­ca, tra chi vuo­le cam­bia­re la cit­tà e chi vuo­le con­ti­nua­re  sot­to­met­ter­la.

Impe­gno civi­le, appel­lo alle coscien­ze, ecco­li i gran­di temi nel­la Fra­sca­ti con­tem­po­ra­nea a cui voglia­mo rife­rir­ci. Mol­te­pli­ci, varie­ga­ti, genia­li. Argo­men­ti di por­ta­ta fon­da­men­ta­le ver­so i dirit­ti socia­li, l’organizzazione ammi­ni­stra­ti­va, lo svi­lup­po, la dife­sa del ter­ri­to­rio, temi che devo­no for­ni­re nuo­va lin­fa nel­le paro­le e nel pro­gram­ma da rea­liz­za­re e quin­di negli impe­gni di chi cer­ca di cam­bia­re la cit­tà influen­zan­do l’opinione pub­bli­ca.

Inda­gan­do in quel­la sor­ta di guer­ra fred­da che ha pre­ce­du­to le nomi­na­tions dei can­di­da­ti sin­da­ci si nota che solo Mastro­san­ti e le sue liste affron­ta­no il pro­ble­ma fon­da­men­ta­le esi­sten­te in cit­tà: la sal­va­guar­dia del­la liber­tà.

Mastro­san­ti come Ken­ne­dy nel  1961 esor­ta i cit­ta­di­ni a chie­der­si: “non cosa il vostro comu­ne può fare per voi, ma che cosa pote­te fare voi per il vostro comu­ne”.

La sto­ria di una comu­ni­tà, non è fat­ta solo di poli­ti­ca. Ad essa con­tri­bui­sco­no tut­te le per­so­na­li­tà di spes­so­re come pure le ani­me umi­li. Per que­sto tra i discor­si che  ven­go­no fat­ti occor­re pre­sta­re orec­chio a quel­li dove si spie­ga il signi­fi­ca­to del ver­bo “fare” e non solo la sua enun­cia­zio­ne. 

Oggi ci si affi­da, e lo vedre­mo nei pros­si­mi gior­ni del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le, alla nuda for­za dell’immagine, ma ciò che ren­de gran­de un pro­get­to non cam­bia mai:  il segre­to del­la gran­de oppor­tu­ni­tà che vie­ne data ai votan­ti é l’appello al cuo­re e alla men­te degli  elet­to­ri.  

Ed anche ipo­tiz­za­re gli osta­co­li che potreb­be­ro com­pa­ri­re e bloc­ca­re le pro­prie idee è ciò che va par­te­ci­pa­to e con­di­vi­so. Si può anche non con­ve­ni­re su alcu­ni pun­ti di vista di chi li espo­ne ma è impor­tan­te ascol­tar­li come è impor­tan­te che il can­di­da­to rece­pi­sca quel­li altrui.

Quel­lo che neces­si­ta rag­giun­ge­re però è il risul­ta­to: occor­re per­ciò capi­re qual’ è la real­tà oggi  di Fra­sca­ti e quel­lo che potreb­be diven­ta­re con que­sto o quel can­di­da­to.

E il discor­so allo­ra diven­ta sem­pli­ce: Mastro­san­ti e le liste civi­che che ha in suo appog­gio allon­ta­na­no la visio­ne di una Fra­sca­ti asfis­sia­ta dal ripe­ter­si di sche­mi e scel­te di can­di­da­ti obbe­dien­ti al siste­ma del dam­mi che ti dò e quin­di il suo ed il nostro discor­so divie­ne quel­lo di chi chie­de il voto  per que­sto cam­bia­men­to.

Saba­to nel­la sua pre­sen­ta­zio­ne come can­di­da­to sin­da­co Rober­to lo ha fat­to, per entra­re subi­to in sin­to­nia con la popo­la­zio­ne, usan­do il con­tra­sto che emer­ge evi­den­te in cit­tà: o col pote­re che sba­glia e non lo ammet­te o con­tro. Non ci sono alter­na­ti­ve.

Ecco il moti­vo dell’isolamento in cui si è cac­cia­to e con­ti­nua a cac­ciar­si il PD loca­le dove il pro­ta­go­ni­smo eli­ta­rio svet­ta sono­ro e gra­ci­dan­te, per­ché arro­gan­te e quin­di solo così capa­ce di entra­re in sin­to­nia con l’elettore.

Un atteg­gia­men­to che non ci fa sem­bra­re miglio­ri come inve­ce il popo­lo vuo­le per sen­tir­si spin­to a col­la­bo­ra­re e ad agi­re.

Ed allo­ra cos’ha di spe­cia­le Rober­to Mastro­san­ti per esse­re sta­to da noi pre­fe­ri­to agli altri can­di­da­ti? E’ quel­la dose di umil­tà e di acco­gli­men­to del­le idee di altri che abbia­mo veri­fi­ca­to esse­re ele­men­ti insor­mon­ta­bi­li con i com­pe­ti­tor con i qua­li è sta­to pos­si­bi­le con­fron­tar­ci,  o coi loro media­to­ri dele­ga­ti.

Ci aspet­tia­mo per­ciò da lui atten­zio­ne e capa­ci­tà, pas­sio­ne e scru­po­lo e quin­di lo soster­re­mo in que­sta avven­tu­ra emo­zio­nan­te.

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