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Marino: Aversa accusa il Sindaco di xenofobia con una nostra foto, ma…
02/11/2016Questo articolo è stato letto 7881 volte!
NOTA DELLA REDAZIONE
Maurizio Aversa, Segretario del PCI di Marino, ci ha inviato la sua risposta a Mauro Abate sulle finalità del Convegno sulla Pace. La pubblichiamo in quanto legata ad un nostro pezzo esclusivo (LEGGI QUI). Aversa approfitta dell’argomento per accusare il Sindaco e, prendendo una nostra foto pubblicata il 28 maggio 2015 della manifestazione contro i rifugiati che il Prefetto voleva sistemare a Via Cesare Colizza, accusa il Primo Cittadino di xenofobia. Un’accusa gravissima.
La nostra foto non permette di distinguere i volti chiaramente e, per verità dei fatti, noi non ricordiamo di aver incontrato a Piazza Matteotti Carlo Colizza. Ci risulta che, in effetti, sia comparso tra i manifestanti solo all’arrivo presso la località Paolina, dove si teneva il sit-in di protesta, in quanto avvocato incaricato sulla vicenda da parte dei cittadini che vivevano nel complesso abitativo. In tale veste giuridica e rappresentativa degli interessi degli inquilini è stato anche intervistato da una giornalista televisiva in diretta.
L’attuale Sindaco indossava un giubotto nero, come si evince dalla foto del programma televisivo e non abbiamo memoria né riusciamo a vedere nessuno, nella nostra foto, che potrebbe assomigliargli, vestito così.
Le accuse che fa Aversa sono particolarmente gravi e ovviamente se ne assume le responsabilità. Pubblichiamo la sua risposta a Mauro Abate con le accuse al Sindaco solo per dovere di cronaca, ma ci teniamo a puntualizzare, essendo nostra la foto usata dall’accusa, che non del Sindaco si tratta e anzi, chi si riconoscesse, può tranquillamente farsi avanti. Questo per amore della verità e verifica dei fatti.
Francesca Marrucci
Direttore Editoriale Punto a Capo Online
Federico Ghera
Direttore Responsabile Punto a Capo Online
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Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo lo svolgimento del Convegno sulla Pace, dopo la lettera comunista censurata dal Sindaco, a seguito della critica del PCI, il comune fa difendere il Sindaco. Il PCI ritiene che sono esatte le critiche e giusta la condanna della partecipazione a manifestazione xenofoba del Sindaco prima di essere eletto.
Non il Sindaco o la Giunta, ma il coordinatore del Convegno sulla Pace, ci ha risposto difendendo l’avv. Carlo Colizza. I comunisti replicano prontamente
MARINO. PCI: TELEGRAFICA REPLICA ALLA LUNGA DISQUISIZIONE DEL DOTT. MAURO ABATE CHE HA DIFESO IL SINDACO COLIZZA.
- Quelle che abbiamo espresso, sono due opinioni contrapposte ma entrambe, per dichiarazione soggettiva, che lavorano per la pace. A noi comunisti non convince che si mischino studi storico/scientifici con analisi politiche internazionali contingenti. Al Comune di Marino si.
- Proprio perché il Comune di Marino ha confermato la contemporaneità “enciclopedica” è legittima la richiesta di condanna, chiesta dai comunisti, contro una azione violenta (in questo caso di Israele).
- Siamo d’accordo col dott. Abate, che evidentemente parla a nome del Comune, affinchè si promuovano altri incontri, monotematici. Se chiamati a dare una mano non ci tiriamo indietro (NB gratuitamente, ovviamente).
- La datazione del conflitto israelo-palestinese, anche qui è legittimo avere opinioni contrapposte, noi non la fissiamo affatto al 1929. Bensì al 1948 e successivamente alle varie guerre che Israele ha condotto, fino all’occupazione militare ed ai muri attuali, nei confronti del popolo di Palestina.
- Non si evince da nessuna cosa – tra le tante righe scritte -, commentando la nostra posizione, è strano non si sia detto del perché la lettera al Convegno, che ora viene commentata, e ringraziamo ovviamente, sia rimasta nel cassetto del Sindaco.
- Poi due fraintendimenti, evidentemente. Il primo “grillocentrico” richiamato da noi, è riferito al fatto che la preparazione – argomento già trattato in privato col dott. Abate – sia stata molto vicina a chi ruota attorno ai sostenitori della Giunta e ciò ha determinato una attenzione “prioritaria” di una parte della cittadinanza non di tutti. Non è una particolare accusa è un dato di fatto e rincrescimento.
- Il secondo fraintendimento, forse per mancata conoscenza del dott. Abate, è riferito non alla partecipazione di Carlo Colizza al corteo storico; ma della partecipazione al corteo di protesta xenofoba che movimenti di destra, insieme, inopinatamente, al nostro Sindaco (quando non era stato ancora eletto), svolsero a Marino per non ospitare rifugiati politici a Marino (alla faccia della attenzione all’area e ai popoli del Mediterraneo di cui il convegno si è occupato).
