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Marino: intervista al Sindaco Carlo Colizza. Dalla Multiservizi all’Acea, passando per l’Ostello, il Comune e tanto altro
30/11/2016Questo articolo è stato letto 9346 volte!
Abbiamo incontrato il Primo Cittadino di Marino, Carlo Colizza, a circa 4 mesi dall’ultima intervista. Complice l’estate e il poco tempo dei volontari di Redazione, un appuntamento che avevamo promesso più spesso, è slittato, ma si ripresenta nutrito di notizie su quanto è stato fatto e si farà a breve a Marino. Molti degli argomenti trattati riguardano proprio i punti concernenti le interrogazioni trattate ieri in Consiglio Comunale, anche perché si tratta di argomenti di attualità, che tengono banco nelle conversazioni nelle piazze reali e virtuali. Quindi, anche chi ieri non ha potuto assistere all’assise comunale, potrà avvalersi di una panoramica ampia delle risposte dell’amministrazione con questa intervista.
di Francesca Marrucci
Sindaco, iniziamo dalla Multiservizi che in questi giorni è citata molto spesso. Le voci sulla situazione si rincorrono: chi parla di licenziamenti, di smantellamento e di svuotamento. Qual è la reale situazione?
Rispondo a questa domanda approfittando della presenza qui con noi del Direttore Aldo Crisanti che potrà confermare o meno quanto dirò. Tra Comune e Multiservizi c’è un dialogo ed una collaborazione continua e proficua. Creare allarmismo ha poco senso. Insieme stiamo cercando di ottimizzare la gestione della Multiservizi, analizzano i costi sia per il Comune che per la stessa partecipata, in una prospettiva di mercato. Il nostro primo obiettivo deve essere la convenienza per entrambi. Stiamo analizzando i contratti e i servizi affidati, secondo quanto dettato dal Decreto sulle Partecipate, e dobbiamo farlo entro marzo 2017. Ovviamente cercheremo di tutelare i nostri lavoratori, non mi pare che nessuno abbia mai detto il contrario. Il Piano di riorganizzazione è complessivo e mira a valorizzare ed implementare le eccellenze e rivedere i punti deboli di un’azienda che, lo ricordo, è in attivo. A testimonianza di questo scambio e di questa collaborazione continua, con il Direttore Crisanti stiamo valutando di utilizzare il grande numero di lavoratori amministrativi che ha la Multiservizi per la riscossione dei tributi comunali. Questo ci consentirebbe di risparmiare come Comune e darebbe un ruolo ancor più importante alla Multiservizi al nostro fianco.
La Multiservizi è legata anche alla gestione della raccolta dei rifiuti. Ci siamo lasciati 4 mesi fa ipotizzando l’inizio del porta a porta nei primi mesi del 2017. A che punto siamo?
Credo proprio che possiamo confermare quella che 4 mesi fa sembrava solo un’ipotesi: all’inizio del 2017 anche Marino avrà la raccolta porta a porta.
E l’accusa di voler privatizzare il servizio a cosa si riferisce?
Qualcuno ha confuso le cose, non conoscendo bene i fatti. Partiamo dal fatto che noi finalmente abbiamo avviato il Progetto Esecutivo per la raccolta porta a porta e questa è una questione fondamentale. Senza di questo non avremmo potuto accedere ai fondi che la Città Metropolitana ha messo a disposizione per Marino sin dal 2014. È bene sottolinearlo: sono tre anni che gli Uffici stanno aspettando l’unico atto utile per ottenere le somme riservate a questo Comune!
Abbiamo affidato il Progetto esecutivo a professionalità esterne tra le migliori, che devono presentarlo in base alle tante e varie caratteristiche della città, che presenta situazioni diverse con esigenze differenti, dai vicoli del Centro Storico, ai grandi condomini, dalle vie di grande scorrimento, alle frazioni più isolate. Il Progetto dovrà presentare un piano efficiente e virtuoso nei costi, da questo poi si trarranno le direttive che chi lavora alla Multiservizi dovrà seguire. Chi ha parlato di licenziamenti e esternalizzazione del servizio di raccolta, non ha capito proprio cosa significava Progetto Esecutivo. Del resto forse se l’avessero capito prima, suppongo l’avrebbero presentato tre anni fa e si sarebbero avvalsi dei fondi a disposizione per avviare il porta a porta.
I fondi che entità hanno e cosa coprono nello specifico?
Si tratta di 246 mila euro per l’ecocentro e tra i 700 e 800 mila euro per il materiale di raccolta (come ad esempio i bidoncini differenziata, ndr) e per il materiale formativo per spiegare in dettaglio ai cittadini cosa dovranno fare, come e quando.
Quando si inizierà allora?
Entro un paio di settimane affideremo il Progetto esecutivo, poi sarà votato in Consiglio Comunale e poi l’affidatario prenderà gli opportuni contatti con gli uffici preposti in Città Metropolitana per poter avviare il servizio. Quindi siamo nei tempi indicati a luglio: inizio per prossimo anno.
In questo Consiglio Comunale sono davvero numerose le interrogazioni dell’opposizione. Esaminiamone alcune tra le più importanti. Cominciamo con quella della Consigliera Ermo sullo Stadio ‘Domenico Fiore’. Qual è il futuro di questa struttura?
Abbiamo approvato in giunta proprio il 18 novembre il progetto definitivo ed esecutivo per la messa in sicurezza dello stadio. Si tratta di provvedimenti che riguardano la staticità della curva, le vie di fuga, l’impiantistica e l’istallazione di una scala di sicurezza per il deflusso degli spettatori.
Purtroppo gli interventi fatti in questi anni hanno spesso peggiorato la situazione. Ad esempio, qualcuno ha pensato di mettere un bombolone del gas che poi impediva di avere i requisiti antincendio necessari. Consultando Vigili Urbani e Asl abbiamo ritenuto importante sistemare definitivamente questo stadio che è un fiore all’occhiello per la città.
Un’altra domanda che rimane da tempo senza risposta è quella sul destino dell’Ostello. Perché è ancora chiuso?
Abbiamo deciso l’indirizzo della struttura optando per un indirizzo turistico-ricettivo, quindi lo dico anche per tranquillizzare quanti in questi giorni ipotizzano che potrà essere usato per ospitare rifugiati e richiedenti asilo. Abbiamo studiato delle soluzioni per poterlo usare con degli studenti e le università. Non parliamo di una sorta di ‘Casa dello Studente’, ma di un centro in cui si tengono corsi formativi che offra anche una struttura ricettiva al suo interno. È in uscita il bando per l’affidamento della struttura, anche qui, a giorni.
Invece cos’è questa novità del ‘Segretario Comunale condiviso’?
Significa che il nostro Segretario Comunale, due giorni a settimana opererà come Segretario Comunale nel Comune di Pozzaglia Sabina, nel Reatino, che ci pagherà per questo servizio. Il piccolo Comune, poco più di 200 abitanti, in questo modo, ci consentirà anche di avere fondi per fare un’altra assunzione a tempo indeterminato.
Ecco un altro tasto dolente: le assunzioni. Il Consigliere Stefano Cecchi, nella sua intervista alla nostra testata di un paio di giorni fa, plaudiva alle tre assunzioni fatte, ma faceva notare che questo significava che il Comune aveva i soldi sufficienti per farlo e non come aveva detto la maggioranza più volte, che l’amministrazione precedente aveva lasciato le casse in rosso.
Non navighiamo nell’oro, avevamo un avanzo sulle spese correnti e se non avessimo fatto quelle tre assunzioni non saremmo rientrati nelle spese previste nel Triennio. Ho sempre detto che abbiamo trovato una situazione critica per quanto riguarda il personale. Soprattutto gli Uffici Progettazione e Lavori Pubblici hanno urgente bisogno di tecnici. Le famose categorie C. Le tre assunzioni fatte prenderanno servizio entro il 31 dicembre, faremo un’altra assunzione dopo l’uscita della Finanziaria, specialmente per il corpo dei Vigili Urbani. Attualmente avremmo bisogno di 53 unità e ne abbiamo solo 17, di cui molti vicini all’età pensionabile e che quindi non possono stare su strada.
A quando nuove assunzioni anche in questo settore?
I cittadini devono sapere che da qui al 2018 perderemo al Comune altre 40 unità che andranno in pensione e ne potremo recuperare solo 4 o 5. I numeri parlano da soli. Faremo un altro concorso, le cui graduatorie rimarranno e da lì potremo attingere man mano in futuro e fra un anno avremo un’altra pianta organica, ma una cosa rimane certa: la mancanza più grande è quella degli impiegati di categoria C, quelli che io chiamo i ‘soldati’ del Comune.
Il personale diminuisce drasticamente, ma formazione e digitalizzazione degli Uffici procedono di pari passo?
