MARINO SOCIALE SOSTIENE STEFANO CECCHI CANDIDATO SINDACO. L’Officina delle Idee, durante la riunione tenutasi ieri…
Marino, intervista a Stefano Cecchi: nel 2017 basta scuse, l’amministrazione dia risposte concrete!
28/11/2016Questo articolo è stato letto 7384 volte!
Un bilancio dei primi cinque mesi di amministrazione, l’impegno in opposizione, le critiche all’eccessiva immobilità dell’amministrazione comunale o ai provvedimenti presi o annunciati e le prospettive per il prossimo anno. Abbiamo incontrato Stefano Cecchi di Costruiamo il Decentramento e candidato Sindaco di Marino per il centrodestra nell’ultima tornata elettorale. Parla per la prima volta alla nostra testata, in una lunghissima ed interessante intervista dopo le elezioni e alla vigilia del terzo Consiglio Comunale, portando proposte e continuando a rappresentare le istanze dei cittadini.
di Francesca Marrucci
Parliamo della situazione amministrativa attuale al Comune di Marino. Amministra una giunta a 5 stelle, nuova in fatto di pubblica amministrazione, che forse sta pagando l’inesperienza di molti suoi eletti…
Cinque mesi e mezzo della nuova amministrazione non danno certo il senso di quello che dovrebbe fare un’amministrazione, ma se si vincono le elezioni, bisogna interpretare al meglio le necessità di una città, sperando di interpretarle se non tutte, almeno per la maggior parte. Le soluzioni devono essere cercate grazie ai tecnici. Dal 2000 in poi, la politica è cambiata. Non esiste più che un assessore firmi atti di sua sponte, l’amministratore indirizza e il tecnico indica se e come è possibile dare risposte e soluzioni. Ecco, ad essere sincero, mi sembra che quest’ultima parte sostanzialmente manchi a questa amministrazione.
La politica deve raccogliere le istanze della popolazione e cercare delle soluzioni, ma mi pare manchi la capacità fondamentale di ascoltare o almeno, vengono ascoltati in pochi. Non vengono date risposte chiare, nette e soddisfacenti, è difficile anche riuscire a parlare con il Sindaco da parte di cittadini ed associazioni. Eppure non stiamo parlando del Sindaco di una Capitale. Mai i rapporti tra Primo Cittadino e cittadini hanno incontrato una così difficile interlocuzione.
Le difficoltà interlocutorie ci sono anche con le forze politiche di minoranza?
Ci sono difficoltà oggettive anche su atti che sono stati pienamente condivisi durante la campagna elettorale da tutti i candidati.
Il Regolamento sui parchi pubblici vagliato dalla Commissaria Caporale che eravamo tutti d’accordo di rivedere completamente. Invece si ripropone con dei minimi cambiamenti che mettono i cittadini in una situazione di difficoltà palese. Come può un cittadino che fa volontariato, che si offre di gestire questi parchi, che mette a disposizione tempo e impegno di tutti i cittadini, dover anche rimetterci dei soldi personalmente? È assurdo!
Il Comune ha problemi di liquidità e non riesce a far fronte anche alle spese di mantenimento dei parchi, questo è un problema che c’è da un pezzo e si ripropone anche in questa amministrazione dopo esser passato anche attraverso il periodo di commissariamento…
Capisco che ci possano essere problemi tecnici, capisco anche che fa scena urlare in piazza in una campagna elettorale che chi governa è un ladro e si è mangiato tutto. Capisco persino che di primo acchito un’amministrazione giustifichi le proprie difficoltà dicendo che gli sono stati lasciati solo debiti da chi c’era prima, niente di nuovo, insomma, cose già viste e sentite e non mi va nemmeno di commentarle. La questione che mi lascia perplesso però, è che se i cassetti sono vuoti, come ci dicono, come mai si sono potute assumere 3 persone? Se i tecnici hanno avallato queste assunzioni significa che c’è la copertura economica, altrimenti avrebbero commesso un reato. Ma come fanno ad esserci questi soldi se chi c’era prima si è mangiato tutto e ha lasciato solo debiti?
Si sa che chi lascia un’amministrazione dice di averla lasciata in attivo e chi la prende si lamenta dei ‘buchi’ lasciati dai predecessori, però è pur vero che il Sindaco ha spiegato durante la Conferenza Stampa che se non avessero fatto urgentemente queste assunzioni, in futuro non si sarebbero più potute fare per il Patto di Stabilità e già c’è molta carenza di organico, in specie tra i Vigili Urbani…
Purtroppo la legge ci dice che a fronte di 10 persone che lasciano il lavoro per andare in pensione o perché vengono a mancare, ne possiamo solo rimpiazzare 2,5. Questo sta depauperando man mano la forza amministrativa dei Comuni e anche del nostro. Inoltre, molti dipendenti entrati al lavoro 30 anni fa, non sanno nemmeno come adeguarsi alle nuove tecnologie che avrebbero dovuto sopperire alla diminuzione di personale. Quindi meno persone a lavorare, nessuna formazione, scarsi mezzi tecnologici e il risultato è che gli impiegati comunali si ritrovano anche a fare il lavoro di 3 o 4 persone da soli. È vero che prima si è assunto troppo, ma ora siamo all’opposto. Io non contesto che sia necessario fare assunzioni, anzi. Contesto che si dica che non ci sono soldi in cassa per giustificare l’immobilismo che caratterizza questa amministrazione, dando sempre la colpa a chi c’era prima.
In molti casi chi c’era prima era la Commissaria Caporale. A lei sono attribuibili decisioni e programmazioni mancate in Bilancio, le più eclatanti sono state, ad esempio, la mancanza di fondi stanziati per Estate Marinese e Sagra o la riprogrammazione del trasporto scolastico e la valutazione degli immobili comunali in gestione alle associazioni che hanno creato solo scontento. In una situazione come questa, in cui anche il periodo commissariale non ha aiutato il Comune, la nuova amministrazione, ce lo ripete spesso nelle varie interviste, cerca di ambientarsi…
Il momento di adeguamento può essere una scusante, ma non può esserlo a lungo. Non è una situazione di inesperienza assoluta quella di Colizza e della sua giunta. Per capirci, uno come Ugo Onorati era sì digiuno di amministrazione e meccanismi politici e ha dovuto davvero affrontare ostacoli che poi l’hanno travolto, ma Carlo Colizza non è un principiante senza alcuna competenza. È un laureato, un professionista della legge, ha lavorato in modo esemplare ed approfondito in opposizione le questioni più spinose del Comune, rivolgendosi spesso anche alla Prefettura. Conosceva benissimo qual era la situazione che si sarebbe trovato davanti. Così anche Adolfo Tammaro. Ripeto, la loro opposizione è stata esemplare, hanno fatto gli oppositori veri ed a tempo pieno e per questo hanno maturato esperienza e conoscenza. Quindi, non vorremmo più sentire la scusa che hanno trovato cose che non si aspettavano o stanno ancora cercando di capire come funziona la macchina amministrativa.
Amministrare non è comunque facile. Vederla dai banchi dell’opposizione non è mai come viverla da maggioranza.
Infatti, è proprio questo il punto. Gli slogan vanno bene in piazza durante la campagna elettorale, ma se poi si vince si devono fare i fatti. Non è mica detto che se uno è un buon politico sappia anche amministrare bene, così come non è sempre vero il contrario. Il Sindaco oggi è come l’amministratore delegato di una grande azienda che però ha uno scopo sociale e di servizio. Deve cercare di gestirla pensando all’interesse dei cittadini e, invece di trattenere i profitti, ridistribuirli tutti a seconda delle loro necessità in servizi. Ma per conoscere le necessità si deve instaurare un dialogo, uno scambio, un confronto proficuo.
In questa amministrazione si pecca molto di superbia: non hanno bisogno di niente e nessuno, sanno tutto loro, quello che dicono gli altri è sempre falso e comunque gli altri sono tutti ladri quindi è inutile starli ad ascoltare. Non è così che io intendo la politica. Io ascolto tutti, mi confronto con tutti, anche con chi ha idee diverse dalle mie. Sono convinto che ogni discussione sia utile per imparare e migliorare. Questo è l’atteggiamento che io ritengo utile per la città, mentre alcuni in maggioranza lo intendono solo come malaffare. Vorrei ricordare a questi signori che Marino non è roba privata loro e che sono responsabili per tutti, anche per quanti non li hanno votati.
