Gotto D’Oro: Luca Maroni premia il Marino Superiore Dop 2015. I complimenti di Cecchi

Gotto D’Oro: Luca Maroni premia il Marino Superiore Dop 2015. I complimenti di Cecchi

08/11/2016 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 4849 vol­te!

dscn3548Got­to D’O­ro: Luca Maro­ni pre­mia il Mari­no Supe­rio­re Dop 2015 

L’ec­cel­len­za di Mari­no si chia­ma Got­to d’o­ro che con­qui­sta l’am­bi­to pre­mio di miglior vino qua­li-quan­ti­ta­ti­vo del Lazio con il Mari­no Supe­rio­re Dop 2015. A riti­ra­re il pre­mio, asse­gna­to dal­l’e­no­lo­go Luca Maro­ni nel cor­so di una sera­ta di pre­mia­zio­ni avve­nu­ta ieri a Fra­sca­ti pres­so le mura del Vala­dier, il pre­si­den­te del­la coo­pe­ra­ti­va mari­ne­se Lui­gi Capo­ric­ci. 

Un pre­mio dun­que al bino­mio qua­li­tà / quan­ti­tà per la sto­ri­ca can­ti­na di Mari­no con­qui­sta­to con le 140mila bot­ti­glie pro­dot­te con il Mari­no Supe­rio­re Dop 2015. “Il vostro Mer­lot è mera­vi­glio­so”   ha anche det­to Luca Maro­ni rivol­gen­do­si al pre­si­den­te Capo­ric­ci, ricor­dan­do anche l’e­no­lo­go Pao­lo Pei­ra che si occu­pa dei vini Got­to d’o­ro,  inco­rag­gian­do­lo dun­que a pro­se­gui­re sul cam­mi­no qua­li quan­ti­ta­ti­vo che ormai con­trad­di­stin­gue que­sta sto­ri­ca real­tà viti­vi­ni­co­la orgo­glio del  made in Ita­ly.

“I miei com­pli­men­ti alla sto­ri­ca azien­da viti­vi­ni­co­la mari­ne­se “Il Got­to d’O­ro” e al suo pre­si­den­te Lui­gi Capo­ric­ci, per il pre­sti­gio­so rico­no­sci­men­to otte­nu­to dai suoi vini “Doc” che l’e­no­lo­go Luca Maro­ni ha giu­di­ca­to “miglio­ri” a livel­lo qua­li­ta­ti­vo e quan­ti­ta­ti­vo in con­te­sto regio­na­le, all’in­ter­no del­l’e­ven­to “I Colo­ri del­l’Au­tun­no”.
Un risul­ta­to impor­tan­te che va a pre­mia­re l’im­pe­gno di un’a­zien­da che, come mol­te nel nostro ter­ri­to­rio, è sino­ni­mo di qua­li­tà e serie­tà.
In un set­to­re come quel­lo del vino che, da sem­pre gran­de attrat­to­re, è pro­ta­go­ni­sta del­la nostra sto­ria. Una tra­di­zio­ne anco­ra viva, del­la qua­le noi sia­mo par­te, da soste­ne­re e valo­riz­za­re con ogni risor­sa e ini­zia­ti­va.
Testi­mo­nian­za ne sia la nostra Sagra del­l’U­va, la più anti­ca d’Eu­ro­pa che, alla vigi­lia del­la sua cen­te­si­ma edi­zio­ne, risul­ta anco­ra apprez­za­tis­si­ma.
Per que­sto era impos­si­bi­le pen­sa­re che Mari­no potes­se rece­de­re dal­l’As­so­cia­zio­ne Nazio­na­le Cit­tà del Vino. Una deci­sio­ne dif­fi­ci­le da com­pren­de­re poi­ché, a mio avvi­so, non ragio­na­ta in fun­zio­ne del­la voca­zio­ne viti­vi­ni­co­la del ter­ri­to­rio e del­le poli­ti­che di cre­sci­ta e svi­lup­po turistico/produttivo in suo favo­re. Mi fa pia­ce­re che l’as­ses­so­re Ada San­ta­mai­ta sia tor­na­ta final­men­te sui suoi pas­si nel­la deci­sio­ne di rece­de­re dal­l’as­so­cia­zio­ne, orga­ni­smo di rete e tute­la del­la qua­li­tà dei pro­dot­ti e dei ter­ri­to­ri a for­te voca­zio­ne viti­vi­ni­co­la che, nel 1987, all’at­to del­la sua fon­da­zio­ne, vede­va pre­sen­ti solo tre comu­ni del Lazio: Fra­sca­ti, Mari­no e Zaga­ro­lo.
Mi augu­ro che la deci­sio­ne del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne di cam­bia­re rot­ta nel­la que­stio­ne Cit­tà del Vino, appre­sa con sol­lie­vo da più fron­ti, sia fon­te di pro­fon­da rifles­sio­ne oltre che forie­ra di altre impor­tan­ti azio­ni revo­ca­ti­ve di deli­be­ra­zio­ni che, a mio pare­re, van­no a col­pi­re set­to­ri noda­li pre­giu­di­can­do il futu­ro del­la nostra Cit­tà”.

Così in una nota Ste­fa­no Cec­chi, lea­der del­la lista civi­ca  “Costruia­mo il Decen­tra­men­to”, con­si­glie­re comu­na­le di oppo­si­zio­ne e can­di­da­to sin­da­co per la Coa­li­zio­ne “L’Of­fi­ci­na del­le Idee”.

Related Images: