Legalità. Il Magistrato Francesco Cascini ha incontrato gli studenti di Cori e Giulianello

Legalità. Il Magistrato Francesco Cascini ha incontrato gli studenti di Cori e Giulianello

27/11/2016 0 Di Marco Castaldi

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Gli alun­ni ave­va­no ana­liz­za­to in clas­se il suo libro — Sto­ria di un giu­di­ce. Far West del­la ‘ndran­ghe­ta’. L’iniziativa rien­tra nel pro­get­to di crea­zio­ne di una scuo­la ‘dal vivo’.

A Cori, nel­la Chie­sa di Sant’Oliva, si è tenu­to gio­ve­dì mat­ti­na (24 Novem­bre) l’incontro tra le ter­ze clas­si del­la scuo­la secon­da­ria di pri­mo gra­do di Cori e Giu­lia­nel­lo e il Magi­stra­to Fran­ce­sco Casci­ni. Gli stu­den­ti infat­ti han­no ana­liz­za­to in clas­se il suo libro Sto­ria di un giu­di­ce. Far West del­la ‘ndran­ghe­ta’ (Einau­di Sti­le libe­ro, 2010), in cui rac­con­ta la pro­pria espe­rien­za di gio­va­ne cata­pul­ta­to nel­la duris­si­ma Locri­de e poi le com­pli­ca­te vicis­si­tu­di­ni a Napo­li, pres­so il dipar­ti­men­to dell’amministrazione peni­ten­zia­ria. Una car­rie­ra in asce­sa che lo ha por­ta­to con­ti­nua­men­te a rischia­re la vita per garan­ti­re giu­sti­zia. Le sto­rie nar­ra­te, che espri­mo­no vit­to­rie e scon­fit­te, sto­rie uma­ne non sem­pre a lie­to fine, han­no sti­mo­la­to le nume­ro­se doman­de degli alun­ni.

La docen­te Annun­zia­ta Agno­ni ha mode­ra­to l’incontro. Ha ricor­da­to il for­te impe­gno che si por­ta avan­ti nell’Istituto Com­pren­si­vo ‘Cesa­re Chio­min­to’ a favo­re del­la lega­li­tà, in col­la­bo­ra­zio­ne con le for­ze dell’Ordine e vari enti che offro­no com­pe­ten­ze spe­ci­fi­che per com­bat­te­re feno­me­ni ille­ga­li e per sen­si­bi­liz­za­re ai dirit­ti del­la per­so­na. La Diri­gen­te, Patri­zia Poche­sci, ha riba­di­to il con­cet­to di scuo­la come pri­ma depo­si­ta­ria del­la lega­li­tà.  Anche il Sin­da­co di Cori Tom­ma­so Con­ti ha soste­nu­to l’impor­tan­za e la neces­si­tà di un con­tat­to diret­to con le isti­tu­zio­ni e il ruo­lo fon­da­men­ta­le dell’istruzione e del­la cul­tu­ra.

Il Magi­stra­to ha spie­ga­to che la giu­sti­zia non è infal­li­bi­le e che la giu­sti­zia arri­va quan­do la lega­li­tà si è già rot­ta. Ha inol­tre pre­ci­sa­to che con­si­de­ra­re il Magi­stra­to come eroe è uno squi­li­brio socia­le, un’enfasi erra­ta dei media, una frat­tu­ra nel­la lega­li­tà. La giu­sti­zia non deve esse­re vista come even­to straor­di­na­rio ed eroi­co. Il com­pi­to di cia­scu­no è fare in modo che le rego­le non ven­ga­no vio­la­te, affin­ché ci sia una con­vi­ven­za civi­le che non por­ti a sopru­si e vio­len­ze. In sostan­za, è mol­to più impor­tan­te que­sto ruo­lo del­la comu­ni­tà che quel­lo del giu­di­ce.

Un lin­guag­gio del­la lega­li­tà a cui gli stu­den­ti dell’Istituto Com­pren­si­vo di Cori han­no potu­to attin­ge­re diret­ta­men­te, uscen­do dal­le aule per vive­re uno degli appun­ta­men­ti pro­gram­ma­ti per crea­re sem­pre più una scuo­la ‘dal vivo’, in gra­do cioè di attin­ge­re diret­ta­men­te alla fon­te. Un nuo­vo pro­get­to, vol­to allo stu­dio appro­fon­di­to del­le lin­gue e dei lin­guag­gi per valo­riz­za­re cul­tu­re, lin­gue stra­nie­re e com­pe­ten­ze arti­sti­che, ana­li­si dei media, dirit­ti del­la per­so­na, in un’ottica euro­pea e atten­ta sia alla cul­tu­ra del ter­ri­to­rio sia ai valo­ri fon­dan­ti del­la Costi­tu­zio­ne.

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