Cori festeggia Sant’Antonio Abate

Cori festeggia Sant’Antonio Abate

19/01/2017 0 Di Marco Castaldi

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 4161 vol­te!

Dome­ni­ca 22 Gen­na­io, dopo la san­ta mes­sa del­le ore 10:30, pres­so la Chie­sa Col­le­gia­ta di San­ta Maria del­la Pie­tà la tra­di­zio­na­le bene­di­zio­ne degli ani­ma­li.

Dome­ni­ca 22 Gen­na­io, pres­so la Chie­sa Col­le­gia­ta di San­ta Maria del­la Pie­tà si festeg­ge­rà Sant’Antonio Aba­te, ricor­ren­za che secon­do il calen­da­rio cade il 17 Gen­na­io, gior­no del­la mor­te nel deser­to del­la Tebai­de nel IV seco­lo d.C. a più di 100 anni. Dopo la san­ta mes­sa del­le ore 10:30, si pro­ce­de­rà alla bene­di­zio­ne degli ani­ma­li. Al pran­zo in Par­roc­chia ver­rà ser­vi­ta una zup­pa di fave e fagio­li. 

Sant’Antonio Aba­te fu un ere­mi­ta egi­zia­no, con­si­de­ra­to il fon­da­to­re del mona­che­si­mo cri­stia­no e il pri­mo degli aba­ti, oltre che San­to pro­tet­to­re degli ani­ma­li dome­sti­ci. Di lui si nar­ra che rubò il fuo­co dal­l’in­fer­no per donar­lo agli uomi­ni. Che fos­se capa­ce di gua­ri­re malat­tie ter­ri­bi­li. Che mise in fuga gli inva­so­ri stra­nie­ri tra­sfor­man­do le quer­ce in gran­di tor­ce. Che aiu­ti a ritro­va­re le cose per­se.

Sant’Antonio có jó pór­cio è soli­ta­men­te raf­fi­gu­ra­to con accan­to un maia­le che reca al col­lo una cam­pa­nel­la. Ciò per­ché l’or­di­ne degli Anto­nia­ni ave­va otte­nu­to il per­mes­so di alle­va­re maia­li, il cui gras­so veni­va usa­to per unge­re gli amma­la­ti col­pi­ti dal fuo­co di San­t’An­to­nio. Essi cir­co­la­va­no libe­ra­men­te all’in­ter­no dei cen­tri abi­ta­ti con al col­lo una cam­pa­nel­la.

Secon­do la leg­gen­da duran­te la not­te di Sant’Antonio Aba­te agli ani­ma­li è data la facol­tà di par­la­re. In pas­sa­to, duran­te la not­te degli ani­ma­li par­lan­ti, i con­ta­di­ni si tene­va­no lon­ta­ni dal­le stal­le, per­ché udi­re gli ani­ma­li con­ver­sa­re era di cat­ti­vo auspi­cio. Le sue reli­quie si tro­va­no oggi ad Arles (Fran­cia), dopo esse­re sta­te spo­sta­te nei seco­li da Ales­san­dria d’Egitto a Costan­ti­no­po­li.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

Related Images: