Marino: sintesi del 9° Convegno “La radioattività naturale e l’impatto sulla salute umana”

Marino: sintesi del 9° Convegno “La radioattività naturale e l’impatto sulla salute umana”

29/11/2016 1 Di Redazione

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Corrado Colizza

Cor­ra­do Coliz­za

Marino, Sala Lepanto, concluso il 9° convegno relativo all’impatto sulla salute determinato dalla radioattività naturale. 

Rile­van­ti gli argo­men­ti trat­ta­ti dal­le due rela­tri­ci e l’interesse desta­to tra i pre­sen­ti che han­no rico­no­sciu­to la quo­ti­dia­ni­tà degli stes­si in un cam­po, quel­lo del­la pre­ven­zio­ne sani­ta­ria pri­ma­ria, nor­mal­men­te igno­ra­to dai  dato­ri di lavo­ro e dagli orga­ni di vigi­lan­za.

     La pro­fes­so­res­sa Rosa­ria Ippo­li­to, dell’Università La Sapien­za ha pre­sen­ta­to e appro­fon­di­to la “Sin­dro­me da edi­fi­cio mala­to e qua­li­tà dell’aria inter­na: inte­ra­zio­ni di con­ta­mi­nan­ti ambien­ta­li, par­ti­co­la­ti, gas e vapo­ri, in ambi­ti resi­den­zia­li e lavo­ra­ti­vi. Misu­re, pre­ven­zio­ne per alte con­cen­tra­zio­ni di gas radon e rischi per la salu­te”.

     Da par­te dell’ing. Ales­san­dra Zon­fa, per lo stu­dio CMI pro­get­ti, è sta­to descrit­to il pro­get­to per boni­fi­ca­re una deci­na di loca­li del­la sede comu­na­le di palaz­zo Colon­na dall’eccesso di radioat­ti­vi­tà, riscon­tra­ta nei moni­to­rag­gi ter­mi­na­ti nel 2007 e 2014.  

     Un gra­zie ai par­te­ci­pan­ti, alle rela­tri­ci, all’Amministrazione comu­na­le che ha patro­ci­na­to l’evento civico/culturale. Ricor­dia­mo che inter­ven­ti di boni­fi­ca han­no inte­res­sa­to o inte­res­sa­no ples­si sco­la­sti­ci (Nie­vo, Cia­ri, Moran­te, Vival­di, Per­ti­ni) per i qua­li chie­dia­mo la pub­bli­ca­zio­ne del­le con­cen­tra­zio­ni annue rile­va­te dopo le ope­ra­zio­ni di boni­fi­ca per ras­si­cu­ra­re lavo­ra­to­ri e madri sui risul­ta­ti con­se­gui­ti.                               

     Desi­de­ria­mo altre­sì un impe­gno per infor­ma­re la popo­la­zio­ne sul rischio che potreb­be cor­re­re non facen­do misu­ra­re le con­cen­tra­zio­ni di radioat­ti­vi­tà pre­sen­ti nei loca­li di lavo­ro o del­la pro­pria abi­ta­zio­ne.

     Natu­ral­men­te assen­ti gli altri sin­da­ci (che rap­pre­sen­ta­no la pro­prie­tà dei loca­li desti­na­ti a sede ammi­ni­stra­ti­va e ples­si sco­la­sti­ci), i diri­gen­ti degli Isti­tu­ti com­pren­si­vi (in quan­to dato­ri di lavo­ro del per­so­na­le sco­la­sti­co), gli orga­ni loca­li di vigi­lan­za sani­ta­ria  e la paral­le­la strut­tu­ra regio­na­le che ha il deme­ri­to di non aver for­mu­la­to il Pia­no regio­na­le di pre­ven­zio­ne e ridu­zio­ne dei rischi con­nes­si all’e­spo­si­zio­ne al gas radon, pre­vi­sto dal­la pro­pria L.R. n. 14/2005.

     Per le asso­cia­zio­ni: “Grup­po di Pre­sen­za Mons. G. Gras­si” e “Mari­no Aper­ta Onlus”, Cor­ra­do Coliz­za

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