Marino, Cecchi dopo il Consiglio Comunale: vorremmo conoscere i temi della discussione per tempo, così non si può andare avanti!

Marino, Cecchi dopo il Consiglio Comunale: vorremmo conoscere i temi della discussione per tempo, così non si può andare avanti!

02/12/2016 1 Di Redazione

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cecchi santa maria moleMarino, Cecchi dopo il Consiglio Comunale: vorremmo conoscere i temi della discussione per tempo, così non si può andare avanti!

«O loro non capi­sco­no oppu­re non rie­sco a spie­gar­mi io! Che ci met­ta­no in gra­do, in osse­quio al prin­ci­pio di demo­cra­zia, par­te­ci­pa­zio­ne e tra­spa­ren­za, di svol­ge­re il nostro ruo­lo di con­si­glie­ri con­tri­buen­do così ai lavo­ri dell’Assise in pie­na cono­scen­za del­le tema­ti­che all’ordine del gior­no. Nel rispet­to dei cit­ta­di­ni che ci han­no vota­ti, non pos­sia­mo dare il nostro pare­re in Aula su argo­men­ti che non abbia­mo potu­to appro­fon­di­re per­ché non ci sono sta­ti sot­to­po­sti per tem­po ed esau­sti­va­men­te!».

Giun­ge for­te la pre­sa di posi­zio­ne di Ste­fa­no Cec­chi, lea­der del­la lista civi­ca Costruia­mo il Decen­tra­men­to all’indomani del­la riu­nio­ne di Con­si­glio che, come spie­ga il can­di­da­to sin­da­co del cen­tro­de­stra, ha visto anco­ra una vol­ta il grup­po di mag­gio­ran­za insuf­fi­cien­te nel­la comu­ni­ca­zio­ne e illu­stra­zio­ne alla mino­ran­za degli argo­men­ti al voto. 

«La mia non vuo­le esse­re una repri­men­da ma solo un appel­lo pro­po­si­ti­vo per un lavo­ro siner­gi­co indi­riz­za­to esclu­si­va­men­te al bene del­la cit­tà. Come, tra l’altro – sot­to­li­nea il con­si­glie­re di oppo­si­zio­ne — auspi­ca­to dal sin­da­co Coliz­za nel suo discor­so di inse­dia­men­to a Palaz­zo Colon­na».

«In tan­ti anni di atti­vi­tà ammi­ni­stra­ti­va – spie­ga meglio Cec­chi di con­cer­to con i con­si­glie­ri Cin­zia Lapun­zi­na (altra espo­nen­te di Costruia­mo il Decen­tra­men­to in Comu­ne) e Remo Pisa­ni (FI)  – non era mai capi­ta­to di svol­ge­re i lavo­ri del Con­si­glio con docu­men­ta­zio­ne non suf­fi­cien­te alla cono­scen­za del­le argo­men­ta­zio­ni da trat­ta­re. Se le cose non cam­bia­no, ci tro­ve­re­mo sem­pre più in dif­fi­col­tà a svol­ge­re il nostro ruo­lo» avver­te il coor­di­na­to­re del grup­po civi­co decen­tra­to, sot­to­li­nean­do come anche nel­le riu­nio­ni dei Capi­grup­po e quel­le del­le Com­mis­sio­ni Con­si­lia­ri ci sia laten­za di infor­ma­zio­ne e comu­ni­ca­zio­ne.

«Se non vie­ne dato il giu­sto tem­po alle Com­mis­sio­ni per lavo­ra­re e dibat­te­re, le deli­be­re non pos­so­no esse­re vota­te – aggiun­ge anco­ra Cec­chi facen­do pre­sen­te come i docu­men­ti, volen­do per­se­gui­re la poli­ti­ca del rispar­mio, pos­sa­no esse­re anche invia­ti via email. Ovvia­men­te per tem­po.

Una posi­zio­ne fer­ma che tro­va riscon­tro anche nei tan­ti inter­ven­ti sui dodi­ci pun­ti in discus­sio­ne nel­la recen­te riu­nio­ne di Con­si­glio che, atte­sa e sol­le­ci­ta­ta «in nome del con­fron­to e dell’operatività che Mari­no meri­ta» chio­sa, ha visto la mino­ran­za pre­sen­ta­re nove inter­ro­ga­zio­ni, quat­tro del­le qua­li non discus­se per moti­vi di tem­po e cin­que mozio­ni. 

