Marino: abbandoni eccellenti a SEL, a cominciare da Mirko Laurenti, il segretario uscente

Marino: abbandoni eccellenti a SEL, a cominciare da Mirko Laurenti, il segretario uscente

01/04/2017 0 Di Redazione

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Mir­ko Lau­ren­ti

Nel gior­no del­l’av­vio del­l’as­sem­blea con­gres­sua­le di Sini­stra Ita­lia­na di Roma e Area Metro­po­li­ta­na, si regi­stra­no nel ter­ri­to­rio di Mari­no illu­stri abban­do­ni di quel pro­get­to poli­ti­co, tra i qua­li quel­lo di Mir­ko Lau­ren­ti (ex segre­ta­rio cit­ta­di­no di SEL) e Bar­ba­ra Gian­no­li (ex vice­se­gre­ta­ria cit­ta­di­na di SEL). Qui di segui­to e in alle­ga­to (in PDF) in una let­te­ra le moti­va­zio­ni del­la scel­ta.

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Alla c.a. di Assem­blea con­gres­sua­le di Sini­stra Ita­lia­na — Roma Area Metro­po­li­ta­na

Cari com­pa­gni,

vi scri­via­mo per­ché pro­prio non pos­sia­mo non far­lo. La nostra vuo­le esse­re una mani­fe­sta­zio­ne di leal­tà e di one­stà poli­ti­ca nei con­fron­ti di una comu­ni­tà che per anni abbia­mo con­tri­bui­to a rap­pre­sen­ta­re e far cre­sce­re, con tut­te le dif­fi­col­tà, e che ha visto sia il nostro ter­ri­to­rio sia tan­ti com­pa­gni e com­pa­gne par­te­ci­pi alla sua costru­zio­ne e pro­ta­go­ni­sti nell’esperienza di Sini­stra Eco­lo­gia e Liber­tà.

Oggi pome­rig­gio si apri­ran­no i lavo­ri del Con­gres­so Pro­vin­cia­le di Sini­stra Ita­lia­na, alla qua­le sia­mo iscrit­ti. Non pos­sia­mo che esse­re dub­bio­si e per­ples­si per i meto­di e le pra­ti­che che ci han­no por­ta­to e con­dot­to fin qui.

Noi abbia­mo deci­so di ade­ri­re a Sini­stra Ita­lia­na nei tem­pi per par­te­ci­pa­re ai con­gres­si alfi­ne di esse­re fat­ti­va­men­te par­te­ci­pi tan­to al dibat­ti­to poli­ti­co quan­to alla ele­zio­ne dei grup­pi diri­gen­ti che dovran­no dare vita a que­sta nuo­va espe­rien­za. Lo abbia­mo fat­to con l’i­dea di con­tri­bui­re ad un per­cor­so nuo­vo e che potes­se pren­de­re il meglio da ciò che ave­va­mo tut­ti costrui­to in pas­sa­to con e den­tro SEL e/o altre real­tà. Abbia­mo scel­to di far­lo con­vin­ti che sta­va­mo pun­tan­do tut­to su un sog­get­to poli­ti­co nuo­vo, aper­to, inclu­si­vo. La neces­si­tà che anche noi abbia­mo è quel­la di dare gam­be e testa ad un nuo­vo model­lo di sini­stra. Vivia­mo in un pae­se sem­pre più dise­gua­le per cui pen­sa­va­mo che l’esperienza di Sini­stra Ita­lia­na aves­se le sue fon­da­men­ta pro­prio sul­la “cir­co­la­ri­tà” del­le idee, sul con­fron­to e, per­ché no, sul­la pos­si­bi­li­tà di ragio­na­re in manie­ra chia­ra e tra­spa­ren­te sul­le esi­gen­ze che deve ave­re una nuo­va for­za poli­ti­ca. Tut­ti ugua­li, tut­ti allo stes­so livel­lo. Ma così non è anda­ta.

Il con­gres­so pro­vin­cia­le di Sini­stra Ita­lia­na che si è svol­to lo scor­so 4 Feb­bra­io ci ha visti par­te­ci­pi al dibat­ti­to ma da lì fino ad arri­va­re a Rimi­ni abbia­mo assi­sti­to a mani­fe­sta­zio­ni evi­den­ti che inve­ce la dire­zio­ne che si era intra­pre­sa era net­ta­men­te dif­fe­ren­te. Lo dicia­mo non solo per la sen­sa­zio­ne che si per­ce­pi­sce dal­le spo­ra­di­che ini­zia­ti­ve e docu­men­ti di livel­lo nazio­na­le, o per la posi­zio­ne assai ambi­gua (anzi asso­lu­ta­men­te ine­si­sten­te) e oggi inso­ste­ni­bi­le, sul­la col­lo­ca­zio­ne euro­pea di un par­ti­to che dovreb­be esse­re nuo­vo e che guar­da al futu­ro, ma anche per le evi­den­ti reti­cen­ze e chiu­su­re che abbia­mo per­so­nal­men­te riscon­tra­to da par­te di alcu­ni neo-diri­gen­ti ver­so i dub­bi e i con­tri­bu­ti pro­po­sti da par­te di com­pa­gni e/o ter­ri­to­ri.