Stiamo lavorando ad un percorso gestionale e formativo per il personale che sia unico per tutti i settori. Attualmente, ognuno usa un suo software, spesso nemmeno utile ad aprire gli allegati più semplici. La priorità è favorire la digitalizzazione gestionale e del Protocollo, proprio per far pesare meno il lavoro su quanti rimangono e per rendere più facile l’accesso amministrativo ai cittadini. A questo proposito anche l’accordo con il Comune di Venezia per usare gratuitamente il format del loro sito web istituzionale che è immediato, di facile consultazione e completo, fornirà anche ai cittadini un filo diretto che con il sito attuale è più difficile.
Torniamo ai punti del Consiglio Comunale. Di cosa si parla quando si legge come ultimo punto ‘Acquisizione di strade comunali’? C’entra la questione NO TIR di Via del Divino Amore?
Sì. Il punto si riferisce ad un atto avviato dalla Giunta Silvagni per l’acquisizione di alcune strade precedentemente provinciali, come un tratto della Via Nettunense, ad esempio, per poi impedire il passaggio dei Tir.
Abbiamo ritenuto questo piano fallace e comportante una spesa aggiuntiva per il Comune che poi si sarebbe dovuto sobbarcare anche della manutenzione di queste vie, quando già mancano i fondi per quelle già in essere. Inoltre, il problema della circolazione dei tir ha avuto origine dalla chiusura al traffico pesante di una parte di Via Ardeatina da parte del IX Municipio.
Abbiamo quindi preferito fare un tavolo di concertazione con il IX Municipio e la Città Metropolitana, trovando soluzioni condivise per deviare il traffico. Queste soluzioni ora devono essere ratificate dallo stesso Municipio che con noi le ha decise e saranno sperimentate per 6 mesi per saggiarne la bontà o decidere degli aggiustamenti. In questo modo, si è cercata una soluzione al passaggio dei tir senza gravare sulle tasse comunali. Il Comitato NO TIR è stato coinvolto, gli abbiamo presentato questa ipotesi e ne sono rimasti molto soddisfatti.
Infine un’altra questione su cui avete puntato molto sin dalla campagna elettorale: l’ACEA. Nell’ultimo Consiglio Comunale ha proposto un piano di pronto intervento comunale da ratificare nella Conferenza dei Sindaci. Che fine ha fatto?
L’idea di dare ai Comuni la possibilità di intervenire direttamente se Acea supera un determinato periodo prima di intervenire su un guasto, la cosiddetta riparazione in danno, è apprezzata e appoggiata da molti Sindaci, in modo molto trasversale, certo non solo 5 stelle come ha suggerito qualcuno. Nessuno dice che vogliamo fare un bando e sostituirci ad Acea. Si tratta di creare una squadra di intervento, magari nella stessa Multiservizi, che sarebbe per questa un introito e creerebbe altri posti di lavoro. Si tratta comunque di una delibera complessa, da studiare nel dettaglio e quindi ci vorranno minimo altri 2 o 3 mesi perché venga esaminata nella Conferenza dei Sindaci.
Intanto il Comune di Marino come si rapporta con Acea?
Intanto con la modifica del Piano delle Opere, potremmo incidere in modo concreto ed utile sulle decisioni di Acea sul nostro territorio. Per esempio, Acea ha deciso di stanziare circa 7 milioni di euro per l’ampliamento del depuratore di Santa Maria delle Mole in previsione dell’insediamento abitativo del Divino Amore. Siccome per ora la speculazione è bloccata, sarebbe opportuno lasciare 1 milione sulla manutenzione del depuratore e destinare gli altri 6 sul completamento della rete. Il Comune lo ha già richiesto formalmente, ma la sola nostra richiesta non basta, ecco perché deve passare la modifica del PO alla Conferenza dei Servizi.
Intanto abbiamo chiuso l’iter autorizzativo per il nuovo depuratore della Valle dei Morti e quindi ora i cittadini di Marino Centro potranno finalmente aprire nuove utenze.
A Via Fantinoli, a causa di un appalto scaduto, alla case di proprietà del Comune di Roma c’era una perdita fognaria preoccupante che si protraeva da tempo. Abbiamo emesso un’ordinanza di ripristino in danno e il VII Municipio prenderà subito in carico la riparazione. Era un impegno che avevamo preso con il Comitato di Via Fantinoli e lo abbiamo mantenuto.
Il nostro percorso amministrativo continua, incessante, cercando soluzioni che tutelino tutti i marinesi. Le polemiche non ci interessano e ci fanno perdere tempo. Noi intanto lavoriamo. Per questo ci hanno votato.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.