«Tra gli argo­men­ti trat­ta­ti – fa sape­re – il dinie­go del patro­ci­nio alla mani­fe­sta­zio­ne «La moda in piaz­za» pro­mos­sa dall’associazione La Col­li­net­ta, pur in pre­sen­za del­la docu­men­ta­zio­ne neces­sa­ria ad otte­ner­lo. «Non ho rice­vu­to dall’Amministrazione una rispo­sta esau­sti­va e plau­si­bi­le atta a com­pren­de­re le ragio­ni del no» infor­ma il con­si­glie­re sot­to­li­nean­do come l’associazionismo, risor­sa pre­zio­sa per il ter­ri­to­rio, non vada repres­so ma soste­nu­to e inco­rag­gia­to. Per­ples­si­tà è sta­ta espres­sa da Cec­chi anche sul­le moda­li­tà di reda­zio­ne del Pia­no di Emer­gen­za Comu­na­le che han­no visto la mag­gio­ran­za inse­ri­re al suo inter­no por­zio­ni di ter­ri­to­rio di per­ti­nen­za di atti­vi­tà com­mer­cia­li e arti­gia­na­li, sen­za che gli stes­si pro­prie­ta­ri ne fos­se­ro a cono­scen­za.

«Una scel­ta opi­na­bi­le visto che nel­le imme­dia­te vici­nan­ze di mol­te strut­tu­re inse­ri­te nel Pec, in un ter­ri­to­rio come quel­lo mari­ne­se vasto 26 kmq, si riscon­tra la pre­sen­za di aree aper­te e pie­na­men­te acces­si­bi­li» infor­ma anco­ra Cec­chi rivol­gen­do un plau­so alla Pro­te­zio­ne Civi­le comu­na­le per il suo costan­te impe­gno in favo­re del­la Cit­tà. Sot­to­li­nea­tu­re da par­te del Con­si­glie­re di oppo­si­zio­ne anche sul pun­to all’ordine del gior­no ine­ren­te il pro­gram­ma inte­gra­to di inter­ven­to in loca­li­tà Divi­no Amo­re «che, ad oggi, pur in pre­sen­za di posi­zio­ne con­tra­ria alla sua rea­liz­za­zio­ne espres­sa dal grup­po pen­ta­stel­la­to in cam­pa­gna elet­to­ra­le, sem­bra pro­ce­de­re nel suo iter. Un atteg­gia­men­to lon­ta­no dall’essere con­gruo e deci­si­vo rispet­to a quan­to affer­ma­to in pre­ce­den­za». 

Tra i temi in discus­sio­ne anche quel­lo del­la gestio­ne del­le aree ver­di di pro­prie­tà comu­na­le, «obiet­ti­vo che – fa sape­re Ste­fa­no Cec­chi — a fron­te di un avvi­so emes­so dall’Amministrazione, ha visto per­ve­ni­re solo cin­que dichia­ra­zio­ni di dispo­ni­bi­li­tà. E le aree ver­di sono più del dop­pio. A sco­rag­gia­re i poten­zia­li gesto­ri, cit­ta­di­ni da soste­ne­re e loda­re nel loro inten­to di con­tri­bui­re, in for­ma total­men­te gra­tui­ta, al deco­ro del­la nostra cit­tà, for­se la volon­tà dell’amministrazione di rispar­mia­re sui costi dell’assicurazione» con­ti­nua il con­si­glie­re dimo­stran­do­si con­tra­rio ad una poli­ti­ca che non indi­vi­dui miglio­ri solu­zio­ni a fron­te di un impe­gno, quel­lo dei volon­ta­ri, che rap­pre­sen­ta un van­to per l’Amministrazione e la cit­tà tut­ta.

In con­clu­sio­ne dei lavo­ri, la richie­sta del con­si­glie­re decen­tra­to di un impe­gno mag­gio­re da par­te del sin­da­co Coliz­za, pri­mo cit­ta­di­no e con­si­glie­re del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na, sui mez­zi pesan­ti in peri­co­lo­so e costan­te tran­si­to su via del Divi­no Amo­re e via Net­tu­nen­se. «Per­ché ven­ga indi­vi­dua­to il giu­sto e imme­dia­to per­cor­so atto alla sal­va­guar­dia del­la salu­te e del­la inco­lu­mi­tà dei cit­ta­di­ni».

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