Una critica sulla mancanza di ascolto e confronto quindi?
Sì. È anche questo un motivo per cui questa amministrazione rimane immobile.
Quale altro motivo individua?
Sicuramente il fatto di aver nominato solo 5 assessori su 7, di cui uno non viene mai, non aiuta. Mi ricordo che quando ero in giunta con 10 assessori facevamo comunque fatica a stare dietro a tutte le questioni, figuriamoci con solo 5 assessori. Parliamoci chiaro, non sono gli stipendi di due assessori che risanano il Bilancio Comunale, ma a fronte anche della carenza di personale, persone fidate, che hanno a cuore il Comune e che portano avanti la linea politica sono senz’altro un aiuto valido ed indispensabile. I 5 Stelle non hanno nemmeno il problema di scegliere tra questo o quello per evitare di ledere i delicati equilibri che ci sono in una coalizione: hanno un bacino immenso di attivisti tra cui scegliere, non ne trovano due che vogliano metterci la faccia e impegnarsi per il Comune?
Sempre durante la Conferenza Stampa, il Sindaco, quando abbiamo chiesto come mai mancasse l’Assessore al Bilancio, ha ribadito che la giunta è una squadra che lavora compatta e che quindi qualsiasi delega può essere parimenti rappresentata da uno degli altri assessori.
Questa è un’altra assurdità. Si ritrovano con assessori scelti per competenze specifiche su cui sanno operare bene, che devono poi occuparsi di deleghe di cui sanno poco e niente e su cui fanno pasticci. Non per ripetermi, ma che la questione dei parchi e del verde sia stata affidata ai Servizi Sociali mi pare poco sensato e si sono visti i risultati. Gli assessori sono importanti perché sono il tramite attivo con le istanze dei cittadini, perché si possono occupare in modo approfondito dei problemi. Avere già due o tre deleghe è impegnativo, ma in questa giunta moltissime deleghe non sono state assegnate e le detiene quindi il Sindaco.
Questa cosa non è utile. Il nostro Sindaco ha appena iniziato a fare il Primo Cittadino, lamentando tutte le problematiche che abbiamo detto, però continua ad accettare altri incarichi. Mi sono congratulato con lui per l’incarico di Consigliere delegato alla Città Metropolitana, ma mi chiedo se in questo momento non fosse meglio una presenza più assidua in Comune, tanto più che ha avocato a sé la maggior parte delle deleghe. Poi, non ci meravigliamo che le promesse elettorali vengano infrante.
Si riferisce al famoso ‘Ciao Ciao Divino Amore’?
Anche. Promettere che lì sarebbero solo tornate a pascolare le pecore è stato assurdo. Hanno fatto promesse, dato certezze, criticato scelte altrui e hanno preso voti su questo. Ritengo che ora sia inaccettabile sentirli dire che dopo aver visto, valutato e approfondito alcune cose, si debba pensare ad una diversa gestione del problema, perché quelle cose promesse non si possono più fare. Così si prendono in giro i cittadini.
Anche che significa? Quali altre questioni considera promesse elettorali tradite?
Un’altra è la questione ACEA. Anche qui ci hanno riempito la testa, dicendo che si poteva recedere dal contratto, ora si sono accorti che non si può e hanno proposto un’alternativa che è un altro specchietto per le allodole.
Non è d’accordo con la possibilità del Comune di intervenire autonomamente se l’Acea non ripara un guasto dopo un tot di tempo?
Sulla carta chiunque sarebbe d’accordo, come no? È la reale fattibilità da discutere. La verità è che ormai da 10 anni, tutto quello che riguarda il servizio idrico è in mano ad Acea che, quando ha fatto interventi e cambiamenti sugli impianti, certo non si è preoccupata di spiegarli al Comune. La rete idrica è vastissima e complessa. Fare una riparazione non significa mettere una semplice toppa. Si devono sapere scegliere i materiali delle tubature a seconda dei terreni, si deve conoscere l’ubicazione di tutte le chiuse e la giusta taratura, si deve sapere cosa comporta per il territorio aprire o chiuderne una, insomma, sperando nella collaborazione dell’Acea, ci vorrebbe quasi un anno per conoscere approfonditamente tutta le rete per una squadra di tecnici. E nel frattempo? E poi come li scegliamo? Diamo un altro incarico alla Multiservizi che ha già i problemi che conosciamo oppure facciamo una gara d’appalto e con quale dicitura?
