Domenica 2 Aprile, dalle ore 11:00, appuntamento a piazza Sant’Oliva per riscoprire usi e costumi…
E se l’Italia dorme, presto se svejerà A Cori canzoni e letture sul Risorgimento con il gruppo L’Albero della Libertà
08/09/2016Questo articolo è stato letto 3595 volte!
Domenica 11 Settembre, alle ore 18:00, al Chiostro di S. Oliva, il Circolo Gianni Bosio presenterà un nuovo spettacolo del progetto Calendario Civile, Prima Rassegna di Musica, Teatro e Memoria. Il gruppo L’Albero della Libertà proporrà una serie di canzoni e letture sul Risorgimento dal titolo ‘E se l’Italia dorme presto se svejerà’.
Nel 1891, i repubblicani di Narni diedero l’assalto al locale vescovado, reo di non aver suonato le campane il 20 Settembre. Per l’Italia laica e repubblicana, prima dell’avvento del fascismo, il 20 Settembre era il perno del calendario civile — il ciclo di festività che nel corso dell’anno segnavano la storia del Risorgimento, della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità. Si ricordavano le date delle cinque giornate di Milano, della Repubblica Romana, dell’insurrezione antipapalina soffocata nel sangue a Perugia, e poi la presa della Bastiglia e si cominciava a festeggiare il Primo Maggio. A metà anni ‘60, il trasteverino Giovanni Ferola fuggiva dal seminario per andare a combattere con Garibaldi. Dopo la Liberazione di Roma ebbe quattro figli. Due morirono nella Prima Guerra Mondiale; uno fu ucciso dai fascisti alla fine degli anni ‘20. Il quarto, Righetto Ferola, fabbro di Trastevere, costruttore dei micidiali chiodi a quattro punte, arma della lotta partigiana, fu ucciso alle Fosse Ardeatine. La Roma popolare, ribelle e mai domata, affonda in quegli eventi le proprie radici.
Se oggi si domanda a un tassista romano perché la strada che parte da Porta Pia si chiama via XX Settembre, si rischia di sentirsi dire che non lo sa. Con il progetto Calendario civile, il Circolo Gianni Bosio ricostruisce il ciclo laico e democratico della nostra memoria come bene comune. Il gruppo L’Albero della Libertà prende il nome dall’inno Or che innalzato è l’albero, canto dell’età napoleonica che celebrava la fine della tirannia e dell’aristocrazia. Il gruppo si è costituito due anni fa in occasione delle celebrazioni per la Repubblica Romana, con l’allestimento di uno spettacolo di canti rivoluzionari e garibaldini. Il repertorio si è poi allargato, sempre nell’ambito del canto sociale e politico, al periodo della Prima Guerra Mondiale e della Resistenza. Collabora stabilmente con il Circolo Gianni Bosio ed è composto da Sara Modigliani, Livia Tedeschini Lalli e Laura Zanacchi, voci; Gavina Saba e Gabriele Modigliani, chitarre; Stefano Pogelli, mandolino, concertina e flauti. Per gli spettacoli E se l’Italia dorme presto se svejerà e Maledetti studenti che la guerra l’avete voluta si avvale della collaborazione del cantastorie siciliano Mauro Geraci, che partecipa con le sue ballate e le sue letture.
Calendario Civile, Prima Rassegna di Musica, Teatro e Memoria, promossa dal Circolo Gianni Bosio in collaborazione con Donzelli editore, è una rassegna di musica e teatro civile che si svolge da Luglio a Dicembre 2016 e verrà riproposta da Gennaio a Giugno — con un fuori programma da Ottobre a Dicembre – nel 2017, in diverse località della regione, rispettivamente in provincia di Roma e di Latina. Calendario civile ha un carattere multidisciplinare (comprende attività di teatro, musica e didattica) ed è costruita intorno alle date che segnano l’identità e la memoria della nostra Repubblica, i principi fondanti di una democrazia fondata sul lavoro, sull’uguaglianza e sulla sovranità, radicati nella storia e nella memoria del mondo popolare e nella contaminazione creativa fra diverse culture. Ciascuno degli spettacoli, collegato con attività didattiche ed editoriali, esplora attraverso forme di comunicazione godibili e di alto contenuto e qualità artistica svolte in spazi di grande interesse artistico e paesaggistico, il significato attuale di una data storica. Il progetto costruisce in tal modo un calendario civile che, senza trascurare il valore sociale dell’intrattenimento di alto livello, accompagna la crescita e il rafforzamento della coscienza democratica, della memoria storica e del gusto per lo spettacolo partecipato e dal vivo, in particolare tra le giovani generazioni, nella nuova Italia multietnica: evocare emozioni, creare conoscenza, costruire comunità. Info e prenotazioni: mariafiorellaleone@gmail.com e 3396312797.