La vite è bella al Purtimiro 2016. Le ciomme di Cori in scena al Teatro Rossini di Lugo

La vite è bella al Purtimiro 2016. Le ciomme di Cori in scena al Teatro Rossini di Lugo

28/12/2016 0 Di Marco Castaldi

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In uno dei luo­ghi sim­bo­lo del tea­tro nazio­na­le ha fat­to il suo ingres­so la sce­no­gra­fia natu­ra­le rea­liz­za­ta con pian­te di Mal­va­sia core­si, crea­ta da Cri­stia­na Aureg­gi, sce­no­gra­fa pro­fes­sio­ni­sta e con­ta­di­na.

L’arte che incon­tra l’agricoltura. La cam­pa­gna come offi­ci­na di idee e un mestie­re da recu­pe­ra­re e valo­riz­za­re. Le pian­te di vite di Cori che inve­ce di arde­re al fuo­co van­no in sce­na nel set­te­cen­te­sco Tea­tro Ros­si­ni di Lugo (RA). La Mal­va­sia, viti­gno per vino da tavo­la e poco di moda, che diven­ta pro­ta­go­ni­sta sul pal­co del Pur­ti­mi­ro 2016, il Festi­val di Musi­ca Baroc­ca che si svol­ge in Roma­gna (foto di Giu­sep­pe Melan­dri).

L’appuntamento clou era l’o­pe­ra Gli equi­vo­ci nel sem­bian­te’, con cui Ales­san­dro Scar­lat­ti incan­tò Roma nel 1769 e poi fece for­tu­na in tut­ta Euro­pa come uno dei più gran­di com­po­si­to­ri del suo tem­po. La nuo­va pro­du­zio­ne, che ha riscos­so note­vo­le suc­ces­so, si è avval­sa del­la regia di Jaco­po Spi­rei e del­la dire­zio­ne musi­ca­le di Rinal­do Ales­san­dri­ni col suo grup­po Con­cer­to Ita­lia­no.

La sce­no­gra­fia è sta­ta cura­ta da Cri­stia­na Aureg­gi, pro­fes­sio­ni­sta lau­rea­ta in Inghil­ter­ra e con più di 20 anni di espe­rien­za all’estero. L’Aureggi è anche oli­vi­col­to­re e respon­sa­bi­le mar­ke­ting del­la linea ‘la Stram­ma’ pro­dot­ta dall’Azien­da Agri­co­la Bio­lo­gi­ca Pia­nel­li Tom­ma­so, co-fon­da­ta insie­me al fidan­za­to viti­col­to­re Tom­ma­so, che pro­du­ce olio EVO e cosme­ti­ci con uva e olio bio­lo­gi­ci cer­ti­fi­ca­ti.

Duran­te l’ultima ven­dem­mia, men­tre lavo­ra­va nel ten­do­ne in loca­li­tà Quar­to Gran­de, l’Aureggi ha idea­to l’allestimento sce­ni­co del­la com­me­dia musi­ca­le in 3 atti che ha debut­ta­to il 21 Dicem­bre, con repli­che il 23 e il 27. Un bosco imma­gi­na­rio rea­liz­za­to con gli arbu­sti di Mal­va­sia di oltre 50 anni, estir­pa­ti dal vigne­to di fami­glia per far posto ad una ricon­ver­sio­ne viti­co­la a fila­ri.

Una tren­ti­na i tron­chi giun­ti al Tea­tro Ros­si­ni, dove l’Aureggi e i col­la­bo­ra­to­ri li han­no dipin­ti, inse­ri­ti nei tuto­ri e sce­no­gra­fa­ti. Con gli effet­ti di luce crea­ti da Giu­sep­pe Di Iorio han­no dise­gna­to for­me intri­gan­ti che han­no fat­to da cor­ni­ce al cast: il sopra­no Moni­ca Pic­ci­ni­ni (Liset­ta), il mez­zo­so­pra­no Ale­na Dant­che­va (Clo­ri), il teno­re Vale­rio Con­tal­do (Armin­do), il teno­re Raf­fae­le Gior­da­ni (Euril­lo).

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

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