Allora quale sarebbe la soluzione da lei paventata?
Io resterei con i piedi per terra, anche perché la soluzione paventata dal Sindaco dovrebbe essere approvata dalla Conferenza dei Sindaci e mi pare che dall’ultimo Consiglio Comunale non sia stata presa in considerazione. Io credo che si potrebbe attuare una soluzione più pratica, fattibile e che costituirebbe un ottimo deterrente: applicare una penale, anche molto alta, ad Acea se entro un tot non viene fatto il lavoro, tenuto conto che questo non crea disagio solo ai cittadini, ma anche alle casse del Comune perché il perdurare delle perdite comporta il disfacimento del manto stradale che poi il Comune deve ripristinare a spese proprie: oltre al danno la beffa. Questa proposta l’ho fatta arrivare in modo indiretto a vari Sindaci, ma non ho potuto fare altrettanto con il mio.
Lei ha continuato, sin dal giorno successivo all’elezione ad inoltrare le segnalazioni dei cittadini al Comune, per queste ha avuto riscontro?
Ho avuto risposta solo a due segnalazioni dalla Segreteria del Sindaco e sono state risposte assurde. L’ultima, quella del semaforo di Castelluccia, guasto da quasi 20 giorni, che ha provocato già due incidenti, ha ricevuto una risposta generica della serie ‘grazie, le faremo sapere’ e la situazione non è cambiata. Sulla questione Aeroporto di Ciampino, di cui mi sono occupato per molti anni personalmente, hanno detto a me di non aver concluso niente e loro cos’hanno fatto? Una riunione di 5 stelle nei vari Comuni per trovare una soluzione. Ma le soluzioni bisogna trovarle insieme anche al Sindaco di Ciampino, al Presidente della Regione, che significa trovare soluzioni con i soli componenti di una forza politica e senza le istituzioni interessate? Poi, il problema più grande è sempre stato quello dei Sindaci di Roma, contrari alla riduzione dell’aeroporto. Ora il Sindaco è a 5 stelle, perché ancora non ha profferito parola in merito al cacciare Ryanair? Forse perché anche in questo caso le situazioni, quando si amministra, si vedono in modo meno propagandistico?
Torniamo alle faccende marinesi. Mi è d’obbligo domandarle perché non siete stati presenti alla Commissione Elettorale per il sorteggio degli scrutatori.
Anche in questo caso è bene fare precisazioni in merito alla questione. La Consigliera Cinzia Lapunzina, del mio gruppo consiliare, è membro della Commissione. Supplente è Remo Pisani. Alla prima convocazione non si è presentata, su mandato dell’intera opposizione, perché siamo tutti contrari a questo metodo introdotto e di pura invenzione della maggioranza, assolutamente non previsto dalla legge.
Ci può spiegare meglio ed in modo semplice la questione?
La legge prevede che la scelta degli scrutatori si possa fare per sorteggio o per nomina. Finora era stata fatta per nomina, come tutti sanno. La maggioranza decide di farla per sorteggio e su questo potevamo anche essere d’accordo, il problema è che la maggioranza a 5 stelle si è inventata un metodo di sorteggio che riteniamo discriminante, illegale e che si è rivelato un completo fallimento, tanto che non si è potuto utilizzare.
In pratica, hanno creato un sotto-albo rispetto all’albo ufficiale degli elettori. Attualmente gli iscritti sono 2.488 e la legge dice che una volta iscritti, rimangono tali fino alla morte, quindi, una volta che uno si è iscritto, sta tranquillo che può essere nominato o estratto a sorte.
La creazione di questo altro albo era diretta solo ad una fascia ristretta di cittadini con determinate caratteristiche: incapienti, redditi bassi, disoccupati, giovani, ecc. Questi, anche se già iscritti nell’albo ufficiale, avrebbero dovuto reiscriversi in questo albo presentando una nuova domanda, il modello Isee e altra documentazione comprovante lo stato economico in cui versano.
Con questi dati si sarebbe creata una lista a fasce di reddito, una sorta di classifica dei cittadini di serie A, B e C. Il 50% degli scrutatori si sarebbero scelti nella fascia di serie A, il 30% nella fascia di serie B e il restante 20% nella fascia di serie C. A parte che la cosa è fallita miseramente perché sono arrivate solo 21 domande di cui solo 19 ricevibili su le 96 richieste per coprire i seggi, ma abbiamo contestato anche l’opportunità di un simile metodo applicato alle elezioni. La scelta degli scrutatori non ha uno scopo sociale e tanto meno remunerativo, visto che stare lì per 48 o più ore per 100 € sarebbe già da denuncia applicato al normale mondo del lavoro, ma è stato pensato sul principio democratico di infondere senso di responsabilità e obbligo civico in tutti i cittadini. Per non parlare del fatto che le persone che devono assolvere a questo pesante compito devono essere preparate e in grado di adempiere allo scopo per cui sono scelte. Questo è il motivo per cui io sono per le nomine. Pensare che qualcuno possa svoltare con i voti di chi nomina scrutatore significa non capire niente di politica. Un consigliere in una coalizione può scegliere sì e no 3 o 4 scrutatori e certo non viene eletto grazie a quelli, quindi usarla come scusa è solo pretestuoso.
Alla seconda Commissione, quando si è proceduto al normale sorteggio, la Lapunzina non poteva andare e si è presentato Pisani come supplente e ha effettuato la sua parte di sorteggio, su mandato di tutta la minoranza. Tutte le altre polemiche e le chiacchiere sono appunto tali.
Finiamo questa lunghissima intervista con le due interrogazioni che presenterà domani in Consiglio Comunale.
La prima è sul mancato Patrocinio ad una sfilata di moda che doveva tenersi quest’estate a Piazza San Barnaba. Un’attività gratuita per il Comune che si tiene da anni e che avrebbe riempito un po’ del vuoto che c’è stato con l’Estate Marinese. Vorrei capire i perché di questa negazione che, secondo me, vanno contro le leggi vigenti ed il comune buon senso.
Il secondo punto riguarda il Nuovo Regolamento per i Matrimoni celebrati fuori dal Palazzo Comunale.
Sì, l’avevo fatto anni fa proprio io. Ora è stato rifatto, ma sono cambiate due cose che proprio non vanno: è stata tolta la possibilità di sposarsi nella delegazione comunale di Frattocchie e si è applicata una tariffa letteralmente assurda: ben 1.500€ per sposarsi in un luogo diverso da Palazzo Colonna.
La scusa è stata per attrarre turisti, ma ho fatto una ricerca a livello nazionale su Comuni come il nostro, in quelli più noti al massimo la tariffa arriva a 900€. A Roma, se ci si vuole sposare alle Terme di Caracalla, il luogo più caro tra quelli a disposizione, la tariffa è di 1.400€.
Ci rendiamo conto che costiamo più di Roma? E quali sarebbero questi posti meravigliosi a Marino che convincerebbero due sposi a venire qui a spendere persino di più di quanto spenderebbero in una delle più suggestive cornici della Capitale?
È ovvio che si tratta di una cifra assurda. Capisco gli straordinari da pagare all’impiegato che registra l’atto, a chi officia la funzione, la trasferta… ma quanto può essere il costo per il Comune? 100€? Penso che chiedere 500€ sia più che equo, dato che anche i Comuni limitrofi come Frascati, Castel Gandolfo e Ariccia, per location più prestigiose applicano al massimo 600€.
Quindi continua la sua opposizione sui fatti concreti. Cosa ci aspetta per il 2017?
Il 2017 sarà l’anno della verifica. Finora abbiamo aspettato e dato la possibilità di capire e decidere, ora c’è necessità di fatti. Basta nascondersi dietro un dito, Marino ha bisogno di atti, anche piccoli, ma immediati. Quello che importa alla popolazione sono le questioni di natura quotidiana, che si possono risolvere con poco. Non si può più aspettare. Il 2017 della giunta 5 stelle dovrà portare risposte ai cittadini e per quello che mi riguarda, continuerò a fare la mia parte segnalando quanto necessita attenzione, aspettando anche io, con i marinesi, delle risposte concrete.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.