Banca Popolare del Lazio sempre più solida, indici sopra la media del Gruppo LSI e utili 2016 in linea con gli anni precedenti

Banca Popolare del Lazio sempre più solida, indici sopra la media del Gruppo LSI e utili 2016 in linea con gli anni precedenti

25/11/2016 0 Di Fabio Ciarla

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bplazio-sede-velletriI DATI AGGIORNATI PER IL 2016 CONFERMANO LA CRESCITA DEGLI ULTIMI ANNI GRAZIE A UN NETTO MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI DEL SECONDO SEMESTRE CHE SARANNO VALUTATI DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI PREVISTA PER IL 27 NOVEMBRE NELLA SEDE DELLA BANCA A VELLETRI

Soli­di­tà e cre­sci­ta per la Ban­ca Popo­la­re del Lazio anche nel 2016, un anda­men­to posi­ti­vo cer­ti­fi­ca­to da Ban­ca d’Italia che ha appli­ca­to al Grup­po di isti­tu­ti di cre­di­to defi­ni­ti LSI (Less Signi­fi­cant Insti­tu­tions) alcu­ni dei para­me­tri degli stress test isti­tui­ti per il set­to­re dal­la Ban­ca Cen­tra­le Euro­pea.

Nel rag­grup­pa­men­to LSI, com­po­sto da oltre 460 isti­tu­ti in tut­ta Ita­lia, la Ban­ca Popo­la­re del Lazio si piaz­za in otti­ma posi­zio­ne gra­zie a indi­ci ben oltre la media: Cor Tier 1* del 18,6%, con­tro il 15,5% di media del Grup­po LSI, e un tas­so di coper­tu­ra del­le “sof­fe­ren­ze” del 61,5%, rispet­to ad una valo­re medio del­le LSI ana­liz­za­te del 57,6%.

Anche da un pun­to di vista eco­no­mi­co l’andamento del­la Ban­ca con­fer­ma un risul­ta­to posi­ti­vo. Le ulti­me pre­vi­sio­ni for­mu­la­te sui dati aggior­na­ti evi­den­zia­no un’atte­sa di uti­li per la fine dell’anno in linea con i risul­ta­ti degli anni pre­ce­den­ti ed in net­to miglio­ra­men­to rispet­to alle risul­tan­ze del pri­mo seme­stre del 2016.

Un suc­ces­so in ter­mi­ni di soli­di­tà e affi­da­bi­li­tà, che pre­mia la gestio­ne dell’istituto fon­da­to a Vel­le­tri (Roma) nel 1904 e dive­nu­to ormai uno dei più impor­tan­ti sul ter­ri­to­rio lazia­le, atte­so da un impor­tan­te appun­ta­men­to come l’assemblea dei Soci, pre­vi­sta per dome­ni­ca 27 novem­bre, nel­la qua­le fare il pun­to sul­la cre­sci­ta degli ulti­mi anni e sul­le stra­te­gie di svi­lup­po.

L’analisi — Ban­ca d’Italia ha ana­liz­za­to i dati di bilan­cio al 30 giu­gno 2016 del­le 462 azien­de ban­ca­rie ope­ran­ti in ter­ri­to­rio ita­lia­no iden­ti­fi­ca­te come LSI, effet­tuan­do una sor­ta di “stress test” cal­co­la­to sui dati prin­ci­pa­li di ogni isti­tu­to. I prin­ci­pi segui­ti sono gli stes­si del­la vigi­lan­za sul­le gran­di ban­che, ema­na­ti dal­la BCE, ma sen­za coin­vol­gi­men­to diret­to degli isti­tu­ti.

Il grup­po LSI (Less Signi­fi­cant Insti­tu­tions) — Carat­te­ri­sti­ca prin­ci­pa­le del­le ban­che inse­ri­te nel rag­grup­pa­men­to LSI è un atti­vo patri­mo­nia­le infe­rio­re ai 30 miliar­di di Eur. A livel­lo gene­ra­le stia­mo par­lan­do di cir­ca il 30% degli spor­tel­li ban­ca­ri atti­vi in Ita­lia. Al con­tra­rio degli isti­tu­ti di più gran­di dimen­sio­ni, la vigi­lan­za diret­ta su que­ste ban­che è di com­pe­ten­za del­la Ban­ca d’Italia e solo in for­ma indi­ret­ta del­la BCE.

Lo stress test, che altro non è se non una simu­la­zio­ne di una gran­de cri­si finan­zia­ria, ha appu­ra­to come la nostra ban­ca subi­reb­be impat­ti qua­si insi­gni­fi­can­ti – ha det­to il Diret­to­re Gene­ra­le del­la Ban­ca Popo­la­re del Lazio, Mas­si­mo Luci­di -, con­fer­man­do la qua­li­tà di que­sti ulti­mi ven­ti anni di gestio­ne. Risul­ta­ti che i nostri soci cono­sco­no bene, così come sono a cono­scen­za del­la poli­ti­ca pru­den­zia­le e di atten­zio­ne che la Ban­ca ha riser­va­to all’accantonamento del­le risor­se per la coper­tu­ra dei cre­di­ti ‘a rischio’. Un lavo­ro impe­gna­ti­vo e dif­fi­ci­le, soprat­tut­to valu­tan­do due impor­tan­ti ulte­rio­ri fat­to­ri: aver garan­ti­to sem­pre e negli anni la cor­re­spon­sio­ne di un uti­le ai soci sen­za depau­pe­ra­re il patri­mo­nio e riu­sci­re a rea­liz­za­re risul­ta­ti posi­ti­vi anche in con­tro­ten­den­za, in momen­ti di mer­ca­to, come quel­li di que­sti ulti­mi anni, — ha con­clu­so Luci­di — in cui le dif­fi­col­tà gestio­na­li sono sta­te impor­tan­ti”.

La Ban­ca Popo­la­re del Lazio ha sapu­to inter­pre­ta­re bene i segna­li che il mer­ca­to ha tra­smes­so, spes­so anti­ci­pan­do­li, — ha com­men­ta­to il Pre­si­den­te, prof. Rena­to Mastro­ste­fa­noattuan­do una poli­ti­ca di gover­no azien­da­le sana ed equi­li­bra­ta, riu­scen­do a remu­ne­ra­re sem­pre la pro­pria base socia­le e facen­do con­te­stual­men­te cre­sce­re sia quan­ti­ta­ti­va­men­te che qua­li­ta­ti­va­men­te le pro­prie risor­se ed il per­so­na­le dipen­den­te. Ma il prin­ci­pa­le risul­ta­to è sta­to man­te­ne­re ben soli­do il capi­ta­le che i Soci han­no inve­sti­to, sen­za mai ave­re avu­to fino ad oggi neces­si­tà di richie­de­re inter­ven­ti di qual­sia­si natu­ra. Un capi­ta­le socia­le sem­pre in cre­sci­ta, gra­zie alla con­ti­nua richie­sta di nuo­ve ade­sio­ni, espres­sio­ne del rico­no­sci­men­to agli orga­ni ammi­ni­stra­ti­vi e gestio­na­li del­la Ban­ca”.

 

BANCA POPOLARE DEL LAZIO Socie­tà Coo­pe­ra­ti­va per Azio­ni

Nata nel 1904 come “Cas­sa Agri­co­la Ope­ra­ia” pren­de il nome di Ban­ca coo­pe­ra­ti­va Pio X” in segui­to alla dona­zio­ne di 1.000 lire da par­te del Pon­te­fi­ce. Dagli anni Set­tan­ta, sot­to la gui­da del prof. Rena­to Mastro­ste­fa­no in qua­li­tà di Diret­to­re Gene­ra­le, ini­zia un pro­get­to di svi­lup­po che por­te­rà la Ban­ca alla tra­sfor­ma­zio­ne in “Popo­la­re” (1993) e infi­ne – gra­zie alla fusio­ne con la Ban­ca Popo­la­re di Ter­ra­ci­na – all’attuale for­ma e deno­mi­na­zio­ne di “Ban­ca Popo­la­re del Lazio” (1994). Nel 2009, e poi anche nel 2013, la Ban­ca si aggiu­di­ca il pre­mio “Crea­to­ri di Valo­re” nell’ambito del Mila­no Finan­za Glo­bal Awards, nel­lo stes­so anno il prof. Rena­to Mastro­ste­fa­no (già Diret­to­re Gene­ra­le e Ammi­ni­stra­to­re Dele­ga­to) diven­ta Pre­si­den­te. Nel 2010 si com­ple­ta l’asset mana­ge­ria­le tut­to­ra in cari­ca con la nomi­na a Diret­to­re Gene­ra­le di Mas­si­mo Luci­di. In base alla Leg­ge 33/2015 sul­la tra­sfor­ma­zio­ne in SPA del­le ban­che popo­la­ri con un atti­vo di bilan­cio supe­rio­re agli 8 miliar­di di euro, nel 2015 la Ban­ca Popo­la­re del Lazio rima­ne nel ristret­to grup­po del­le pri­me 10 ban­che popo­la­ri a livel­lo nazio­na­le che han­no con­ser­va­to tale sta­tus, non­ché tra le pri­me 20 ban­che popo­la­ri indi­pen­den­ti.

 

 

* Core Tier 1 —  Indi­ca­to­re del­la soli­di­tà patri­mo­nia­le del­le ban­che espres­so in per­cen­tua­le (anche noto come Patri­mo­nio di clas­se 1). Si cal­co­la rap­por­tan­do il patri­mo­nio di base dell’istituto di cre­di­to al tota­le del­le atti­vi­tà pon­de­ra­te per il rischio.

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