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Dallo Chadonnay al Nero Buono di Cori, storia di un viticoltore pontino
03/12/2016Questo articolo è stato letto 5170 volte!
All’Istituto San Benedetto l’agricoltura di qualità sale in cattedra con Marco Carpineti
Mercoledì 30 Novembre, le classi quarte Servizi e Tecnico Agrario dell’Istituto di Istruzione Superiore San Benedetto di Latina hanno partecipato ad uno stage sulla viticoltura biologica e di qualità. L’iniziativa, coordinata dalla prof.ssa Laura Cogrossi, referente d’Istituto per l’orientamento in uscita, si è articolata in un seminario mattutino ed uno stage in vigna nel pomeriggio.
Protagonista della giornata di studio, Marco Carpineti, viticoltore di Cori che ha fatto della qualità delle produzioni il punto di forza della propria azienda. In mattinata, il seminario “Dallo Chadonnay al Nero Buono di Cori, storia di un viticoltore pontino”, in cui Carpineti, partendo dalla propria esperienza di imprenditore di successo, ha tracciato il percorso dalla produzione biologica a quella biodinamica toccando il tema della valorizzazione dei prodotti vitivinicoli locali in tempi di economia globale.
A conclusione del seminario e nel primo pomeriggio, dopo la pausa pranzo, l’esperienza pratica della potatura della vite che ha visto ancora una volta “in cattedra” Marco Carpineti con l’assistenza dei docenti tutor Livia Armandi, Ottavio Cirilli, Enzo Dapit, Roberto Formicola, Fabrizio Lauretti, Stefano Minutolo, Marisa Pietrosanti, Angela Scossa e dei tecnici dell’azienda agraria dell’Istituto.
È stata un’esperienza di valore e di grande suggestione, per gli studenti dell’Agrario i quali, nell’ottica dell’orientamento lavorativo, si sono confrontati con un operatore che ha saputo vincere la sfida con la globalizzazione del mercato puntando sulla qualità delle produzioni alla ricerca dell’armonia, per “abitare la terra, vivere il territorio”, come ha avuto modo di sottolineare.
Un’azienda modello ed in piena espansione che si estende su oltre 52 ettari, di cui 41 coltivati a vigneto ed 11 ad uliveto, quella di Carpineti, che da vent’anni ha adottato metodi di agricoltura biologica con l’obiettivo di produzioni di qualità in cui sono messi al bando diserbanti, concimi chimici e prodotti di sintesi. Una scelta che Carpineti ha definito “d’amore per la mia terra”.