Tali ambi­gui­tà e chiu­su­re diven­ta­no ancor più evi­den­ti quan­do coin­vol­go­no solo alcu­ni com­pa­gni e solo alcu­ni ter­ri­to­ri nel­le scel­te di indi­riz­zo di que­sto sog­get­to poli­ti­co nuo­vo ed “inclu­si­vo”. Soprat­tut­to quan­do que­sto avvie­ne a ridos­so del con­gres­so di Roma e Pro­vin­cia che dovrà eleg­ge­re assem­blea, segre­te­ria e dire­zio­ne e indi­vi­dua­re il docu­men­to poli­ti­co e quel­li tema­ti­ci iden­ti­fi­ca­ti­vi di una linea che que­sto Par­ti­to dovrà tene­re sul ter­ri­to­rio di Roma e del­la sua pro­vin­cia.
Abbia­mo chie­sto, a chi ci ha chia­ma­to a dire la nostra in que­sta deli­ca­ta e cru­cia­le fase, di sape­re se c’e­ra già un dibat­ti­to aper­to su com­po­nen­ti di dire­zio­ni e segre­te­rie regio­na­li e pro­vin­cia­li e su docu­men­ti poli­ti­ci tema­ti­ci, non­ché sul docu­men­to poli­ti­co con­gres­sua­le. Abbia­mo pre­te­so di cono­sce­re i cri­te­ri di alcu­ne scel­te e even­tua­li pro­po­ste di nomi (che ipo­tiz­za­va­mo fos­se­ro già in discus­sio­ne, ma solo per­ché qual­che con­gres­so lo abbia­mo già vis­su­to…). Abbia­mo chie­sto di poter par­te­ci­pa­re alla ste­su­ra dei docu­men­ti tema­ti­ci e di quel­lo poli­ti­co. Abbia­mo dato pie­na dispo­ni­bi­li­tà, a pat­to di esse­re mes­si a cono­scen­za anche in iti­ne­re dei mec­ca­ni­smi e dei cri­te­ri di scel­ta del­le per­so­ne e degli indi­riz­zi poli­ti­ci (sia pro­vin­cia­li che regio­na­li, che, ovvia­men­te, ter­ri­to­ria­li). Le rispo­ste che sono arri­va­te sono sta­te pur­trop­po gra­ve­men­te insod­di­sfa­cen­ti, pie­ne di mol­te bel­le paro­le ma vuo­te di sostan­za sia rispet­to alle nostre legit­ti­me doman­de sia rispet­to alla volon­tà di coin­vol­gi­men­to di una par­te di ter­ri­to­rio (i Castel­li roma­ni), che già tan­to han­no paga­to in que­sti anni per le scel­te di sin­go­li e l’in­con­si­sten­za di rap­pre­sen­tan­za poli­ti­ca tra i ver­ti­ci par­ti­ti­ci rap­pre­sen­ta­ti a Roma (ovvia­men­te ci rife­ria­mo qui all’e­spe­rien­za di SEL).

Abbia­mo sostan­zial­men­te rice­vu­to, in rispo­sta ai nostri legit­ti­mi dub­bi e pro­po­ste fat­ti­ve, solo rispo­ste di cir­co­stan­za pie­ne di allu­sio­ni.
Abbia­mo subì­to, lo dicia­mo sen­za fare giri di paro­le, una inac­cet­ta­bi­le “ana­li­si del san­gue” vol­ta a cer­ti­fi­ca­re la nostra “fede” nel pro­get­to indi­pen­den­te­men­te da cri­te­ri, con­te­nu­ti e idee che pure ave­va­mo da subi­to mes­so a dispo­si­zio­ne, con le nostre incer­tez­ze e i nostri dub­bi, ma in manie­ra lea­le e schiet­ta.

Sia­mo infat­ti venu­ti a cono­scen­za (a cose e nomi fat­ti o qua­si) del­la nomi­na del­la com­mis­sio­ne che ha poi prov­ve­du­to a lavo­ra­re sul docu­men­to con­gres­sua­le e orga­niz­za­re i lavo­ri del con­gres­so. Ma, ver­reb­be da dire, è nor­ma­le che ci sia qual­cu­no che impo­sti il lavo­ro. Ovvio che sia così. Abbia­mo poi atte­so di esse­re coin­vol­ti nei lavo­ri dei docu­men­ti tema­ti­ci, come da dispo­ni­bi­li­tà data, ma nien­te. Però pare che que­sti docu­men­ti sia­no sta­ti abboz­za­ti e poi saran­no ovvia­men­te per­fe­zio­na­ti dal dibat­ti­to con­gres­sua­le, ovvio anche que­sto. Ma, vie­ne da dire, per­ché dire che un per­cor­so è aper­to e inclu­si­vo se poi solo alcu­ni san­no e han­no modo di pren­der­vi par­te? Anco­ra, alme­no i cri­te­ri uti­liz­za­ti nel­la scel­ta di chi ha/dovrà lavo­ra­re su que­ste cose (impor­tan­ti per un par­ti­to che sta nascen­do sui ter­ri­to­ri) e nel­la deci­sio­ne di qua­li temi sono da appro­fon­di­re o meno (e que­sto dipen­de pro­prio dai ter­ri­to­ri coin­vol­ti inve­ce), è dato cono­scer­li? Ad oggi asso­lu­ta­men­te no.

Così come sia­mo cer­ti che è già abboz­za­to un elen­co di nomi­na­ti­vi di com­pa­gni che dovran­no rap­pre­sen­ta­re la segre­te­ria e l’as­sem­blea di SI di Roma e Area Metro­po­li­ta­na allar­ga­ta, dal­la qua­le usci­ran­no segre­te­ria e segre­ta­rio. Per­ché nega­re che ciò sta avve­nen­do? per­ché non dire alme­no qua­li sono i cri­te­ri e i tem­pi che si dan­no per ana­liz­za­re que­sto o quel nomi­na­ti­vo, que­sto o quel per­cor­so, que­sto o quell’argomento? Una linea poli­ti­ca ampia­men­te rap­pre­sen­ta­ti­va e inclu­si­va si costrui­sce così.

Non è per gli inca­ri­chi o even­tua­li “stra­pun­ti­ni”, ma il nostro ter­ri­to­rio come altre real­tà non può, né è giu­sto che deb­ba, paga­re il prez­zo del­la “nube di sospet­to” imme­dia­ta­men­te fat­ta cala­re su di noi e sul nostro ope­ra­to.

Tut­to ciò è inac­cet­ta­bi­le per un par­ti­to che inten­de esse­re nuo­vo e soprat­tut­to di Sini­stra e inclu­si­vo. Ci sem­bra che all’o­riz­zon­te ci sia più un revi­val di alcu­ni nostal­gi­ci par­ti­ti degli anni ’90 del seco­lo scor­so, che non un sog­get­to poli­ti­co che si pone l’o­biet­ti­vo di esse­re al pas­so con i tem­pi di oggi.

Per que­sto dopo aver atte­so di vede­re una mano tesa e di esse­re accol­ti, con tut­te le nostre incer­tez­ze, ma anche con le nostre pro­po­si­ti­vi­tà e dispo­ni­bi­li­tà, in un dia­lo­go dav­ve­ro aper­to e di alto livel­lo, come dovreb­be esse­re quel­lo di un par­ti­to al suo pri­mo con­gres­so ter­ri­to­ria­le, abbia­mo scel­to di fer­mar­ci qui.

Per que­sto non sare­mo al con­gres­so di Roma vener­dì 31 mar­zo e saba­to pri­mo apri­le. Per moti­vi non di fac­cia­ta o di bie­co oppor­tu­ni­smo, ma per quel­le che sono dive­nu­te in que­sti mesi pro­fon­de lace­ra­zio­ni poli­ti­che. Diver­gen­ze di pun­ti di vista, di obiet­ti­vi, di pro­spet­ti­ve di pos­si­bi­li allean­ze atte a far vin­ce­re e gover­na­re liste e/o coa­li­zio­ni maga­ri ampie ma con il bari­cen­tro chia­ra­men­te spo­sta­to a Sini­stra. Diver­gen­ze di con­sa­pe­vo­lez­ze su qua­le sia e dovrà esse­re quel­l’i­den­ti­tà ter­ri­to­ria­le che è pro­pria di ognu­no nel suo ter­ri­to­rio e che fa sì che il sin­go­lo o un grup­po pos­sa libe­ra­men­te por­ta­re avan­ti una bat­ta­glia cer­to di ave­re alle spal­le un sog­get­to poli­ti­co che lo ascol­ta, lo aiu­ta, lo sostie­ne e dun­que è in gra­do di rap­pre­sen­tar­lo.

Sia­mo con­sa­pe­vo­li di esse­re pochi, tra i pochi che nel nostro ter­ri­to­rio sono rima­sti dopo la fine di SEL, e per que­sto sia­mo anche con­sci che non sarà un pro­ble­ma gra­ve per nes­su­no la nostra scel­ta. Ci sen­tia­mo comun­que in dove­re di mani­fe­star­la così oggi, in modo tra­spa­ren­te e chia­ro.

Ci fer­mia­mo qui e ci augu­ria­mo allo stes­so tem­po che S.I. cre­sca for­te e supe­ri que­sta nebu­lo­sa fase ini­zia­le, dive­nen­do dav­ve­ro un for­te, plu­ra­le e inclu­si­vo par­ti­to di Sini­stra.

Un caro e fra­ter­no abbrac­cio, nel­la spe­ran­za di rin­con­trar­ci pre­sto in un nuo­vo cam­mi­no comu­ne,

i sot­to­scrit­ti com­pa­gni iscrit­ti a Sini­stra Ita­lia­na nel comu­ne di Mari­no (Roma),

Mir­ko Lau­ren­ti, Bar­ba­ra Gian­no­li, Talia Lau­ren­ti, Ste­fa­no Marot­ti

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