Cori: arsenico in acqua oltre i limiti, scatta l’ordinanza di non potabilità

Cori: arsenico in acqua oltre i limiti, scatta l’ordinanza di non potabilità

12/10/2016 0 Di Marco Castaldi

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 4632 vol­te!

Il Sin­da­co Tom­ma­so Con­ti pun­ta il dito con­tro Acqua­la­ti­na: sue le respon­sa­bi­li­tà, pron­ti ad apri­re la pro­ce­du­ra di infra­zio­ne e risar­ci­men­to dan­ni.

Il Sin­da­co di Cori Tom­ma­so Con­ti ha decre­ta­to quest’oggi il divie­to asso­lu­to di uti­liz­zo dell’acqua desti­na­ta al con­su­mo ali­men­ta­re uma­no e di ogni altro uso pota­bi­le dell’acqua pro­ve­nien­te dai poz­zi di cap­ta­zio­ne che ali­men­ta­no l’acquedotto di Cori capo­luo­go. L’ordinanza si è resa neces­sa­ria a segui­to del­la nota dell’Azienda Sani­ta­ria Loca­le ASL LT UOSD SIAN — Ser­vi­zio Igie­ne Ali­men­ta­re e Nutri­zio­na­le – del 10 Otto­bre con la qua­le  ha reso noto al Comu­ne di Cori il supe­ra­men­to dei valo­ri dell’arsenico rispet­to a quan­to pre­vi­sto dal D.Lgs. 31/2001.

I risul­ta­ti del­le ulti­me ana­li­si effet­tua­te sui cam­pio­ni di acqua pre­le­va­ti il 4 Otto­bre  dal­la rete pub­bli­ca di Cori capo­luo­go risul­ta­no esse­re par a: 23µg/l (piaz­za Signi­na); 24µg/l (piaz­za del­la Cro­ce); 30µg/l (Madon­na del­le Gra­zie); quin­di supe­rio­ri al limi­te di 10µg/l indi­ca­to dal Dipar­ti­men­to Isti­tu­zio­na­le e Ter­ri­to­rio Dire­zio­ne Regio­na­le Ambien­te – Regio­ne Lazio. L’Ente Gesto­re del Ser­vi­zio Idri­co Inte­gra­to sta prov­ve­den­do da ieri a for­ni­re acqua pota­bi­le con le due auto­bot­ti posi­zio­na­te a Cori val­le, in piaz­za del­la Cro­ce, e nell’area mer­ca­to di Cori mon­te, dove è sta­to sospe­so l’approvvigionamento di acqua dai distri­bu­to­ri auto­ma­ti­ci ‘Acqua­Self’. Nes­sun pro­ble­ma di pota­bi­li­tà a Giu­lia­nel­lo.

Pron­ta l’azione dell’Amministrazione comu­na­le di Cori con­tro Acqua­la­ti­na SPA – “prov­ve­de­re­mo ad apri­re una pro­ce­du­ra di infra­zio­ne per vio­la­zio­ne con­trat­tua­le nell’erogazione del ser­vi­zio e per il rela­ti­vo risar­ci­men­to dei dan­ni dovu­to al dis­ser­vi­zio, alla omes­sa infor­ma­zio­ne e comu­ni­ca­zio­ne e alla caren­za del ser­vi­zio sosti­tu­ti­vo – annun­cia il Sin­da­co Tom­ma­so Con­ti, furio­so per­chè il con­si­sten­te innal­za­men­to dei valo­ri di arse­ni­co non è sta­to comu­ni­ca­to in alcun modo da Acqua­la­ti­na – È già la secon­da vol­ta che acca­de in 6 mesi, sen­za che Acqua­la­ti­na si sia degna­ta di infor­mar­ci di come inten­de ovvia­re all’inconveniente. Visto che ci sono sta­te taciu­te le cau­se, con ogni pro­ba­bi­li­tà l’aumento dei valo­ri dell’arsenico nell’acqua è da ascri­ve­re al mal­fun­zio­na­men­to degli impian­ti di dear­se­niz­za­zio­ne, sot­to la diret­ta custo­dia, gestio­ne e respon­sa­bi­li­tà di Acqua­la­ti­naspie­ga Tom­ma­so Con­ti – auspi­chia­mo che que­sta incu­ria e negli­gen­za non si ripe­ta per­ché il gra­do di tol­le­ran­za nei con­fron­ti dei com­por­ta­men­ti del gesto­re idri­co è ormai al limi­te.”

Mar­co Castal­di

Addet­to Stam­pa & OLMR

Related Images: