Marino: nuova modalità di nomina degli scrutatori — Il dissenso dì Lapunzina e Pisani

Marino: nuova modalità di nomina degli scrutatori — Il dissenso dì Lapunzina e Pisani

17/11/2016 1 Di Redazione

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Remo Pisani

Remo Pisa­ni

Marino: nuova modalità di nomina degli scrutatori — Il dissenso dì Lapunzina e Pisani

È dis­sen­so sul­l’Al­bo Scru­ta­to­ri di Mari­no da par­te dei con­si­glie­ri comu­na­li Cin­zia Lapun­zi­na e Remo Pisa­ni che pun­ta­no il dito sul nuo­vo codi­ce di auto­re­go­la­men­ta­zio­ne adot­ta­to dal­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne per la nomi­na dei suoi com­po­nen­ti.
“Lesi­vo del dirit­to di ognu­no di pren­der­vi par­te e non rispon­den­te a quan­to pre­vi­sto dal­le nor­ma­ti­ve di leg­ge in mate­ria”.
Que­sto il pare­re espres­so dai con­si­glie­ri di oppo­si­zio­ne che, rispet­ti­va­men­te, mem­bro effet­ti­vo e sup­plen­te del­la Com­mis­sio­ne Elet­to­ra­le ipo­tiz­za­no nei nuo­vi cri­te­ri di sele­zio­ne degli scru­ta­to­ri, una volon­tà discri­mi­na­to­ria.
“Non sia­mo d’ac­cor­do nel­la deci­sio­ne del sin­da­co Coliz­za di adot­ta­re un pro­ce­di­men­to diver­so da quel­lo di leg­ge per la nomi­na degli scru­ta­to­ri e quin­di non lo abbia­mo vota­to” sot­to­li­nea­no evi­den­zian­do come, nel loro pare­re, lo stes­so sia sta­to con­ce­pi­to con l’in­ten­zio­ne di giu­di­ca­re clien­te­la­re il meto­do in uso da sem­pre in tut­ti i Comu­ni. “Un pen­sie­ro pura­men­te gril­li­no che vede il losco in ogni situa­zio­ne” affer­ma­no.
“Tra l’al­tro- si doman­da­no — la volon­tà del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne di inse­ri­re gli scru­ta­to­ri da sele­zio­na­re all’in­ter­no di una sub gra­dua­to­ria redat­ta sul­la base di prio­ri­tà da loro sta­bi­li­te, è sta­ta diret­ta­men­te resa nota ai 2488 com­po­nen­ti l’Al­bo comu­na­le? Pur­trop­po no, per­ché per comu­ni­ca­re la novi­tà si è uti­liz­za­to solo il sito isti­tu­zio­na­le che, ahi­mè, non tut­ti i cit­ta­di­ni fre­quen­ta­no gior­nal­men­te. E quin­di- chio­sa­no — pochi saran­no sta­ti quel­li che, nei bre­vi tem­pi pre­vi­sti, saran­no venu­ti a cono­scen­za del­la nuo­va nor­ma­ti­va, restrit­ti­va che richie­de anche una docu­men­ta­zio­ne, da alle­ga­re alla dichia­ra­zio­ne di dispo­ni­bi­li­tà, di una cer­ta enti­tà. Pro­va di quan­to affer­mia­mo- riba­di­sco­no — è l’ul­ti­ma riu­nio­ne del­la Com­mis­sio­ne Elet­to­ra­le nel­la qua­le sono sta­te giu­di­ca­te ammis­si­bi­li 19 doman­de. Sul­le sole 21 per­ve­nu­te. E di scru­ta­to­ri ne ser­vo­no alme­no 100. Sia­mo alla vigi­lia del refe­ren­dum. Rite­nia­mo, quin­di, lo stru­men­to adot­ta­to dal Comu­ne di Mari­no — con­clu­do­no Lapun­zi­na e Pisa­ni- non aper­to all’e­ser­ci­zio del dirit­to-dove­re di ognu­no di pren­de­re par­te alla vita del­la comu­ni­tà. A svi­li­men­to e, di fat­to, annul­la­men­to, del­le nor­ma­ti­ve nazio­na­li in mate­ria che, lon­ta­ne dal con­cet­to alla base del codi­ce di auto­re­go­la­men­ta­zio­ne gril­li­no, dan­no la pos­si­bi­li­tà a tut­ti di esse­re par­te del­l’Al­bo scru­ta­to­ri”.

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