Cori: 70 anni di Cincinnato

Cori: 70 anni di Cincinnato

08/01/2017 0 Di Marco Castaldi

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È entra­ta nel suo set­tan­te­si­mo anno di atti­vi­tà la sto­ri­ca can­ti­na socia­le core­se, oggi impor­tan­te real­tà viti­vi­ni­co­la del ter­ri­to­rio, cono­sciu­ta ed apprez­za­ta anche all’estero.

La Coo­pe­ra­ti­va Cin­cin­na­to di Cori ha ini­zia­to il suo 70° anno di atti­vi­tà. Era il 1947 quan­do alcu­ni agri­col­to­ri fon­da­no que­sta impor­tan­te real­tà viti­vi­ni­co­la con l’obiettivo di tra­sfor­ma­re e com­mer­cia­liz­za­re le pro­du­zio­ni dei soci non­ché favo­ri­re il pro­gres­so dell’agricoltura loca­le e il benes­se­re del­la comu­ni­tà.

Il nome e il logo azien­da­li si rifan­no al con­so­le roma­no del V sec. a.C. Lucio Quin­zio Cin­cin­na­to, esem­pio di patriot­ti­smo e disin­te­res­se ver­so il pote­re. Dopo la vit­to­ria nel­la guer­ra con­tro gli Equi, tor­nò ad occu­par­si del­le sue pro­prie­tà ter­rie­re, che la leg­gen­da nar­ra situa­te nel­la zona.

Già all’epoca la Cin­cin­na­to pre­ve­de­va impor­tan­ti ser­vi­zi ai soci per l’assistenza alle ope­re di miglio­ra­men­to agra­rio e alla dife­sa fito­sa­ni­ta­ria. Alla fine degli anni Ses­san­ta la Coo­pe­ra­ti­va inter­vie­ne a soste­gno del­le tipi­ci­tà viti­co­le loca­li otte­nen­do nel 1971 il rico­no­sci­men­to del­le DOC Cori Ros­so e Cori Bian­co.

Nel 1979 vie­ne crea­ta una can­ti­na inno­va­ti­va ad alto con­te­nu­to tec­no­lo­gi­co. Nel cor­so degli anni la Cin­cin­na­to ha sem­pre sapu­to affron­ta­re le mute­vo­li con­di­zio­ni che han­no carat­te­riz­za­to la viti­col­tu­ra loca­le con­ser­van­do un ruo­lo lea­der nel­la tra­sfor­ma­zio­ne del­le uve dell’intero com­pren­so­rio.

Da cir­ca 20 anni vie­ne por­ta­to avan­ti un pro­get­to di qua­li­tà vol­to al miglio­ra­men­to del pro­dot­to e alla riqua­li­fi­ca­zio­ne del­la can­ti­na, con l’obiettivo di otte­ne­re vini eccel­len­ti con tec­ni­che di lavo­ra­zio­ne rispet­to­se del­le tra­di­zio­ni e dell’ambiente.

Oggi la Cin­cin­na­to è un’azienda all’avanguardia, che si avva­le del­le miglio­ri tec­no­lo­gie eno­lo­gi­che e rac­co­glie i risul­ta­ti del lavo­ro di recu­pe­ro e valo­riz­za­zio­ne dei viti­gni autoc­to­ni, come il Nero Buo­no e il Bel­lo­ne, da cui si otten­go­no vini, spu­man­ti e grap­pe cono­sciu­ti ed apprez­za­ti in tut­to il mon­do.

I vigne­ti sono per lo più pic­co­li appez­za­men­ti gesti­ti con la tec­ni­ca del­la dife­sa inte­gra­ta, non irri­ga­ti ed alcu­ni com­ple­ta­men­te bio­lo­gi­ci. I siste­mi di alle­va­men­to clas­si­ci sono il cor­do­ne spe­ro­na­to e il guyot. Pres­so il pun­to ven­di­ta è pos­si­bi­le degu­sta­re tut­ti i pro­dot­ti, com­pre­so l’olio extra­ver­gi­ne di oli­va Dio­scu­ri solo Itra­na.

Nel 2013 è sta­to inau­gu­ra­to l’Agri­tu­ri­smo Cin­cin­na­to, all’interno del casa­le otto­cen­te­sco di Sto­za, immer­so nei vigne­ti, restau­ra­to ed amplia­to con una bot­ta­ia moder­na, dove è pos­si­bi­le orga­niz­za­re visi­te gui­da­te, even­ti e ceri­mo­nie, sog­gior­na­re e gusta­re i vini abbi­na­ti alle pie­tan­ze del ter­ri­to­rio.

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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