Conclusione: ringraziamo per l’attenzione. Confermiamo le nostre nette opinioni (sia internazionaliste esposte, sia di condanna delle manifestazioni xenofobe). Riconfermiamo disponibilità a costruire confronti.
NB in foto manifestazione contro i profughi a Marino con al centro Carlo Colizza
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Al netto delle considerazioni di Aversa, delle quali si assume tutte le responsabilità politiche e personali, la vicenda degli immigrati destinati a Marino, e poi dirottati a Ciampino ed altrove, è stata una pagina nera della storia marinese, che ha fatto assurgere la nostra Comunità agli onori della cronaca nazionale, presentando Marino come un Comune razzista, e facendoci passare tutti per xenofobi. Infine non si è mai saputo nulla dei “bravi ragazzi” che, nottetempo, si sono premurati di distruggere gli immobili destinati ai migranti. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno ne sa nulla; questi bravi ragazzi sono ancora in mezzo a noi, e campano sfruttando il nostro territorio e le nostre risorse. Le tematiche delle migrazioni e dell’accoglienza rientrano a pieno titolo negli eventi come quello della Pace nel Mediterraneo, ma debbono essere affrontate con la mente aperta e lo spirito dell’ascolto e della solidarietà, non certamente imbracciando bandiere politiche. Il M5S di Marino ha dimostrato con i fatti, promuovendo questo Convegno, e lasciando carta bianca al Dottor Abate sulla sua organizzazione e svolgimento, di avere a cuore queste esigenze di comprensione e di conciliazione.
Ringrazio Francesca Marrucci per l’attenzione alla comunicazione che, di volta in volta, la sezione comunista marinese svolge. Francesca, presenta la nostra nota con un commento ed una precisazione del tutto legittime e, dal nostro punto di vista, per nulla invalidante rispetto al nostro commento. Spiego: l’oggetto della nota tiene ad evidenziare: 1. che mentre da un lato (resoconto cose fatte dalla Giunta in Conferenza Stampa dall’Assessore Tiberi) la Giunta M5S si assegna un grande ruolo nella promozione del convegno; da un’altra parte rimanda ad un non meglio identificato Comitato coordinanto dal dott. Abate; fatto sta che un alettera al Convegno del PCI è censurata dal Sindaco. Tutto ciò dà come risultato di comunicazione che il dott. Abate risponde pubblicamente a noi, difendendo il Sindaco. 2. le risposte del dott. Abate, al quale qui replichiamo, noi le leggiamo essenzialmente come punto di vista altro rispetto a noi: quindi non demonizziamo, ma chiediamo rispetto per nostra analisi e proposta. Tanto che terminiamo con piena disponibilità a momenti specifici su temi internazionali se richiesti. Noi ci siamo. 3.Tra le difese assunte dal dott. Abate, evidentemente — e l’abbiamo scritto — (per amore di verità non perchè fosse fondamentale nel confronto istaurato) nega l’ipotesi di xenofobia a Carlo Colizza perchè partecipe di cortei storici. E’ chiaramente un fraintendimento. Il Sindaco può fare tutti i cortei storici del mondo (se mai ne abbia fatti, non so), ma la nostra critica — ripetiamo non fondamentale in questo confronto ma solo per chiarire al dott. Abate che non abbiamo messo all’indice i cortei storici — era sul ricordo dei brutti momenti bui in cui la destra e parecchi “nè destra, nè sinistra” (infatti le scritte del corteo contro i rifugiati sono di stile Caspound) — hanno inscenato giorni di tensione e manifestazione xenofobe. La foto è utilizzata, in modo esemplificativo, della presenza di molti. C’è Colizza? C’è chi dice no? C’è Francesca Marrucci che dice che era “solo” consulente legale dei cittadini che magari avevano qualche parole d’ordine del tipo “si sono razzista e non ce li voglio”, “i negri se li tenessero a casa loro”. Ecco, insomma, Colizza era lì tecnicamente presente, ma politicamente? Avverso? Da Francesca non si sa. Invece si sa della posizione del M5S, che si è battuto come un leone, all’epoca, per avere i rifugiati a Marino. O no? Sembra proprio di no. E dopo tutto ciò, siccome la nostra iniziativa di comunicazione è in buona fede e non ha necessità di bollare “a prescindere” come xenofobo il Sindaco Colizza, a noi basterebbero due cose: a) che l’avv.Carlo Colizza, sindaco M5S del comune di Marino pronunciasse pubblicamente la propria avversione per la xenofobia ed il razzisimo; b) conseguentemente, come accennato proprio dal M5S successivamente agli episodi del 2015, che l’Ostello fosse destinato ad accogliere migranti. Che dirà il Sindaco? Prevedo — sono pessimista di natura — che non risponderà.