Roma, Canili comunali. USB: rispetto per chi lavora!

Roma, Canili comunali. USB: rispetto per chi lavora!

20/01/2017 0 Di Redazione

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Roma, Cani­li comu­na­li.

USB: “E’ inac­cet­ta­bi­le il com­por­ta­men­to dell’assessora Mon­ta­na­ri.

Ci vuo­le rispet­to per chi lavo­ra”

 “Il disprez­zo mani­fe­sta­to per chi da anni lavo­ra nei cani­li di Roma – dichia­ra Gui­do Lutra­rio del­la Fede­ra­zio­ne USB di Roma – dal­la asses­so­ra all’ambiente, nell’incontro che si è tenu­to nel pome­rig­gio di ieri, ha anti­ci­pa­to l’irruzione del­la poli­zia al cani­le di Mura­tel­la di que­sta mat­ti­na. E’ inac­cet­ta­bi­le che l’assessora con­ti­nui a dichia­ra­re che il pro­ble­ma occu­pa­zio­na­le non la riguar­da e fin­ga di non sape­re che solo gra­zie alla dispo­ni­bi­li­tà di tan­ti lavo­ra­to­ri licen­zia­ti il cani­le di Mura­tel­la ha con­ti­nua­to a fun­zio­na­re dal mag­gio del­lo scor­so anno, facen­do rispar­mia­re più di 3 milio­ni al Comu­ne”.

“Il rispet­to for­ma­le del­le pro­ce­du­re – pro­se­gue Lutra­rio – non può esse­re l’unica pre­oc­cu­pa­zio­ne che gui­da l’amministrazione. Il ban­do sull’assegnazione dei cani­li pre­sen­ta del­le lacu­ne cla­mo­ro­se poi­ché alcu­ni ser­vi­zi sono sta­ti sem­pli­ce­men­te can­cel­la­ti e mol­te atti­vi­tà ven­go­no affi­da­te ai volon­ta­ri. Inol­tre i NAS han­no rile­va­to gra­vi irre­go­la­ri­tà a segui­to degli accer­ta­men­ti per il deces­so di due cani nel­la gestio­ne di alcu­ni cani­li nel saler­ni­ta­no, dove ope­ra l’as­so­cia­zio­ne che ha vin­to il ban­do di Roma”.

“E ci sono in bal­lo deci­ne e deci­ne di posti di lavo­ro che non devo­no esse­re can­cel­la­ti – ha con­clu­so Lutra­rio – pen­san­do di sosti­tui­re il lavo­ro con il volon­ta­ria­to. La sin­da­ca Rag­gi non può resta­re a guar­da­re. Gli stru­men­ti per affron­ta­re la que­stio­ne non man­ca­no né ci tro­via­mo di fron­te ad una que­stio­ne irri­sol­vi­bi­le. Basta mostra­re la giu­sta sen­si­bi­li­tà ed atten­zio­ne ver­so la gestio­ne di un ser­vi­zio comu­na­le rile­van­te ed il rispet­to dovu­to per chi ha con­ti­nua­to ad assi­cu­ra­re il fun­zio­na­men­to del ser­vi­zio anche sen­za sti­pen­dio”.

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