Martedì 15 Dicembre 2015 si voterà per il rinnovo degli organismi collegiali del Centro socio…
Inaugurato a Portici il nuovo Centro Ricerche Tartarughe Marine e Osservatorio del Golfo di Napoli
20/01/2017Questo articolo è stato letto 6609 volte!
Inaugurato a Portici il nuovo Centro Ricerche Tartarughe Marine e Osservatorio del Golfo di Napoli
Nella sede dell’Ex Macello Comunale, il Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Roberto Danovaro , ha tagliato il nastro insieme all’ Assessore per l’Internazionalizzazione, Innovazione e Startup Regione Campania, Valeria Fascione e al Commissario Prefettizio del Comune di Portici, Roberto Esposito.
“E’ con grande orgoglio che inauguriamo a Portici la nuova sede del Centro Ricerche Tartarughe Marine e dell’ Osservatorio del Golfo di Napoli. Per la Stazione Zoologica Anton Dohrn significa dare ai cittadini la possibilità di conoscere e ammirare le nostre eccellenze. In questa unica sede, dove convivono Osservatorio del Golfo di Napoli e Centro Tartarughe, abbiamo strumentazioni e professionalità all’avanguardia al fine di migliorare la qualità della vita del Mare e del Paese” — con queste parole Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, suggella il taglio del nastro del Centro Ricerche Tartarughe Marine e dell’ Osservatorio del Golfo di Napoli, avvenuto in sinergia con le forze dell’Ente di Ricerca, la Regione Campania e il Comune di Portici.
Presenti l’Assessore per l’Internazionalizzazione, Innovazione e Startup Regione Campania, Valeria Fascione e il Commissario Prefettizio del Comune di Portici, Roberto Esposito.
La nuova sede inaugurata presso i locali dell’ex Macello Comunale, concesso in comodato ventennale dal Comune di Portici, si avvia a diventare così luogo di ricerca e divulgazione scientifica per l’intero Paese.
Grande partecipazione dei cittadini e degli addetti ai lavori che hanno potuto ammirare
il più grande nucleo di ricerca sulle Tartarughe Marine del Mediterraneo, raccogliendo l’eredità e l’esperienza del Turtle Point di Bagnoli.
“L’attuale sede prevede una struttura capace di rendere visibile le tartarughe, monitorate e curate, mostrando, senza alcun filtro, il nostro quotidiano lavoro” — sottolinea Sandra Hochscheid, Responsabile Centro Ricerche Tartarughe Marine SZN.
Scolaresche, cittadini curiosi e ricercatori hanno potuto visitare la nuova sede che si sviluppa su 600 mq coperti e oltre 7.000 mq scoperti, una struttura maestosa che ospita laboratori avanzati per le analisi ambientali, un ambulatorio con sala chirurgica e radiologica per le tartarughe marine, oltre ad una ricca esposizione didattica.
Il Centro si avvale di una tecnologia multimediale interattiva fruibile a tutti coloro che visiteranno la sede.
Turisti, cittadini e professionisti del settore, saranno in grado di conoscere i problemi ambientali che affliggono il Mar Mediterraneo oltreché seguire le migrazioni e il comportamento delle tartarughe marine rilasciate dopo le adeguate cure di riabilitazione, grazie agli avanzati sensori di cui saranno dotate.
Con questo nuovo progetto la Stazione Zoologica Anton Dohrn, in stretta collaborazione con le Università e gli Enti di Ricerca, vuole promuovere e sviluppare la ricerca scientifica per la tutela della risorsa mare ed essere strumento esecutivo e di servizio per le Istituzioni, la Scuola, la Pubblica Amministrazione.
“Grazie alla nuova sede di Portici ci avviamo a difendere il mare, monitorarlo e curarlo, con lo scopo di permettere anche una nuova educazione culturale in difesa dell”ambiente marino” — questo è uno dei propositi dell’Ente di Ricerca, come ha spiegato il Direttore della SZN, Vincenzo Saggiomo.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.